
Manca poco allo squillo della campanella e, molti di voi hanno ormai lasciato le spiagge per tornare in città. E i compiti delle vacanze? C'è chi arriva il primo giorno pronto per sostenere le eventuali verifiche da parte dei prof, chi ha tralasciato qualcosa e chi arriva totalmente impreparato.
Gli ultimi giorni sono comunque fondamentali per arrivare in condizioni decenti all'appuntamento con il ritorno scuola: ecco quindi i consigli della professoressa Loredana Straccamore, del liceo Newton di Roma, per riuscire a cavarsela sfruttando al meglio il tempo che rimane. La professoressa risponderà, inoltre, ad alcuni dei dubbi amletici che affliggono gli studenti in queste ore: ma i professori correggono davvero i compiti delle vacanze? E cosa succede se qualcuno viene beccato con qualche lacuna qua e là?
Professoressa, manca pochissimo al rientro a scuola. Come fare per arrivare preparati?
"Il consiglio è dedicarsi alle materie in cui ci sono state più difficoltà durante lo scorso anno scolastico. Ad esempio, quelle in cui si è stati salvati dal debito in sede di scrutinio. Bisogna dare la precedenza soprattutto a quelle, poi completare il resto".
I professori verificano se effettivamente sono stati fatti i compiti delle vacanze?
"La verifica va fatta! Non ha senso assegnare compiti, senza poi controllare che siano stati fatti".
Quali sono i ragazzi a più rischio di verifica dei compiti delle vacanze?
"Probabilmente quelli del biennio delle superiori e delle medie. Di solito infatti dal terzo anno i professori tendono a non dare compiti veri e propri ma a consigliare letture o un ripasso generale delle materie in cui si zoppica un po', per non arrivare a settembre senza aver ripreso il ritmo".
Come fare se si hanno troppi esercizi da fare e poco tempo per completarli?
"Quando si tratta, ad esempio, di versioni o esercizi scritti, è preferibile arrivare dove si riesce ma al massimo delle proprie possibilità: nel caso non si riesce a finire, meglio essere sinceri con il professore e portare poche versioni, ma fatte bene, piuttosto che 10 versioni copiate o fatte in maniera approssimativa".
I professori si accorgono quando i compiti sono copiati?
"Nel 90% dei casi i professori si accorgono quando, ad esempio, le versioni di latino vengono copiate da internet. Spesso infatti i ragazzi copiano, insieme alla versione, errori banali che poi non riescono a spiegare, o espressioni di cui non sanno neanche il significato!".
E si accorgono anche di quando, invece di leggere il libro assegnato, si ricorre ai riassunti?
"Certo. La lettura è qualcosa di molto privato e intimo e stimola alla riflessione, e quando un professore chiede di fare una relazione su un romanzo, vuole vedere anche l'interpretazione personale del ragazzo e la spiegazione di dettagli che difficilmente si possono estrapolare da una sintesi o da una scopiazzatura da internet".
Internet può essere utilizzato per un aiuto allo studio?
"Sicuramente internet è un valido strumento di aiuto per fare i compiti se usato con intelligenza, ma non deve sostituire il libro di testo e non deve essere solo una fonte da cui copiare".
Quali sono i compiti secondo lei più adatti alle vacanze estive?
"La lettura di libri. Anzi, ancora meglio se sono gli stessi ragazzi a scegliere un'opera su cui lavorare durante i mesi estivi. La lettura, infatti, stimola l'immaginazione e la creatività, oltre a migliorare la lingua e il lessico. A volte però, è necessario che siano i professori a staccare gli studenti dal computer e dalla televisione incoraggiandoli a leggere di più!".
Carla Ardizzone
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