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La percezione è uno dei maggiori argomenti della Psicologia. I meccanismi percettivi consentono all'uomo di raccogliere informazioni sull'ambiente che lo circonda, così da adattarsi.
L'uomo reagisce e si adatta all'ambiente esterno, in funzione di ciò che percepisce dell'ambiente stesso.
Le nostre possibilità percettive dipendono dai sensi ogni volta coinvolti (vista, udito, olfatto, gusto e tatto). L'uomo nel corso della sua evoluzione ha privilegiato l'udito e la vista, mettendo in secondo piano l'olfatto, più sviluppato in altre specie animali. Durante la prima infanzia l'uomo usa il tatto, che consente un'esplorazione più semplice e globale dell'ambiente, rispetto a quella più analitica della vista, usata nell'età adulta. Le ricerche dimostrano che si fa più affidamento alle informazioni ottenute tramite il canale visivo, evidenziando l'importanza che attribuiamo a questo senso.
La vista è, quindi, il canale sensoriale che utilizziamo in misura più consistente e attraverso il quale riceviamo la gran parte di informazioni sul mondo esterno.
Questo risulta ancora più evidente per la presenza dei mass-media che provocano un vero e proprio “bombardamento” di stimoli nei confronti dell'apparato visivo.
Lo studio dei meccanismi della visione è molto importante nel nostro settore professionale, perché ci aiuta a rendere più efficace il messaggio per chi lo percepisce e lo interpreta: il Target.
La percezione visiva è influenzata da diverse variabili:
di natura fisiologica
di natura psicologica (interessi, bisogni, esperienza passata, stato emotivo, personalità)
di natura sociale (relative a dinamiche di percezione sociale)
legate alle caratteristiche degli stimoli visivi (grandezza movimento, ripetizione, novità...)
Secondo recenti modelli psicologici di impostazione cognitivista, la percezione visiva è considerata come un processo di elaborazione dei dati sensoriali in arrivo.
L'uomo non è un recettore passivo degli stimoli esterni
(visivi, uditivi, olfattivi, tattili, gustativi),
ma un soggetto attivo nella selezione,
organizzazione ed interpretazione degli stimoli stessi.
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IL CERVELLO SCHEDA 1
Il sistema nervoso umano è composto dal sistema nervoso centrale, di cui il cervello è l'organo fondamentale, ed il
sistema nervoso neuro-vegetativo (SNV), detto anche autonomo. L'SNV si occupa del funzionamento degli organi interni
del corpo umano e funziona in automatico, cioè involontario ed è in contatto col sistema endocrino e quello immunitario.
E' formato da due sezioni: il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico. Quello simpatico crea l'attivazione degli
organi in condizione di veglia. Il parasimpatico, invece, ne rallenta il funzionamento, come accade in situazione di quiete.
Il SNV subisce l'influenza degli stati emotivi. La rabbia crea eccitazione, quindi una prevalenza della componente
simpatica; la serenità, invece, crea una distensione, quindi una prevalenza della componente parasimpatica. Tra occhio e
sistema nervoso c'è una relazione, perchè la parte coinvolta nell'occhio, l'iride/pupilla, reagisce alla luce, ma anche agli
stati emotivi. Se una persona è in condizione di eccitazione o tensione (come un'esperienza piacevole o durante i calcoli
mentali), ed entra in azione il sistema simpatico, la pupilla si dilata. Quando c'è una situazione di pacatezza e di relax, la
pupilla si ritira.
Il cervello, insieme al cervelletto e al tronco celebrale, compone il Sistema Nervoso Centrale (SNC). Il cervelletto regola
l'equilibrio, il tono muscolare e coordina i muscoli nei movimenti volontari. Il tronco celebrale collega il cervello al
midollo spinale, trasportando l'informazione tra periferia e cervello. Nel cervello, con funzioni di coordinamento, durante
l'evoluzione si è andato a formare sul cervello primitivo, detto sistema limbico, uno strato di 3 millimetri, detto
neocorteccia celebrale. Nella neocorteccia hanno sede le funzioni psichiche più complesse (ragionamento, linguaggio,
SCHEDA 2
Il test è composto da 10 tavole con macchie di inchiostro di forme diverse, a simmetria bilaterale, a colori e in bianco e
nero. Consiste nel chiedere al soggetto cosa vede in ciascuna tavola. Si basa sulla relazione tra personalità e percezione: il
modo in cui ogni soggetto organizza le macchie d'inchiostro, attribuendogli un significato, mette in luce la sua
personalità. Le percezioni si basano sulle proiezioni delle esperienze, dei bisogni, dello stile di approccio ai problemi del
singolo individuo. Lo psicologo osserva, non solo le interpretazioni, ma anche l'atteggiamento col quale il soggetto
intraprende il test.
memoria, abilità motorie più complesse), che distinguono l'uomo dagli altri animali. Il cervello è distinto in due emisferi, il
destro e il sinistro, separati da una scissura, detta interemisferica, e collegati da fasci di fibre nervose, dette corpo calloso.
Ognuno dei due emisferi controlla la metà opposta del corpo. I due emisferi svolgono funzioni diverse: quello destro è
sintetico-globale, specializzato in funzioni intuitive, creative, emotive, nel riconoscimento visivo-spaziale; quello sinistro è