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Concetti Chiave

  • La psicologia della Gestalt si basa sul principio che "il tutto è diverso dalla somma delle parti", enfatizzando l'integrazione percettiva inconscia.
  • Max Wertheimer introdusse la Gestalt con la sua descrizione del fenomeno del "movimento apparente" nel 1912, sfidando le teorie esistenti.
  • La Gestalt dimostra che la percezione può avvenire senza stimolazione diretta, suggerendo che il risultato percettivo è indipendente da stimoli esterni.
  • Questa psicologia rivaluta i fattori innati e l'esperienza diretta, distinguendosi dalle teorie precedenti focalizzate sull'associazionismo.
  • Il metodo di studio della Gestalt è fenomenologico, analizzando dettagliatamente gli oggetti come appaiono alla nostra osservazione ingenua.

La psicologia della Gestalt (ovvero della forma) si afferma quando lo psicologo ceco Max Wertheimer, pubblicò nel 1912 un’accurata descrizione del fenomeno del "movimento apparente", ovvero del movimento stroboscopico.

Indice

  1. Principi fondamentali della gestalt
  2. Critica all'associazionismo
  3. Peculiarità della psicologia della gestalt

Principi fondamentali della gestalt

Il principio di base della Psicologia della Gestalt era “il tutto è diverso dalla somma delle parti”, ovvero, l’esperienza percettiva cosciente non poteva essere considerata una semplice somma delle parti che la costituiscono, avvengono, infatti, numerosi processi di integrazione percettiva, che sono praticamente inconsci.

Critica all'associazionismo

La pubblicazione del movimento stroboscopico di Wertheimer mise in discussione le assunzioni di Wundt e dell’associazionismo perché veniva dimostrato che era possibile percepire qualcosa anche in assenza di una stimolazione diretta, infatti, il risultato percettivo è indipendente dalla stimolazione.

Peculiarità della psicologia della gestalt

Inoltre, un’altra peculiarità della Psicologia della Gestalt era la rivalutazione dei fattori innati e dell’esperienza diretta, contrapposta a quella passata.
Il metodo di studio dei fenomeni percettivi e di pensiero era quello fenomenologico, che consiste in un’analisi dettagliata delle caratteristiche degli oggetti così come questi si presentano alla nostra osservazione ingenua.

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