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Concetti Chiave

  • Carl Rogers ha sviluppato l'approccio umanistico, che enfatizza il vissuto personale come unica verità per l'individuo.
  • Ogni persona possiede le risposte ai propri problemi, ma può perdere di vista queste informazioni a causa di varie ragioni.
  • Il cambiamento inizia con l'accettazione di sé stessi, secondo il paradosso evidenziato da Rogers.
  • Lo spazio del colloquio appartiene al cliente, con il counselor che interviene solo per sottolineare la propria presenza.
  • Rogers registrava le sedute per valutare i propri interventi, superando approcci comportamentali e psicoanalitici.

Indice

  1. L'approccio umanistico di Rogers
  2. Il paradosso dell'accettazione
  3. Il ruolo del counselor
  4. Registrazione delle sedute

L'approccio umanistico di Rogers

Carl Rogers ha elaborato il cosiddetto "approccio umanistico".

Rogers affermava che: “Non vi è una teoria preconcetta alla quale doversi adattare, alla quale dover cercare di corrispondere. Non vi è una verità oggettiva a cui dover fare riferimento, l’unica verità è il vissuto della persona in difficoltà. Secondo questo pensiero, ogni individuo è l’unico a possedere la chiave di se stesso, ossia la propria consapevolezza di sé e quindi le risposte alle proprie domande e le soluzione dei propri problemi”.

Il paradosso dell'accettazione

Inoltre, Rogers osservava l'esistenza di un paradosso, in base al quale quando ci accettiamo così come siamo, allora possiamo iniziare a cambiare.

Rogers affermava che non si potrà mai arrivare alla conoscenza della persona, bensì lo si può accompagnare verso una maggior chiarezza: la persona possiede le informazioni e le proprie risposte, ma le ha perse di vista per una serie di ragioni. Per questo motivo, la persona si sente compresa, quindi si sente pronta a continuare.

Il ruolo del counselor

Per Rogers lo spazio del colloquio è del cliente e il cliente può farne ciò che vuole. Ci sono però delle modalità non direttive per far riprendere alla persona il filo del discorso.

L’intervento da parte del counselor è quello di esserci e, nei momenti di pausa, intervenire per rimarcare il fatto che si è presenti.

Registrazione delle sedute

Rogers registrava integralmente le sue sedute, non per valutare i passi avanti fatti dal cliente, bensì per valutare i propri interventi.

Rogers andava oltre l’approccio comportamentale e l’approccio psicoanalitico

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