Stefaniaac94
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Concetti Chiave

  • L'esperimento di Mendel dimostra che le piantine della seconda generazione possono avere caratteristiche di uno solo dei genitori, mostrando la separazione dei caratteri.
  • La seconda legge di Mendel, nota anche come legge della separazione dei caratteri, spiega come i tratti dei nonni siano presenti ma divisi tra i nipoti.
  • Mendel ha ripetuto molte volte il suo esperimento per verificare se i risultati fossero casuali o regolati da leggi matematiche e biologiche.
  • I risultati degli incroci sono rappresentati con grafici che mostrano la presenza di caratteri dominanti, intermedi e recessivi nei nipoti.
  • I rapporti statistici ottenuti dall'esperimento indicano che tre quarti dei nipoti mostrano caratteri dominanti visibili, mentre un quarto manifesta caratteri recessivi.

Cosa succede nell’esperimento vero e proprio di Mendel?

Dal primo esperimento che condusse alla prima regola di Mendel, si ottengono piantine che esternano il carattere di uno solo dei genitori. Queste piantine ottenute vengono fatte accoppiare fra loro; si ottengono vari individui, detti generazione di figli due, con caratteristiche opposte. Alcuni, che rappresentano la maggioranza, hanno quelle caratteristiche dei nonni (le piantine iniziali del primo esperimento) che hanno anche i genitori.
Altri, la minoranza, hanno le caratteristiche degli altri nonni (ricordiamo che le piantine del primo esperimento avevo caratteri opposti), che non c’erano nei loro genitori.

Qual è l’altro nome della seconda legge? E’ anche conosciuta come legge della separazione dei caratteri, perché qui i caratteri dei nonni ci sono tutti ma divisi tra i nipoti. Finora abbiamo parlato di caratteristiche dell’aspetto esterno, perché per un esperimento scientifico erano quelle più comode da osservare e interpretare ai tempi di Mendel, ma si possono applicare anche alle caratteristiche fisiologiche interne degli esseri viventi.

Qual è l’interpretazione dei risultati? Come si sa, Mendel fece tante repliche dell’esperimento per vedere se i prodotti fossero casuali, quindi se ci fosse una regola a stabilire a priori i risultati oppure dovuti al fato. Nota bene: le leggi di Mendel ci dicono quanti figli, su un tot di figli nati, avranno quelle caratteristiche, ovviamente non ci dice come saranno il primo o il secondo o il terzo figlio e così via, quindi il ragionamento va fatto nell’insieme. Ed effettivamente seguivano una legge matematico-statistica basata su ragioni biologiche. Matematicamente gli incroci possibili (possibili perché non sappiamo quali figli risulteranno per ogni incrocio ma solo quanti) sono rappresentati con due tipi di grafici. Si deduce che alcuni figli 2 (nipoti) sono dominanti, alcuni sono metà-metà (carattere dominante) e alcuni sono recessivi (carattere che sembrava scomparso). In simboli, per esempio, sono rappresentati rispettivamente con due lettere maiuscole, una lettera maiuscola e una lettera minuscola, due lettere minuscole. Si rielaborano i risultati statistici e si ottengono i rapporti di tre quarti contro un quarto. Nota bene: c’è differenza nei figli 2 in ciò che vediamo da ciò che è dentro i pezzi di molecola di DNA, infatti notare che i metà-metà da fuori sembrano dominanti ma dentro sono appunto intermedi.

Domande da interrogazione

  1. Cosa si ottiene dalla generazione di figli due nell'esperimento di Mendel?
  2. Nella generazione di figli due, si ottengono individui con caratteristiche opposte: la maggioranza con caratteristiche dei nonni che hanno anche i genitori, e una minoranza con caratteristiche degli altri nonni, assenti nei genitori.

  3. Qual è l'altro nome della seconda legge di Mendel?
  4. La seconda legge di Mendel è anche conosciuta come legge della separazione dei caratteri, poiché i caratteri dei nonni sono presenti ma divisi tra i nipoti.

  5. Come si interpretano i risultati degli esperimenti di Mendel?
  6. I risultati seguono una legge matematico-statistica basata su ragioni biologiche, con rapporti di tre quarti contro un quarto, e mostrano che alcuni nipoti sono dominanti, alcuni metà-metà, e alcuni recessivi.

Domande e risposte