margherita.tassan
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Concetti Chiave

  • Tolman anticipa il cognitivismo introducendo il concetto di comportamento teleologico, finalizzato a un obiettivo e considerato olisticamente.
  • Sottolinea l'importanza delle variabili intermedie tra stimolo e risposta, come fame e pulsioni fisiologiche, per comprendere il comportamento.
  • Evidenzia la necessità di rappresentazioni mentali, come mappe cognitive, per spiegare l'apprendimento di percorsi complessi negli animali.
  • Critica l'approccio stimolo-risposta secco, proponendo lo psichismo come un processo di trasformazione degli stimoli in informazioni.
  • Il comportamentismo di Tolman è definito "molare", studiando unità di comportamento non riducibili alla somma delle loro parti.

Anticipa la rivoluzione del cognitivismo:

Introduce l’idea di fine → il comportamento del topo è teleologico, finalizzato a un obiettivo. Egli infatti accetta il programma di ricerca comportamentista, tuttavia applica un’impostazione teleologica. Secondo

Tolman il comportamento di un organismo ha uno scopo e la risposta attiva che ne consegue va considerata olisticamente e non sommatoriamente rispetto a elementi parziali.

Indice

  1. Variabili intermedie e soggettività
  2. Comportamento e apprendimento
  3. Psichismo e trasformazione degli stimoli
  4. Comportamentismo molare di Tolman

Variabili intermedie e soggettività

Considera necessario richiamare l’attenzione al fatto che devono esistere delle variabili intermedie fra stimolo e risposta. Queste sono di natura soggettiva come la fame che può essere controllata dall’esterno ma noi non capiremo il comportamento se non capiamo che esso è dettato sia dal condizionamento ambientale sia da variabili soggettive indipendenti fra loro come pulsioni fisiologiche, eredità, sesso, esercizio pregresso ecc. Si riporta quindi l’attenzione sulla soggettività. L’adozione da parte di T di queste variabili intermedie restituisce all’uomo una consistenza interna.

Comportamento e apprendimento

Tolman studiava l’apprendimento di percorsi complessi e si pone il problema di come l’animale, mosso dalla fame, si muova dentro un percorso complesso e apprenda a muoversi con la finalità di soddisfare la fame. Se il comportamento fosse determinato solo da variabili casuali, questo potrebbe spiegare il raggiungimento dell’obiettivo con grande difficoltà e perdita di tempo; invece l’animale deve conservare le energie e quindi deve rappresentarsi il percorso mentalmente → mappa non si sarebbe potuta strutturare se si fosse mosso solo casualmente.

Rivoluzione → non ci si può concentrarsi più sullo stimolo secco stimolo-risposta perché può essere molto lontana dai risultati che si ottengono.

Psichismo e trasformazione degli stimoli

Lo psichismo è quella scatola nera – black box – che è l’artefice della trasformazione degli stimoli in informazione che vengono rielaborate in una risposta. Per prevedere il comportamento bisogna basarsi sulla manipolazione ambientale, ma questo è troppo variabile rispetto alle previsioni. Bisogna tenere conto anche del modo in cui all’interno dello psichismo c’è una funzione di trasformazione che non è manipolabile ma vediamo come opera, i suoi effetti.

Il comportamentismo torna alla mente come macchina di elaborazione delle informazioni → cognitivismo. Vedi minuto 49. Non si tratta quindi dei vissuti in prima persona ma si tratta dei processi elaborativi della mente studiati i quali si possono prevedere i comportamenti → processi bottom up. Lo studio riguarda non l’uomo che è troppo complesso, ma piutttosto il topo, per il principio associazionista dell’elementarismo.

Comportamentismo molare di Tolman

Il comportamentismo di Tolman si è guadagnato l’appellativo di molare avendo come oggetto di studio unità di comportamento non riducibili alla somma delle loro parti. Per lui l’unità di base dello studio dello psicologo è il comportamento purposive, che resta modificabile attraverso processi di apprendimento. Il comportamento, da un punto di vista molare, deve ricevere spiegazioni attraverso costrutti psicologici piuttosto che fisiologici.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'idea centrale del comportamentismo di Tolman?
  2. Tolman introduce l'idea che il comportamento è teleologico, finalizzato a un obiettivo, e deve essere considerato olisticamente, non solo come somma di elementi parziali.

  3. Qual è il ruolo delle variabili intermedie secondo Tolman?
  4. Le variabili intermedie, di natura soggettiva, sono essenziali per comprendere il comportamento, poiché influenzano la risposta oltre al condizionamento ambientale.

  5. Come Tolman spiega l'apprendimento nei percorsi complessi?
  6. Tolman sostiene che l'animale deve rappresentarsi mentalmente il percorso per conservare energie, dimostrando che il comportamento non è determinato solo da variabili casuali.

  7. In che modo il comportamentismo di Tolman si differenzia dal tradizionale approccio stimolo-risposta?
  8. Tolman si concentra su unità di comportamento non riducibili alla somma delle loro parti, enfatizzando processi mentali e costrutti psicologici piuttosto che fisiologici.

Domande e risposte