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Concetti Chiave

  • Gli esseri viventi sulla Terra sono estremamente vari, con circa due milioni e mezzo di specie conosciute.
  • Il sistema di classificazione attuale è basato su quello creato da Carlo Linneo nel XVIII secolo.
  • Linneo ha raggruppato gli organismi in base a caratteristiche visibili, come la presenza di fiori nelle piante.
  • Gli animali sono inizialmente divisi in Vertebrati e Invertebrati, con ulteriori suddivisioni fino alle specie.
  • I nomi scientifici delle specie sono in latino per garantire precisione e uniformità nella classificazione.

La classificazione degli esseri viventi

Quanti animali e quante piante conosci? Senz’altro molti, non certo tutti. I viventi sono sparsi in ogni angolo della Terra, con una varietà incredibile di forme che li rende diversi l’uno dall’altro. Possiamo trovare microscopici batteri e gigantesce balene; minuscole violette e secolari querce. Neanche i migliori zoologi e botanici potrebbero ricordare il nome di tutti gli esseri viventi della Terra: infatti, gli organismi conosciuti sono circa due milioni e mezzo.
Per mettere ordine in questa enorme varietà, tutti i viventi sono stati divisi in grandi gruppi, ciascuno dei quali comprende gli organismi con caratteristiche e funzioni simili. Il sistema attuale di classificazione deriva da quello ideato dal naturalista svedese Carlo Linneo (1707-1778). Egli trovò un efficace sistema di classificazione: raggruppò gli animali e le piante in base a un loro aspetto caratteristico, immediatamente visibile, come per esempio “piante con fiori” e “piante senza fiori”. Esaminò poi un altro aspetto caratteristico delle “piante con fiori” e le suddivise in base a esso, e così via. Per quanto riguarda gli animali, Linneo li suddivise innanzi tutto in due tipi, i “Vertebrati2 e gli 2Invertebrati2. Il tipo “Vertebrati2, a sua volta, di divide in varie classi, ogni classe in ordini e così via fino ad arrivare alle specie. Per esempio, il leone, forma la specie Panthera leo. I nomi sono in latino perché questa era la lingua usata nei secoli passati dagli scienziati e perché essa permette di identificare una specie con una precisione molto maggiore delle lingue parlate oggi.

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