Concetti Chiave
- L'era Archeozoica, iniziata 4600 milioni di anni fa, segna la formazione della crosta terrestre e degli oceani, nonché l'inizio della vita sulla Terra.
- I batteri anaerobi furono le prime forme di vita, utilizzando la fermentazione per ottenere energia, ma la loro crescita portò alla diminuzione delle sostanze organiche disponibili.
- Con la comparsa dei produttori unicellulari, si svilupparono organismi capaci di fotosintesi, introducendo l'ossigeno nell'atmosfera e modificando profondamente l'ambiente.
- I consumatori unicellulari evolsero per utilizzare l'ossigeno, instaurando un ciclo di scambio di risorse con i produttori, fondamentale per l'ecosistema.
- L'evoluzione verso i pluricellulari vide la formazione di organismi eucarioti che si aggregarono in colonie, portando alla specializzazione delle funzioni cellulari e alla comparsa di organismi complessi.
Indice
L'era archeozoica o precambriana
I geologi hanno diviso la storia della terra in cinque lunghi periodi di tempo chiamati ere, ciascuna delle quali è a sua volta suddivisa in periodi e ciascun periodo è stato suddiviso in epoche. La fine di un’era e l’inizio di un’altra è segnato da rilevanti cambiamenti geologici o biologici avvenuti e quindi le ere hanno durata diversa e possono essere più o meno lunghe.
L’era Archeozoica va da 4600 a 570 milioni di anni fa.
Comparsa dei batteri anaerobi
Furono le prime forme di vita vera e propria e si procuravano nutrimento ed energia grazie al processo di fermentazione, essendo in grado di demolire il glucosio per ricavarne energia e liberare alcol etilico e anidride carbonica. Tuttavia mentre inizialmente i mari erano ricchi di sostanze organiche di cui nutrirsi per poi compiere il processo di fermentazione, man mano tali sostanze iniziarono a scarseggiare per l’aumento dei batteri anaerobi che le consumavano.
Comparsa dei produttori unicellulari
Iniziando a scarseggiare il nutrimento si affermarono degli organismi che erano in grado di fabbricarsi da soli il nutrimento: ecco i primi vegetali capaci di compiere la fotosintesi clorofilliana. In questa tappa compare l’ossigeno, come prodotto di scarto della fotosintesi. Esso si concentrò prima nei mari e poi nell’atmosfera che cominciò a cambiare. Accadde però che visto che i microrganismi primitivi erano anaerobi essi morirono in gran parte per questo cambiamento.
Comparsa dei consumatori unicellulari
Il nuovo ambiente selezionò dunque quei ceppi di microrganismi derivanti dai fermentatori che casualmente divennero in grado utilizzare l’ossigeno per demolire sostanze organiche e ricavare energia, attraverso la respirazione. Si attivò così una catena che legava consumatori e produttori in quanto gli scarti dei produttori erano utili ai consumatori e viceversa.
Comparsa dei pluricellulari
Le cellule iniziarono a diventare eucariote, cioè con un nucleo ben definito e col tempo i microrganismi unicellulari si unirono creando colonie che vivevano in simbiosi tra loro e in cui i vari individui cominciarono a specializzarsi per assolvere a funzioni diverse. Da qui derivarono i primi organismi pluricellulari. Alla fine di questa Era apparvero anche i primi organismi complessi come alghe, spugne, meduse.
Domande da interrogazione
- Qual è la durata dell'era Archeozoica?
- Come si nutrivano i batteri anaerobi durante l'era Archeozoica?
- Qual è stato l'impatto della comparsa dei produttori unicellulari sull'ambiente?
- Come si sono evoluti i primi organismi pluricellulari?
L'era Archeozoica va da 4600 a 570 milioni di anni fa.
I batteri anaerobi si nutrivano attraverso il processo di fermentazione, demolendo il glucosio per ricavare energia e liberare alcol etilico e anidride carbonica.
La comparsa dei produttori unicellulari ha introdotto l'ossigeno come prodotto di scarto della fotosintesi, cambiando l'atmosfera e causando la morte di molti microrganismi anaerobi.
I primi organismi pluricellulari si sono evoluti quando le cellule eucariote si unirono in colonie, vivendo in simbiosi e specializzandosi in funzioni diverse, portando alla comparsa di organismi complessi come alghe, spugne e meduse.