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Concetti Chiave

  • Il sangue si arricchisce di ossigeno nei polmoni e lo trasporta attraverso l'arteria aorta a tutto il corpo.
  • Nei capillari arteriosi, l'ossigeno si diffonde nelle cellule, dove avviene una lenta combustione di zuccheri, grassi e proteine.
  • La combustione nelle cellule produce acqua e anidride carbonica come principali sostanze di rifiuto.
  • L'anidride carbonica si dissolve nel plasma sanguigno e si combina in parte con l'emoglobina.
  • La combustione cellulare genera calore, mantenendo costante la temperatura corporea tra 36,5 e 37 gradi centigradi.

Respirazione nelle cellule

Il sangue, dopo essersi arricchito di ossigeno nei polmoni, fa ritorno al cuore per mezzo delle quattro vene polmonari (due per ciascun polmone) per essere poi inviato a tutte le parti del corpo attraverso l’arteria aorta e le sue diramazioni.
Giunto agli ultimi capillari arteriosi l’ossigeno si stacca dall’emoglobina e si diffonde nelle cellule dei vari tessuti. Si tratta di un fenomeno analogo a quello verificatosi negli alveoli polmonari.
Nelle singole cellule l’ossigeno provoca una lenta combustione degli zuccheri, dei grassi e delle sostanze proteiche.

Come prodotti finali della combustione ne derivano due sostanze di rifiuto: acqua e anidride carbonica. Quest’ultima dalle cellule passa nel plasma sanguigno dove in gran parte si scioglie e in quantità minore si combina con l’emoglobina dei globuli rossi. Così, il sangue arterioso (= ricco di ossigeno), gradatamente ridiventa venoso (= ricco di anidride carbonica).
Come conseguenza del processo di combustione degli alimenti nelle cellule si ha una produzione di calore che mantiene costante la temperatura del corpo umano sui 36,5-37 gradi centigradi.
La vera e più importante respirazione è la combustione degli alimenti che avviene nelle cellule del corpo. I polmoni sono soltanto gli organi che permettono la penetrazione dell’ossigeno nel sangue e la eliminazione dei prodotti di rifiuto: vapore acqueo e anidride carbonica.

Domande e risposte