Concetti Chiave
- Il comportamentismo si basa sull'osservazione empirica del comportamento, ignorando la dimensione privata della coscienza.
- Il paradigma comportamentista segue il meccanicismo, studiando la risposta comportamentale a stimoli esterni.
- Thorndike, precursore del comportamentismo, studiava l'apprendimento come un processo di tentativi ed errori.
- Thorndike introdusse il connessionismo, dove i comportamenti complessi emergono da associazioni di movimenti semplici.
- I principi di Thorndike includono la legge dell'effetto e la legge dell'esercizio, evidenziando l'apprendimento empirico.
Scuola americana: il comportamentismo
NB: tenere conto che tutta la psicologia obiettiva si rifà all’empirismo → capisci come un organismo si comporta ricostruendo la storia delle sue esperienze: si può vedere come i riflessi innati si sono poi evoluti in comportamenti più complessi attraverso associazioni.
Principi del comportamentismo
Il paradigma comportamentista
La prospettiva fenomenologica mette al centro dell’indagine psicologica gli stati, o vissuti, di coscienza.
Per la psicologia obiettiva invece, la psicologia ‘scientifica’ deve occuparsi non della dimensione invisibile e privata della coscienza, ma dell’estrinsecazione dei processi psichici nel comportamento.
Il comportamentismo americano è fortemente influenzato dal principio di verificazione formulato dal neo-positivismo.
La scienza deve basarsi su ciò che è verificabile, e cioè visibile, oggetto di osservazione condivisa e di misurazione obiettiva.
Il paradigma sperimentale della psicologia comportamentistica è quello del meccanicismo. In particolare, si somministrano al sistema vivente diversi stimoli, modulati per intensità o frequenza (variabile indipendente) e in funzione di essi si rileva la risposta comportamentale (variabile osservata o dipendente). La risposta comportamentale può riguardare il comportamento motorio (premere una leva, spostarsi da un punto…), oppure anche alcuni indici psicofisiologici (la conduttanza cutanea, la frequenza cardiaca). Stimolo e risposta sono due componenti oggettivabili, mentre ciò che avviene nella mente rimane nascosto: esso è privo di interesse scientifico e viene messo tra parentesi (ipotesi di un ‘empty organism’).
Thorndike e l'apprendimento
Thorndike
Anticipa il comportamentismo di Watson. Egli si occupa dello studio dell’apprendimento, ossia come il contatto con l’ambiente modifica il comportamento. Egli è un comportamentista ateoretico, ossia senza aver conosciuto il manifesto del comportamentismo di Watson.
Il meccanismo dell’apprendimento è cieco alla ragione. L’animale si muove in maniera casuale. L’apprendimento si verifica per tentativi ed errori → non attraverso l’intuizione seguita alla ricerca di una soluzione come affermano i Gestaldisti → l’apprendimento è casuale: non c’è un fine o uno scopo nel comportamento. I comportamenti complessi si formeranno quindi per associazioni di movimenti semplici che possono essere spontanei o casuali. T chiamava il suo sistema teorico come connessionismo, nel senso di una forma di associazionismo. Per l’appunto T osservava nei suoi esperimenti animali che il gatto, sottopostogli un problema, non passava bruscamente da una fase in cui non era capace a trovare la soluzione a un’altra in cui, una volta trovata, era poi sempre immediatamente disponibile. Al contrario, era osservabile un progressivo accorciamento dei tempi di risoluzione, senza discontinuità.
Thorndike enuncia tre principi:
• L’apprendimento si verifica per tentativi ed errori – trials and errors → l’apprendimento avviene casualmente.
• Legge dell’effetto → le risposte corrette tendono ad essere ripetute, mentre quelle erronee ad essere abbandonate → l’animale progressivamente riduce i tempi di risposta perché diminuiscono le risposte sbagliate e aumenta la frequenza di quelle giuste.
• Legge dell’esercizio → i comportamenti esercitati più spesso sono quelli appresi più saldamente.
Come si vede, secondo Thorndike l’apprendimento avviene per puri motivi di ordine empirico ed accidentale: non vi è alcuna legge a priori che strutturi il processo di apprendimento in base a una logica propria dell’animale. Vedi confronto con insight – intuizione – di Koehler, per cui in vista di un fine l’animale riorganizza il campo psichico e dà un significato nuovo agli elementi del problema alla luce – per l’appunto – di un fine.
Domande da interrogazione
- Qual è il focus principale della psicologia comportamentista americana?
- Come si verifica l'apprendimento secondo Thorndike?
- Quali sono i principi enunciati da Thorndike riguardo l'apprendimento?
- In che modo il comportamentismo differisce dalla prospettiva fenomenologica?
- Qual è il ruolo degli stimoli e delle risposte nel paradigma comportamentista?
La psicologia comportamentista americana si concentra sull'osservazione e misurazione obiettiva del comportamento, piuttosto che sugli stati di coscienza invisibili e privati.
Secondo Thorndike, l'apprendimento avviene per tentativi ed errori, in modo casuale, senza un fine o uno scopo predefinito.
Thorndike enuncia tre principi: l'apprendimento per tentativi ed errori, la legge dell'effetto, e la legge dell'esercizio.
Il comportamentismo si basa su ciò che è verificabile e osservabile, mentre la prospettiva fenomenologica si concentra sugli stati di coscienza.
Nel paradigma comportamentista, gli stimoli sono modulati per intensità o frequenza e la risposta comportamentale è osservata come variabile dipendente, mentre ciò che avviene nella mente è considerato irrilevante scientificamente.