Concetti Chiave
- La memoria immunologica consente alle cellule di ricordare molecole estranee già incontrate, facilitando una risposta più rapida in incontri successivi.
- Questa capacità è attuata principalmente dai linfociti, che preparano le difese per un futuro contatto con lo stesso agente patogeno.
- La risposta immunologica è automatica e può essere esagerata o errata nel suo approccio, poiché interviene solo nei contatti successivi.
- La memoria immunologica si sviluppa dopo il primo incontro con un patogeno o attraverso la vaccinazione, rendendo l'individuo più resistente.
- Alla nascita, gli individui non possiedono memoria immunologica, poiché sono stati in un ambiente protetto senza esposizione a patogeni.
Memoria immunologica
Con il termine comune di "memoria", è risaputo, si intende quella capacità di ricordarsi di qualcosa con cui si era già entrati in contatto in passato, che siano corpi animati o inanimati oppure azioni viste fare agli altri oppure vissute in prima persona, che tornano in mentre cioè che si sente familiarità nel momento in cui si rientra in contatto facendo succedere più o meno ciò che è successo prima. Con il termine immunologica si intende quell’aggettivo che indica qualcosa che ha a che fare con l’immunità cioè con le cellule di difesa interne a noi contro i patogeni. Come avviene per molte cose, anche le cellule umane si ricordano delle molecole estranee già incontrate, così da poterle e saperle più facilmente eliminare una possibile seconda volta. Questa capacità è la memoria immunologica. In pratica, le cellule non devono aspettare di riconoscere la tipologia di pericolo (molecola grande, piccola, tossica, scioglibile, intero batterio oppure parte di cellule) e decidere se è meglio sfoggiare una piuttosto che un’altra arma di attacco, cioè quali cellule di quale tipi sanno distrugger la particella estranea, bensì si accorcia questo lasso di tempo in modo diciamo meccanico.Lo svantaggio è che essendo diretta, quasi automatica e incontrollabile, spesso è esagerata e sbagliata nei modi. Interviene solo negli incontri successivi con la malattia al primo appuntamento; nella prima entrata in assoluto nel nostro corpo ad esempio di un virus non prende alcuna memoria oppure incontro, essendo appunto la prima volta. Abbiamo finora visto cosa è e a cosa serve. Chi la mette in atto sono i linfociti nel seguente modo. I linfociti toccano per la prima volta le cellule pericolose ma non tutti poi se lo ricordano, alcuni no, altri produrranno parte delle molecole di difesa quasi in continuazione per prepararsi “prima” al successivo incontro. Ogni volta si parte dai linfociti base che si modificheranno di conseguenza. Le modifiche riguardano la capacità di far fronte al pericolo, ad esempio l’utilizzo di particolari molecole o di strutture superficiali o interne. Essere dotati di memoria immunologica è comunque alla fine dei conti un grande vantaggio perché permette di non fare in modo che ci sia sempre un primo impatto e un primo sforzo sempre con la stessa malattia. Appena nati, ovviamente, non abbiamo alcuna memoria, perché siamo stati tutto il tempo in un ambiente protetto. Chi è entrato in contatto e poi guarito e chi si è vaccinato diventa così più resistente.
Domande da interrogazione
- Che cos'è la memoria immunologica?
- Come funzionano i linfociti nella memoria immunologica?
- Quali sono i vantaggi della memoria immunologica?
- Quali sono gli svantaggi della memoria immunologica?
La memoria immunologica è la capacità delle cellule umane di ricordare molecole estranee già incontrate, permettendo di eliminarle più facilmente in un secondo incontro.
I linfociti toccano per la prima volta le cellule pericolose e alcuni di essi producono molecole di difesa in preparazione per incontri futuri, modificandosi per affrontare meglio il pericolo.
Il vantaggio principale è che permette di evitare un primo impatto e sforzo con la stessa malattia, rendendo l'organismo più resistente a infezioni già incontrate o vaccinate.
Lo svantaggio è che la risposta può essere esagerata e sbagliata nei modi, essendo diretta, quasi automatica e incontrollabile.