Concetti Chiave
- Le radici delle piante si sviluppano in base all'umidità del suolo, con radici profonde in zone aride e radici superficiali in aree umide.
- Radici a fittone e fascicolate differiscono per la crescita della radice principale rispetto alle laterali, con esempi come carote e barbabietole.
- Le radici avventizie, come nel mais, originano dal fusto o foglie, non dall'embrione, e sostituiscono la radice principale morta.
- Le mangrovie sviluppano radici avventizie che fungono da trampoli per respirare durante la bassa marea in ambienti fangosi e poveri di ossigeno.
- Il Ficus bengalensis cresce enormi radici aeree che toccano il suolo, permettendo alla pianta di estendersi e formare un intero bosco.
La radice
Lo sviluppo della radice di una pianta è in funzione dell’umidità che essa riesce a reperire nel terreno. Nelle zone aride e desertiche dell’Africa, esistono piante dall’apparenza di cespugli che in realtà hanno delle radici molto profonde che possono arrivare anche a 40 metri per poter raggiungere le falde acquifere. Invece nelle zone molto umide e calde, le radici, avendo l’acqua a disposizione fin dalla superficie del terreno, si diramano appena sotto lo strato superficiale del terreno e di solito si estendono orizzontalmente. Addirittura, in alcune regioni esistono anche piante con radici aeree.Tutte le radici si possono distinguere in radici a fittone e radici fascicolate o affastellate.
• Nella radice a fittone, la radice principale si allunga sempre più verso il basso e porta radici laterali che non raggiungono mai la lunghezza di quella principale.
• Nella radice fascicolata, la radice principale non è molto lunga e, in lunghezza, viene ben presto superata da quelle laterali che formano una specie di ciuffo, più meno fitto.
Un caso particolare è rappresentato dalla carota. In essa, il fittone della radice diventa grosso e carnoso e non solo serve per fissare la pianta al terreno ma conduce anche alle foglie l’acqua assorbita dai peli radicali. Dello stesso tipo sono le radici della barbabietola della rapa e del rafano. Nella carota, per esempio, la radice vera e propria inizia dove appaiono le radici laterali mentre il tratto superiore prende il nome di ipocòtile.
Esistono anche radici avventizie; esse non derivano direttamente dalla piccola radice dell’embrione, ma dal fusto o dalle foglie, come nel mais o in molti altri cereali. In tali piante, la radice principale è già morta, mentre dai nodi del fusto, chiamato “caule” si sono formate delle radici laterali piuttosto vigorose.
Un esempio singolare di radice avventizia ci è fornito dalle mangrovie. Esse crescono sulle coste paludose dei mari tropicali oppure sulle foci dei fiumi. La radice principale è immersa nel fango che, essendo povero di ossigeno, non permette alla pianta di sopravvivere. Allora dal fusto e dai rami nascono delle radici che si affondano nel fango che in pratica sostengono la pianta come se si trattasse di trampoli. Con l’alta marea esse sono sommerse, ma quando arriva la bassa marea, esse si scoprono e possono quindi respirare.
Esiste anche il caso di una pianta, il “Ficus bengalensis” che, da sola, può costituire un intero bosco. Infatti, dai rami grossi e molto lunghi, scendono enormi radici aeree che prima restano sospese, ma crescendo arrivano a toccare il terreno, vi si impiantano e funzionano così come radici normali. Queste radici diventano poi grosse e robuste e possono così sostenere i lunghi rami che crescono orizzontalmente.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione principale delle radici nelle piante delle zone aride e desertiche?
- Come si differenziano le radici a fittone dalle radici fascicolate?
- Qual è un esempio di radice avventizia e come funziona?
- In che modo il "Ficus bengalensis" può formare un intero bosco da solo?
Nelle zone aride e desertiche, le radici delle piante si sviluppano in profondità, fino a 40 metri, per raggiungere le falde acquifere e reperire l'umidità necessaria.
Le radici a fittone hanno una radice principale che si allunga verso il basso con radici laterali più corte, mentre le radici fascicolate hanno una radice principale corta superata in lunghezza dalle radici laterali che formano un ciuffo.
Un esempio di radice avventizia è fornito dalle mangrovie, che sviluppano radici dai fusti e rami per sostenersi nel fango povero di ossigeno, permettendo alla pianta di respirare durante la bassa marea.
Il "Ficus bengalensis" sviluppa radici aeree dai rami che, crescendo, toccano il terreno e si impiantano, diventando robuste e capaci di sostenere i rami lunghi, creando così un intero bosco.