Alessia.pi
Erectus
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Concetti Chiave

  • Neonati fino a un mese si basano principalmente su riflessi che si perfezionano con l'esercizio.
  • Tra 1 e 4 mesi, si sviluppano reazioni circolari primarie, iniziando con azioni come mano-bocca e occhi-mano.
  • Dai 4 agli 8 mesi, emergono reazioni circolari secondarie con azioni mirate a ottenere risposte dall'ambiente.
  • Tra 8 e 12 mesi, il bambino inizia a mostrare comportamenti intenzionali e comprende la permanenza dell'oggetto.
  • Tra 18 e 24 mesi, il bambino sviluppa nuove strategie per la risoluzione dei problemi e inizia a imitare e giocare simbolicamente.

Studi dello sviluppo: va dalla nascita ai due anni e ala suo interno si posso individuare delle fasi. Primo mese: i comportamenti sono basati principalmente sui riflessi (torsione e rotazione del capo etc). Questi comportamenti riflessi attraverso l’esercizio si perfezionano progressivamente ; Tra 1 e 4 mesi: compare la reazione circolare primaria, ovvero un’azione ripetuta, nelle quale si sviluppa una prima forma di circolazione: generalmente prima mano-bocca poi occhi-mano; Dai 4 ai 8 mesi: compaiono le reazioni circolari secondarie, ovvero azioni ripetute con lo scopo di avere una risposta dall’ambiente.

si migliora la coordinazione e le capacità di pressione manipolazione; Dal 8 al 12 mesi: compaiono i primi comportamenti intenzionali, il bambino è in grado di coordinare l’azione con il fine , inoltre in questa fase si sviluppa il concetto dei permanenza dell’oggetto (un’oggetto non scompare solo perché il bimbo non lo vede più); Dai 12 ai 18 mesi: Compaiono le reazioni circolari terziarie, il bambino modifica le sue azioni comprendendo le conseguenze che le sue azioni hanno sull’ambiente; Dai 18 ai 24 mesi: il bambino elabora nuovi mezzi per risolvere problemi, imita i comportamenti visti da altre persone, instaura giochi di finzione (ninnananna alla bambola), sviluppa il linguaggio, attività simbolica e inizia a creare delle rappresentazioni mentali di oggetti che non percepisce visivamente. Piaget lega a doppio filo appetiti e intelligenza, poiché i comportamenti del bambino sono basati sia sulle azioni che sulle motivazioni e i sentimenti.

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