
“Sentimento che attrae e unisce due persone e che può assumere forme di pura spiritualità, forme in cui il trasporto affettivo coesiste, in misura diversa, con l’attrazione sessuale, e forme in cui il desiderio del rapporto sessuale è dominante, con carattere di passione, talora morbosa e ossessiva; comune a tutte queste forme è, di norma, la tendenza più o meno accentuata al rapporto reciproco ed esclusivo”. Così un'importante enciclopedia definisce la parola amore, sentimento che mai come oggi, giorno di San Valentino, viene festeggiato. Ma non per tutti questo sentimento rappresenta qualcosa di bello, fonte di gioia e felicità. Lo sanno bene alcuni scrittori e poeti, i quali hanno sì parlato di amore nelle ore opere ma mettendo in risalto le sofferenze e il dolore che può derivarne.
Catullo
Nelle sue opere l’amore ricopre un ruolo fondamentale. Con le donne però Catullo non fu molto fortunato, ebbe infatti una relazione assai travagliata con tale Clodia che viene cantata con lo pseudonimo di ‘Lesbia’. Graziosa, colta intelligente e spregiudicata, così viene descritta dal poeta. La loro storia fu molto altalenante, con momenti di litigi e di riappacificazioni.
Dante
Su chi sia stata la fonte del suo amore non c’è dubbio: Beatrice infatti ricopre un ruolo non di secondo piano nell’opera più nota di Dante, la ‘Divina Commedia’. L’amore del poeta verso la donna fu platonico, i due infatti si incontrarono solamente due volte senza mai scambiarsi una parola. Nonostante questo, Dante provò per la donna un amore forte e profondo.
Wolfgang Goethe
Breve storia triste: la ragazza del cuore si fidanza con un vecchio amico del nostro povero Goethe. E, ironia della sorte, farà loro da testimone. Charlotte Buff, dopo aver rapito il cuore di Goethe, ha sposato il Johann Christian Kestner, un collezionista d’arte distinto e un buon diplomatico. Questo due di picche ben confezionato trova sfogo ne I dolori del giovane Werther, in cui si racconta di un uomo tormentato dall’amore non corrisposto per una donna impegnata di nome Lotte.
Ugo Foscolo
Non molto fortunato fu Ugo Foscolo, il quale amò perdutamente la nobildonna Antonietta Fagnani Arese di cui fu amante. La loro relazione si consumò a suon di lettere infuocate e incontri segreti. A lei, il poeta dedicò anche ‘Ode all’amica risanata’. L’amore, clandestino, finì probabilmente a causa delle gelosia che Ugo provava nei confronti della donna. Ma Foscolo non è famoso solo per tale due di picche. Teresa Pilcher, per cui perse la testa e che, con ogni probabilità, fu l'ispiratrice de "Le ultime lettere di Jacopo Ortis", non si concesse mai al poeta: piuttosto preferì sposarsi con il suo amico Vincenzo Monti.
Giacomo Leopardi
Il poeta, noto per la sua tristezza e il suo pessimismo, ha dedicato diversi scritti al tema dell’amore, sentimento da lui provato ma mai ricambiato. Leopardi infatti, si innamorò di diverse donne, Gertrude Cassi Lazzari, una sua cugina, e Fanny Targioni Tozzetti, solo per citarne alcune. Leopardi, purtroppo, non trasse certo felicità da questi amori, ma le delusioni lo portarono a comporre opere come il ‘Ciclo di Aspasia’, una raccolta di poesie riguardanti appunto l’amore e la morte.
Charlotte Bronte
La scrittrice inglese si innamorò di un uomo, il professor Constantin Heger, già sposato. Nonostante le numerose lettere d’amore che la Bronte scrisse all’uomo, il suo sentimento non fu mai corrisposto: pare infatti che l’uomo strappasse e gettasse le lettere della scrittrice. Il suo amore trovò spazio in ‘Villette’ in cui la Bronte racconta la storia di Lucy Snowe, giovane che si innamora di un insegnante belga.