Stefaniaac94
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Concetti Chiave

  • La seconda legge del moto afferma che il movimento di un corpo cambia in base alla forza applicata su di esso.
  • È chiamata legge e non teorema perché non richiede una dimostrazione, ma si basa su osservazioni sperimentali.
  • Newton formulò la seconda legge osservando i cambiamenti nei movimenti dei corpi quando disturbati da forze esterne.
  • Questa legge ha conseguenze pratiche, come nel frenare un'auto o appoggiare un oggetto, in base alla forza applicata.
  • È anche conosciuta come seconda legge della dinamica o di Newton, riferendosi sia al suo scopritore che al contesto dinamico.

Seconda legge del moto

Cosa dice la seconda legge del moto? La seconda legge del moto dice che se noi vediamo un corpo (animato o inanimato, cioè vivo o un oggetto) muoversi e agiamo su di esso in un qualunque modo (toccandolo o usando un terzo “qualcosa” per toccarlo), il suo movimento cambierà (aumenta o diminuisce di velocità) a seconda di quanta forza abbiamo utilizzato nel toccarlo. In parole semplici, se lo sfioro accade qualcosa di impercettibile, se gli do un calcio ci sarà un cambiamento molto evidente.
Tutto dipende da me, o da chi ha messo la forza, il quale non deve essere per forza una persona. Infatti, i protagonisti di questa legge possono essere un corpo animato in movimento e una forza esterna come il vento o il terremoto, oppure un oggetto e una persona che lo tocca, oppure due oggetti o due persone che si “disturbano” a vicenda.
Perché è chiamata seconda legge o principio e non è chiamata teorema? E’ detta legge perché nel caso del teorema avremmo dovuto avere (come per tutti i teoremi matematici/fisici) dei punti di partenza, un ragionamento e delle deduzioni con annessa dimostrazione e passaggi della dimostrazione, invece nelle osservazioni che portano alla legge tutto ciò non esiste.
Da quale osservazione è nata? E’ nata quando Newton osservò e studiò i movimenti dei corpi, andandoli a disturbare per vedere cosa sarebbe accaduto. Si annotò tutte le osservazioni e le riassunse in leggi. Non poté riassumerle in teoremi in quanto appunto non c’era nulla da dimostrare se vero o falso, ma solo da “descrivere”.

Ha delle conseguenze? Le conseguenze sono evidenti quando dobbiamo bloccare o accelerare un oggetto nel modo più opportuno, dal semplice appoggiare un oggetto a terra, allo schiacciare il pedale del freno dell’automobile, al trascinare qualcosa contro vento.
Perché si chiama anche seconda legge della dinamica? Perché “seconda legge” fa sempre riferimento al fatto che Newton prima di essa ne disse un’altra, e “della dinamica” perché con il termine dinamica si vuol parlare non del corpo ma del suo stato di movimento o di star fermo.
Perché si chiama anche seconda legge di Newton? Come molte leggi, essa è indicata con il nome del suo scopritore, il quale fece anche altri studi con riscontri attuali e quindi fu così famoso e riconosciuto che si pensò fosse il caso di darle il suo stesso nome, o in tal caso con più precisione il cognome.
Perché si chiama principio di proporzionalità? Perché, dato che abbiamo detto che si ferma o accelera in base a quanta mia forza uso su di lui, abbiamo che all’aumentare del mio agire aumenta l’impatto che ho sul corpo e viceversa.

Domande da interrogazione

  1. Cosa afferma la seconda legge del moto?
  2. La seconda legge del moto afferma che il movimento di un corpo cambia in base alla forza applicata su di esso, aumentando o diminuendo la velocità a seconda dell'intensità della forza.

  3. Perché la seconda legge del moto è chiamata legge e non teorema?
  4. È chiamata legge perché non richiede dimostrazioni come un teorema; si basa su osservazioni e descrizioni dei fenomeni, senza necessità di dimostrare verità o falsità.

  5. Quali sono le conseguenze pratiche della seconda legge del moto?
  6. Le conseguenze sono evidenti in situazioni quotidiane come fermare o accelerare un oggetto, ad esempio appoggiando un oggetto a terra o frenando un'automobile.

  7. Perché la seconda legge del moto è anche conosciuta come principio di proporzionalità?
  8. È chiamata principio di proporzionalità perché il cambiamento nel movimento di un corpo è proporzionale alla forza applicata su di esso.

Domande e risposte