margherita.tassan
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Concetti Chiave

  • L'organizzazione figura-sfondo è un fenomeno percettivo studiato prima della scuola Gestalt, illustrato da esempi come il cubo di Necker e la figura di Rubin.
  • Le figure bistabili, come il cubo di Necker, mostrano due esiti percettivi distinti che non possono essere percepiti simultaneamente.
  • Il sistema percettivo elabora stimoli visivi bidimensionali trasformandoli in esperienze tridimensionali, evidenziando fattori endogeni nella percezione.
  • Vittorio Benussi ha sottolineato che l'illusione visiva dipende dall'organizzazione interna del sistema percettivo e non dall'esperienza passata.
  • Rubin ha evidenziato come la percezione di figura e sfondo possa cambiare anche quando lo stimolo fisico rimane invariato, dimostrando la centralità della percezione nella coscienza.

Indice

  1. L'inizio della Gestalt
  2. Esperimenti di Rubin e Necker
  3. Organizzazione figura-sfondo

L'inizio della Gestalt

Prima dell’inizio della scuola psicologica della Gestalt, nel primo decennio del 900, si era studiato un’importante classe di fenomeni percettivi, ossia la cosiddetta organizzazione figura-sfondo. Figura bistabile → la prima fu il cubo di Necker: di per sé esso è un poligono complesso, ossia una forma bidimensionale. Il fatto che lo vediamo come un cubo è un’asserzione psicologica → il nostro sistema visivo ha proiezione visiva sulla retina bidimensionale; il cervello poi attua una rielaborazione in tre dimensioni.

La figura è bistabile in quanto ha due esiti percettivi diversi. Questi due esiti non sono mai concomitanti, uno esclude l’altro. Se andiamo a misurare il tempo dell’inversione, normalmente avviene con una certa periodicità.

Esperimenti di Rubin e Necker

Se passiamo alla figura di Rubin accade la stessa cosa anche se qui c’è una semantica nell’oggetto, in quanto se uno non avesse mai visto dei volti immaginiamo possa avere difficoltà nel vedere il secondo esito percettivo. D’altra parte il cubo di Necker è più funzionale in quanto è uno stimolo molto semplice e quindi non richiede doti di interpretazione. In ogni caso nei due esperimenti si evidenzia un’esperienza immediata svincolata dallo stimolo fisico → questo insieme con la rilevazione di una periodicità nell’inversione della percezione indicano la presenza di fattori endogeni che elaborano lo stimolo ricevuto per poi presentarlo alla coscienza. Vittorio Benussi aggiunge il fatto che l’illusione dipende dall’organizzazione endogena del sistema percettivo e non dall’integrazione degli elementi sensoriali con l’esperienza pregressa → vedere e pensare sono disgiunti in quanto pru conoscendo un fenomeno illusorio io continuo a percepirlo. Nelle immagini bistabili è impossibile adottare il principio dell’inferenza inconscia.

Organizzazione figura-sfondo

Rubin si era interessato all’alternarsi di due esiti diversi di quella che lui chiama organizzazione figura-sfondo. Quando io vedo il vaso lo vedo come unità organizzata (Gestalt) e lo sfondo viene percepito come privo di struttura. Se invece vedo i due volti la parte bianca dello stimolo non è più figura, ma sparisce e diventa sfondo, una totalità disorganizzata che sta dietro ai volti. La figura in entrambi i casi è vista come una totalità chiusa, ben formata, delimitata dal perimetro e ricca di corposità, mentre lo sfondo è visto come spazio e diventa una sorta di nebbia che indietreggia rispetto alla figura. Il sistema visivo è portato a interpretare la scena visiva in termini di figura-sfondo, ossia c’è qualcosa al centro della nostra attenzione e qualcos’altro dietro la coscienza. Il pregio di R è aver capito come le qualità percettive figura-sfondo cambiano sensibilmente pur restando lo stimolo fisico invariato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto principale studiato prima della scuola psicologica della Gestalt?
  2. Prima della scuola psicologica della Gestalt, si studiava l'organizzazione figura-sfondo, un'importante classe di fenomeni percettivi.

  3. Cosa caratterizza la figura bistabile come il cubo di Necker?
  4. La figura bistabile come il cubo di Necker è caratterizzata da due esiti percettivi diversi che non sono mai concomitanti, uno esclude l'altro.

  5. Qual è il contributo di Vittorio Benussi alla comprensione delle illusioni percettive?
  6. Vittorio Benussi ha evidenziato che l'illusione dipende dall'organizzazione endogena del sistema percettivo e non dall'integrazione degli elementi sensoriali con l'esperienza pregressa.

  7. Come viene percepita la figura rispetto allo sfondo secondo Rubin?
  8. Secondo Rubin, la figura è percepita come una totalità chiusa e ben formata, mentre lo sfondo è visto come uno spazio disorganizzato che indietreggia rispetto alla figura.

Domande e risposte