Concetti Chiave
- Mendel utilizzò i piselli per studiare l'ereditarietà, sfruttando sia l'autoimpollinazione che l'impollinazione incrociata, ponendo le basi della genetica moderna.
- La prima legge di Mendel distingue tra caratteri dominanti e recessivi, osservando che gli ibridi mostrano solo il carattere dominante nella prima generazione filiale (F1).
- La seconda legge di Mendel osserva un rapporto di 3:1 tra caratteri dominanti e recessivi nella seconda generazione filiale (F2), derivata dall'autoimpollinazione degli ibridi.
- La terza legge di Mendel afferma che i caratteri ereditari sono trasmessi in modo indipendente, permettendo la variabilità nelle generazioni successive.
- Le malattie ereditarie legate al cromosoma sessuale, come l'emofilia e il daltonismo, sono causate da alleli recessivi sul cromosoma X, e le mutazioni possono alterare il materiale genetico.
Le leggi di Mendel
Il monaco Mendel sperimentò sui piselli l'ereditarietà dei caratteri incrociandoli tra loro e ponendo le basi della genetica; egli usò i piselli poiché erano facili da coltivare e si riproducevano per autoimpollinazione (il polline cade sul pistillo e feconda gli ovuli dello stesso fiore), anche se Mendel usò l'impollinazione incrociata (prelevò il polline di un fiore e lo mise sul pistillo di un altro fiore). Grazie a questi studi scoprì che le piante di partenza (o piante con generazione parentale P) si riproducevano uguali a ogni generazione, per questo le incrociò tra loro e ottenne le ibridi, ossia piante che avevano solo il carattere di 1 dei 2 genitori e che formavano la prima generazione filiale (F1): questa è la prima legge di Mendel che porta a differenziare i caratteri dominanti (cioè quelli della prima generazione di piante) da quelli recessivi (cioè quelli nascosti).
La seconda legge di Mendel afferma che dall'autoimpollinazione degli ibridi nasce una seconda generazione filiale (F2) che presenta il rapporto di 3:1 (si legge 3 a 1) fra carattere dominante e carattere recessivo. La terza legge di Mendel afferma che dall'incrocio di individui parzialmente o completamente diversi, i caratteri di entrambi sono trasmessi in modo indipendente (cioè possono esserci caratteristiche delle piante ibride in piante della seconda generazione filiale e viceversa).
-l'emofilia poiché non viene prodotta una proteina che permette la coagulazione del sangue;
-il daltonismo che non permette la distinzione dei colori rosso e verde.
Queste 2 malattie sono causate da 2 alleli recessivi presenti sul cromosoma X. Se in un individuo vi è la comparsa di un carattere non presente nei genitori si ha la mutazione, ossia il brusco cambiamento del materiale ereditario che può riguardare solo un gene o i cromosomi e può essere causato volontariamente o dagli agenti mutageni quali le radiazioni, le sostanze tossiche, l'aria inquinata e le sostanze chimiche.
Domande da interrogazione
- Quali sono le leggi di Mendel e cosa descrivono?
- Perché Mendel scelse i piselli per i suoi esperimenti?
- Cosa si intende per fenotipo e genotipo?
- Come si rappresenta l'ereditarietà dei caratteri nell'uomo?
- Quali sono alcune malattie ereditarie di carattere sessuale e da cosa sono causate?
Le leggi di Mendel sono tre: la prima legge descrive la dominanza dei caratteri, la seconda legge riguarda il rapporto 3:1 tra caratteri dominanti e recessivi nella seconda generazione filiale, e la terza legge afferma che i caratteri sono trasmessi in modo indipendente.
Mendel scelse i piselli perché erano facili da coltivare e si riproducevano per autoimpollinazione, permettendo un controllo preciso sugli incroci.
Il fenotipo è la manifestazione visibile di un carattere, mentre il genotipo è l'insieme degli alleli che costituiscono un carattere.
L'ereditarietà dei caratteri nell'uomo si rappresenta attraverso l'albero genealogico, con quadrati per i maschi e cerchi per le femmine.
L'emofilia e il daltonismo sono malattie ereditarie di carattere sessuale causate da alleli recessivi presenti sul cromosoma X.