Serena Rosticci
di Serena Rosticci
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foto di pericoli del sexting

Il caso Diletta Leotta, il volto noto di Sky Sport a cui hanno hackerato lo smartphone e diffuso alcuni scatti che la ritraggono in topless, torna a far riflettere sul tema sexting. Perché se è vero che ognuno è libero di vivere la sua sessualità come vuole, condividendo a suo piacimento foto e video hot che lo vedono protagonista senza sentirsi colpevole delle conseguenze, è giusto pure farlo consapevolmente.

Perché ci sono delle cose a cui non si pensa mai quando si fa sexting, e che invece è giusto tenere in considerazione.

Potresti perdere lo smartphone
Sì, è vero, sarebbe una bella sfiga. Ma può succedere. E cosa accadrebbe se, chi lo trova, venisse anche a conoscenza di tutti i video e gli scatti hot che sono al suo interno? Ricorda che se questo dovesse succederti, è bene bloccare subito il tuo smartphone. Esistono delle applicazioni che possono aiutarti a farlo velocemente e che puoi scaricare già da ora.

Potresti vendere lo smartphone
Certo, non siamo così ingenui da pensare che tu lo faccia senza cancellare tutti i video e le foto di sexting che c’erano al suo interno. Ma forse non sai che esistono anche tool pensati proprio per recuperare il materiale cancellato. E che il tuo acquirente potrebbe averne qualcuno.

Guarda il video e scopri il messaggio di Diletta Leotta

La persona con cui fai sexting non è fidata
Perché se è vero che con app come Snapchat niente di quello che non vogliamo rimane sul web, allo stesso modo se lo usiamo per condividere snap sexy dobbiamo anche considerare che chi li riceve puoi salvarli sul suo smartphone dopo uno screenshot. E poi farci quello che vuole. Quindi ricorda che se vuoi fare sexting è bene accettarti che il destinatario dei tuoi contenuti sia degno della tua fiducia. Evita di farlo con il flirt del momento o con qualcuno che conosci da poco.

Potresti non essere irriconoscibile
Il dramma di Tiziana Cantone stava proprio in questo punto: tutti hanno potuto vedere chi fosse, sapere il suo nome, ascoltare la sua voce. Se proprio vuoi fare sexting assicurati quindi di non essere riconoscibile.

Non sapere a chi chiedere aiuto
Mettiamo (facendo tutti gli scongiuri) che l’incubo diventi reale: qualcuno diffonde sui social le tue immagini intime. A questo punto conoscere gli indirizzi di pubblicazione dei contenuti e passare in rassegna i gestori delle piattaforme diminuisce i tempi di intervento. Poi devi immediatamente sporgere denuncia alla Polizia (è possibile avviare la procedura anche online). Anche rivolgersi al Garante della Privacy dimezza i tempi di intervento ed è pure più economico: ha maggiore dimestichezza con la materia e meno casi da affrontare rispetto alla giustizia ordinaria. Ricorda però che i tempi per l’analisi della richiesta, il contatto della piattaforma e la rimozione del contenuto che ti riguarda non vanno di pari passo con la diffusione a macchia d’olio di quanto è riuscito a sfuggire al tuo controllo.

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Serena Rosticci