Concetti Chiave
- I polmoni funzionano passivamente come mantici, espandendosi per l'inspirazione e comprimendosi per l'espirazione.
- L'inspirazione avviene quando il diaframma si abbassa e le costole si sollevano, aumentando il volume toracico.
- L'espirazione è un processo passivo, con il diaframma e le costole che tornano a riposo, riducendo il volume toracico.
- Un adulto compie in media 16-18 atti respiratori al minuto, variabili in condizioni come attività fisica o sonno.
- La tosse, lo starnuto, lo sbadiglio e il singhiozzo sono atti respiratori modificati con specifiche caratteristiche.
Meccanismo della respirazione
I polmoni non hanno muscoli interni e quindi nella respirazione svolgono un ruolo passivo. Si possono paragonare a due mantici: quando si dilatano, aspirano l’aria atmosferica ricca di ossigeno; quando si afflosciano, espellono l’aria carica di anidride carbonica e di vapore acqueo.
E’ facile verificare che nell’atto della respirazione si distinguono due fasi: inspirazione ed espirazione, a cui segue una breve pausa.
- Per effetto del diaframma che si abbassa e delle costole che si innalzano (per l’azione dei muscoli elevatori delle costole) i polmoni si dilatano e si riempiono automaticamente di aria richiamata dall’esterno: è questa la fase dell’inspirazione.
- Per effetto poi del diaframma e delle costole che ritornano nella posizione di riposo, la cavità toracica diminuisce di volume e i polmoni passivamente espellono dagli alveoli una parte dell’aria viziata, così come avviene di un pallone di gomma appena se ne slega la bocca: è questa la fase dell’espirazione.
La inspirazione e la espirazione dipendono per¬ciò dal movimento del diaframma e delle costole, cioè dal volume che assume la cavità toracica.
L’uomo adulto in media compie 16-18 atti respiratori al minuto primo.
In un atto respiratorio normale entra ed esce dai polmoni circa mezzo litro d’aria. La capacità totale dei polmoni, ossia la quantità massima dell’aria contenuta nei polmoni, è di circa 5 litri. Nella respirazione quindi una certa quantità d’aria, pur venendo ricambiata, rimane nei polmoni.
La tosse, lo starnuto, lo sbadiglio e il singhiozzo sono degli atti respiratori modificati.
- La tosse è una violenta espirazione che fa vibrare le corde vocali.
- Lo starnuto è una forte espirazione attraverso le vie nasali, preceduta da profonda inspirazione.
- Lo sbadiglio è una lunga e profonda espirazione a bocca aperta.
- Il singhiozzo è provocato dalla rapida contrazione del diaframma per cui l’aria che viene inspirata violentemente fa abbassare di colpo l’epiglottide, la quale produce il caratteristico rumore. Per far cessare il singhiozzo, basta trattenere a lungo il respiro.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dei polmoni nella respirazione?
- Come avviene l'inspirazione e l'espirazione?
- Quali sono alcuni atti respiratori modificati e come si manifestano?
I polmoni svolgono un ruolo passivo nella respirazione, simile a due mantici, dilatandosi per aspirare aria ricca di ossigeno e afflosciandosi per espellere aria carica di anidride carbonica e vapore acqueo.
L'inspirazione avviene quando il diaframma si abbassa e le costole si innalzano, permettendo ai polmoni di riempirsi d'aria. L'espirazione avviene quando il diaframma e le costole tornano a riposo, riducendo il volume della cavità toracica e permettendo ai polmoni di espellere l'aria.
Alcuni atti respiratori modificati includono la tosse, lo starnuto, lo sbadiglio e il singhiozzo. La tosse è una violenta espirazione, lo starnuto è una forte espirazione nasale, lo sbadiglio è una lunga espirazione a bocca aperta, e il singhiozzo è causato dalla rapida contrazione del diaframma.