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Concetti Chiave

  • Le spugne sono invertebrati che vivono in colonie, attaccate ai fondali marini a 20-30 metri di profondità, e possono essere facilmente confuse con piante subacquee.
  • Hanno una struttura corporea semplice, composta da un'impalcatura calcarea, cornea o silicea, e la spugna commerciale è ciò che rimane dopo la decomposizione degli animaletti.
  • L'anatomia delle spugne include pori e un osculo, attraverso cui l'acqua viene filtrata per nutrirsi di microrganismi animali e vegetali.
  • Le spugne si riproducono principalmente per gemmazione e hanno una notevole capacità di rigenerare parti danneggiate o mancanti.
  • Svolgono un'importante funzione ecologica filtrando e purificando l'acqua, e sono pescate nel Mediterraneo per usi domestici.
Spugna
La spugna è uno strano invertebrato che vive in colonie, attaccato agli scogli rocciosi del mare alla profondità di 20-30 metri. Poiché resta sempre immobile, può essere facilmente confusa con una pianta subacquea; in tempi passati, infatti, era ritenuta un vegetale.
Di tutti gli animali pluricellulari, la spugna è quello che ha la struttura più semplice. Il suo corpo, di colore e dimensioni variabili, è molle, gelatinoso ed è sostenuto da una impalcatura di natura calcarea o cornea o silicea. L’insieme delle impalcature di tutti i minuscoli animali della colonia costituisce quella massa elastica, leggera tutta crivellata di grandi e piccoli fori che è la spugna del commercio, quella comunemente impiegata per usi domestici. In pratica la spugna del commercio è la parte che rimane della colonia dopo che sono morti e decomposti gli animaletti che vivevano dentro.
L’animaletto-spugna ha la forma di un sacco, avente numerose cavità che comunicano con l’esterno mediante piccole aperture, denominate pori, attraverso le quali entra l’acqua. In alto, il sacco presenta una grande apertura: l’osculo.
Fra le cavità interne, le più importanti sono le camere flagellate, cioè quelle rivestite di piccoli filamenti (flagelli) i quali muovendosi, generano una corrente d’acqua, ossia spingono l’acqua verso l’osculo e quindi verso l’esterno. Per effetto di tale corrente viene aspirata acqua dai pori e, insieme con essa, entrano microrganismi animali e vegetali che servono da alimento alla spugna. Questo animale per procurarsi il cibo deve pertanto filtrare continuamente l’acqua circostante.
La spugna di solito si riproduce per gemmazione: forma cioè sul proprio corpo nuovi individui che sembrano gemme. Notevole in questo animale è la capacità di rigenerare le parti danneggiate o mancanti.
La pesca delle spugne è praticata in tutti i mari. Nel Mare Mediterraneo è fiorente tra le isole al largo della Grecia. Staccate dagli scogli mediante uncini, o raccolte a mano da palombari, le spugne vengono lavorate, fatte essiccare e quindi messe in commercio per usi domestici.
Le spugne svolgono una positiva funzione ecologica perché, mentre filtrano l’acqua per nutrirsi, la puliscono dalle eventuali scorie.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura e la funzione principale della spugna?
  2. La spugna ha una struttura semplice, simile a un sacco con cavità e pori, che le permette di filtrare l'acqua per nutrirsi di microrganismi.

  3. Come si riproduce la spugna e quali sono le sue capacità rigenerative?
  4. La spugna si riproduce per gemmazione, formando nuovi individui simili a gemme, e ha una notevole capacità di rigenerare parti danneggiate o mancanti.

  5. Qual è l'importanza ecologica delle spugne e dove avviene principalmente la loro pesca?
  6. Le spugne svolgono una funzione ecologica positiva filtrando e pulendo l'acqua dalle scorie, e la loro pesca è fiorente nel Mare Mediterraneo, specialmente tra le isole al largo della Grecia.

Domande e risposte

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