Concetti Chiave
- La biodegradabilità si riferisce alla capacità di un oggetto di disintegrarsi in elementi semplici come humus, acqua e anidride carbonica grazie all'azione dei microbi.
- Oggetti biodegradabili, come bioplastiche ed eco-tessuti, devono essere smaltiti correttamente per facilitare il loro ritorno nell'ambiente.
- I materiali biodegradabili richiedono condizioni specifiche per degradarsi efficacemente e non devono essere abbandonati indiscriminatamente nell'ambiente.
- Il tempo di degradazione varia a seconda del materiale e non delle dimensioni, e un errato smaltimento può risultare dannoso per l'habitat e la fauna.
- Le molecole elementari risultanti dalla biodegradazione possono essere riutilizzate per creare nuovi oggetti, promuovendo un ciclo sostenibile.
Biodegradabilità – Concetti
Con il termine biodegradabilità si intende la caratteristica, o meglio la capacità, di un oggetto (non vivente) di potersi disintegrare in pezzi sempre più semplici, cioè piccoli e invisibili a occhio nudo. Questi pezzi poi rientreranno a far parte dell’ambiente come humus, acqua e/oppure anidride carbonica e l’oggetto è come si fosse scomparso. Chi è che li trasforma sono i microbi, non si trasformano da soli o comunque in modi spontanei. Quindi la biodegradabilità sembra qualcosa di positivo, e in effetti lo è. Ma ciò non vuol dire che dobbiamo buttare a terra o comunque buttare a caso gli oggetti biodegradabili, cioè quelli fatti con sostanze naturali o che è capace di scomparire come detto prima. Man mano che vanno avanti le scoperte scientifiche, l’uomo sta riuscendo a creare di molte cose la versione “bio-” oppure “eco-”, prefissi che si mettono all’inizio del nome tipico del materiale, quindi abbiamo per esempio la bio-plastica, gli eco-tessuti (tessuti che non derivano da sostanze che non di degradano ma neanche da animali) eccetera.Ma queste bio plastiche sono fatte da sostanze alla base della composizione di molti esseri viventi e non viventi presenti intorno a noi, come amido e cellulosa, trovabili nelle piante. Se li buttiamo a terra o nopn distinguiamo i vari materiali nella spazzatura oppure li usiamo solo come usa e getta, questo non è il modo migliore per usare i bio materiali, bensì essi sono stati creati per poi buttarli in apposite condizioni e facilitare la loro trasformazione in altro. Ciò non era effettivamente possibile quando la plastica veniva gettata insieme a tutto il resto, perché ogni tipologia di materiale non va mischiato con il resto. Inoltre, ogni oggetto, data la sua composizione interna, ci mette un tempo diverso a bio frantumarsi, cioè frantumarsi in modo naturale senza farlo in fabbriche con processi inventati dall’uomo. Il tempo di degradabilità non dipende dalle dimensioni, ma più stanno nell’ambiente o comunque in posti sbagliati, più sono pericolosi perché entrano in contrasto con la normale e naturale costituzione dell’habitat, e possono essere trappola involontaria di animali o il loro cibo prima che si sentano male per aver mangiato involontariamente plastica. Una volta che abbiamo la trasformazione in molecole elementari, queste molecole possono essere riutilizzate per costruire altro. Molti oggetti possono essere costruiti in modo biodegradabile e non usa e getta, dagli indumenti alle posate alla carta a componenti elettronici.
Domande da interrogazione
- Cosa si intende per biodegradabilità?
- Qual è l'importanza di smaltire correttamente i materiali biodegradabili?
- Quali sono alcuni esempi di materiali biodegradabili creati dall'uomo?
La biodegradabilità è la capacità di un oggetto di disintegrarsi in pezzi sempre più piccoli e invisibili, che poi rientrano nell'ambiente come humus, acqua o anidride carbonica, grazie all'azione dei microbi.
È importante smaltire correttamente i materiali biodegradabili per facilitare la loro trasformazione in altre sostanze e per evitare che diventino pericolosi per l'ambiente e gli animali.
Alcuni esempi di materiali biodegradabili creati dall'uomo includono la bio-plastica e gli eco-tessuti, che sono realizzati con sostanze come amido e cellulosa, trovabili nelle piante.