Concetti Chiave
- La temperatura gioca un ruolo cruciale nello sgretolamento delle rocce, specialmente in ambienti con escursioni termiche giornaliere significative.
- La variazione di temperatura tra giorno e notte provoca la dilatazione e il restringimento delle rocce, rendendole meno resistenti agli agenti atmosferici.
- Nei deserti, l'escursione termica giornaliera può superare i 50°C, accentuando l'azione disgregatrice della temperatura sulle rocce.
- Quando l'acqua si infiltra nelle fessure delle rocce e gela, esercita una pressione che le allarga, intensificando la disgregazione.
- Questo processo di gelo e disgelo è particolarmente visibile in alta montagna, dove le rocce sono esposte e la temperatura scende frequentemente sotto lo zero.
L’azione della temperatura
Le terre emerse oltre dall’azione del mare sono modellate anche da molti altri fattori di cui ora prenderemo in esame i più importanti.
La temperatura influisce notevolmente sul cambiamento della superficie terrestre, perché contribuisce allo sgretolamento delle rocce. La sua azione è molto efficace negli ambienti in cui varia sensibilmente passando dal giorno alla notte.
La variazione di temperatura tra il giorno e la notte si chiama anche escursione termica giornaliera. Quando la temperatura aumenta le rocce si dilatano, quando si abbassa, si restringono. Lo stress cui vengono sottoposte le rende probabilmente meno resistenti e più facilmente attaccabili dagli altri agenti atmosferici.
L’ambiente naturale in cui l’azione disgregatrice della temperatura è più evidente sono i deserti dove l’escursione termica giornaliera arriva a superare i 50° C. quando poi la roccia presenta delle fessure anche piccolissime, dove si infiltra l’acqua, e la temperatura scende sotto gli zero gradi, il fenomeno è ancora più vistoso. L’acqua infatti, quando ghiaccia, aumenta di volume esercitando una forte pressione che allarga la fessura. Con il disgelo l’acqua penetra più profondamente e, con un nuovo congelamento, allarga ulteriormente la spaccatura. Questo processo, ripetuto diverse volte, causa un progresso sgretolamento delle rocce soprattutto in alta montagna, dove non sono coperte né dal suolo né dalla vegetazione e dove la temperatura scende spesso sotto lo zero. È evidente che il fenomeno è tanto più intenso quanto più sono frequenti e ravvicinati i cicli di gelo-disgelo.