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Concetti Chiave

  • La progettazione comporta la gestione di tutte le fasi per raggiungere un obiettivo futuro, richiedendo la creazione di percorsi efficienti.
  • Nel contesto sociale e socio-sanitario, lavorare per progetti è una metodologia che struttura obiettivi, metodi, tempi e risorse.
  • Le fasi della progettazione includono ideazione, attivazione, pianificazione, realizzazione e valutazione, ciascuna cruciale per il successo del progetto.
  • L'ideazione di un progetto nasce da bisogni sociali o desideri di miglioramento e può essere avviata da vari indicatori o motivazioni.
  • La valutazione del progetto, sia durante che dopo la realizzazione, è fondamentale per misurare efficacia, impatto e possibilità di replicabilità.

Indice

  1. L'importanza della progettazione
  2. Progettazione sociale e socio-sanitaria
  3. Ideazione e attivazione
  4. Pianificazione dettagliata
  5. Realizzazione e valutazione
  6. Valutazione dei risultati

L'importanza della progettazione

“Progettare”, “progetto”, “progettazione” sono termini ricorrenti nella nostra vita quotidiana.

L’etimologia del verbo “progettare” deriva dal latino proicere (composto di pro, “avanti”, e iacere, “gettare” ), che nella sua traduzione letterale vuol dire “gettare avanti nel tempo”. “Progettare” significa dunque porsi un obbiettivo per il futuro.

La progettazione, tuttavia, implica anche la capacità di gestire tutte le fasi della realizzazione di questa idea, nella quale occorre creare percorsi finalizzati al raggiungimento dell’obbiettivo e soppesare le capacità e le reali possibilità, affinché il progetto si realizzi concretamente.

Progettazione sociale e socio-sanitaria

In ambito sociale e socio-sanitario ei è particolarmente diffusa la pratica del lavoro per progetti, una metodologia secondo la quale occorre preparare l’azione esplicitando gli obbiettivi, i contenuti, i metodi, i tempi e le risorse necessari alla sua attuazione, e che si può applicare a svariate situazioni e a diversi settori di intervento.

La progettazione è un processo partecipativo, che si realizza, cioè, grazie alla collaborazione di più persone per il raggiungimento di un unico obbiettivo: produrre un cambiamento in senso positivo in una situazione di partenza problematica.

Si possono pianificare interventi rivolti a:

• Singoli casi, come un minore, un diversamente abile, un tossicodipendente, un anziano, un immigrato ecc. In questi casi si parla di piano di intervento individualizzato;

• Gruppi di individui con specifici bisogni, come genitori di adolescenti tossicodipendenti, famigliari di soggetti alcolisti, minori in situazioni di disagio, genitori di persone affette da disagio psichico ecc.;

Una parte della comunità, come nel caso di progetti volti a contrastare il disagio giovanile in un certo quartiere, e della popolazione, come nel caso di progetti volti a promuovere il benessere della popolazione anziana o a prevenire l’uso di sostanze stupefacenti da parte degli adolescenti.

2. Le fasi della progettazione

Le fasi della progettazione sono:

• L’ideazione;

• L’attivazione;

• La pianificazione;

• La realizzazione;

• La valutazione.

La rilevanza delle prime due fasi varia a seconda dello specifico contesto in cui ci si trova ad operare.

Ideazione e attivazione

L’ideazione corrisponde al momento in cui si ipotizza di realizzare un progetto e di attivare un’iniziativa; nasce sempre all’interno di un contesto specifico e, generalmente, prende le mosse:

• Dalla constatazione che esistono bisogni sociali ai quali occorre dare una risposta, o problemi non risolti;

• Dal desiderio di migliorare l’ambiente educativo, le condizioni socio-sanitarie o la qualità della vita di alcuni soggetti.

A volte, l’ideazione di un progetto scaturisce dall’analisi di alcuni indicatori statistici di base, che forniscono informazioni utili sullo stato di salute e di benessere della popolazione, sui fattori di rischio e sui settori per i quali è maggiormente necessario progettare interventi socio-sanitari.

La fase di ideazione può avere inizio in tanti modi diversi e può coinvolgere vari soggetti.

Tra l’ideazione di un progetto e la sua realizzazione può passare molto tempo, durante il quale è necessario creare le condizioni adatte alla sua fattibilità. È questa la fase dell’attivazione, in cui occorre:

• Prendere accordi con i soggetti che si ha intenzione di coinvolgere nel progetto; e compiere una prima condivisione delle finalità generali del progetto e delle attività che potrebbero essere realizzate;

• Individuare le risorse indispensabili e quelle disponibili per la realizzazione dell’intervento;

• Analizzare i vincoli del progetto e prevedere eventuali ostacoli alla sua realizzazione;

• Stabilire i tempi generali del progetto.

Le risorse possono essere:

• Umane: persone che condividono e sostengono il progetto e gli operatori coinvolti nella sua realizzazione;

• Tecnico-scientifiche e informatiche: strumenti su cui è possibile fare affidamento per promuovere e rendere più efficace l’intervento, come i mass media e i personal media;

• Economico-finanziarie: risorse economiche di cui si dispone, le quali possono essere completamente a carico della committenza, o possono essere integrate da un partner o sponsor.

I vincoli del progetto sono tutti quegli elementi che condizionano la realizzazione di alcuni aspetti del progetto, dai quali non è possibile prescindere. Essi possono essere:

• Temporali, in quanto fissano un calendario, un orario w una duratura specifici;

• Strutturali, in quanto circoscrivono lo spazio in cui svolgere le attività;

• Normativi, come leggi o regolamenti da rispettare;

• Economici, in quanto qualsiasi progetto deve rispettare un budget determinato.

Durante la realizzazione del progetto possono insorgere ostacoli che possono essere:

• Interni, come la mancanza di affiatamento nell’ambito dell’équipe di lavoro o il calo improvviso della motivazione;

• Esterni, come costi aggiuntivi imprevisti.

Pianificazione dettagliata

La pianificazione prevede la stesura del progetto nei suoi dettagli e la rivelazione degli aspetti cruciali dell’intervento.

Si sviluppa attraverso: la definizione del problema, l’individuazione dei beneficiari, l’identificazione degli obbiettivi e la programmazione, che prevede la precisazione delle attività da svolgere, delle modalità dell’intervento e dei tempi di realizzazione.

Per definire il problema occorre chiarire in che modo si manifesta, le cause, come viene percepito da chi è coinvolto, perché è importante intervenire su di esso, qual è la sua entità.

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I beneficiari dell’intervento sono gli individui o il gruppo rispetto ai quali sono intestati i cambiamenti desiderati. Essi possono essere coinvolti direttamente nelle attività del progetto o indirettamente.

È molto importante stabilire che cosa si vuole ottenere con il progetto che si sta pianificando. L’obbiettivo generale, che costituisce il punto di riferimento dell’intervento, è denominato obbiettivo a lungo termine o finalità; gli obbiettivi intermedi posti lungo il percorso sono invece gli obbiettivi a breve termine, utili per controllare periodicamente lo stato di avanzamento del progetto.

Ogni piano di lavoro prevede attività, modalità e tempi specifici, che vanno definiti nel dettaglio. La programmazione è il momento nel quale si dà forma all’intervento, ipotizzandone i passaggi fondamentali.

Realizzazione e valutazione

Nella fase della realizzazione, l’intervento si concretizza sulla base di quanto ideato e pianificato nelle fasi teoriche precedenti. Accompagna la realizzazione la valutazione di processo, una valutazione effettuata in corso d’opera, che permette di avere una visione complessiva dello stato di avanzamento del progetto e di far fronte a eventuali imprevisti o situazioni problematiche. La valutazione di processo permette di apportare utili correttivi alle proprie strategie di azione e di modificare eventuali attività e metodi. Questa modalità corrisponde al modello circolare, in base al quale la valutazione non è soltanto il punto conclusivo di un percorso, ma costituisce un nuovo avvio.

Tale modello si differenzia da quello lineare, in base al quale il percorso inizia da una situazione definita e procede attraverso fasi sequenziali in linea retta, fino alla valutazione. Il modello lineare è poco applicabile ai progetti dei servizi socio-sanitari perché non tiene conto delle risposte individuali e delle relazioni tra gli individui, tra i gruppi e tra gli operatori.

Valutazione dei risultati

Una volta realizzato l’intervento occorre esprimere una valutazione dei risultati, ossia una valutazione complessiva sull’intero percorso svolto per la realizzazione del progetto.

Tale valutazione dei risultati dovrebbe verificare:

• L’efficacia del progetto;

• L’impatto dei cambiamenti introdotti dal progetto sui destinatari, sulle loro famiglie, sugli operatori socio-sanitari ecc.;

• La rilevanza dell’intervento realizzato;

• La riproducibilità del modello.

Per effettuare una valutazione dei risultati corretta ci si può avvalere di questionari strutturati o interviste, utilizzare griglie (schemi) per l’osservazione sistematica e la registrazione dei comportamenti degli utenti prima e dopo l’attuazione dell’intervento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'etimologia del termine "progettare" e cosa implica nel contesto della progettazione?
  2. L'etimologia del verbo "progettare" deriva dal latino "proicere", che significa "gettare avanti nel tempo". Implica porsi un obiettivo per il futuro e gestire tutte le fasi della realizzazione di un'idea, creando percorsi per raggiungere l'obiettivo e valutando le capacità e possibilità reali.

  3. Quali sono le fasi principali della progettazione?
  4. Le fasi principali della progettazione sono l'ideazione, l'attivazione, la pianificazione, la realizzazione e la valutazione. Ogni fase ha un ruolo specifico nel processo di sviluppo di un progetto.

  5. In che modo la progettazione si applica in ambito sociale e socio-sanitario?
  6. In ambito sociale e socio-sanitario, la progettazione si applica attraverso la metodologia del lavoro per progetti, che prevede la preparazione dell'azione esplicitando obiettivi, contenuti, metodi, tempi e risorse necessari, applicabile a diverse situazioni e settori di intervento.

  7. Quali sono i tipi di risorse e vincoli che possono influenzare un progetto?
  8. Le risorse possono essere umane, tecnico-scientifiche, informatiche ed economico-finanziarie. I vincoli possono essere temporali, strutturali, normativi ed economici, e influenzano la realizzazione di alcuni aspetti del progetto.

  9. Come si effettua la valutazione dei risultati di un progetto?
  10. La valutazione dei risultati verifica l'efficacia del progetto, l'impatto dei cambiamenti sui destinatari e la rilevanza dell'intervento. Si può utilizzare questionari strutturati, interviste e griglie per l'osservazione sistematica e la registrazione dei comportamenti degli utenti prima e dopo l'intervento.

Domande e risposte