Concetti Chiave
- I bambini da 0 a 3 anni seguono comportamenti schematizzati senza vera consapevolezza delle regole.
- Nel periodo preoperatorio (3-5 anni), i bambini accettano regole imposte dall'esterno senza critica.
- Nello stadio operatorio, i bambini usano le regole per il gioco e le adattano criticamente.
- La coscienza delle regole si sviluppa parallelamente alla pratica, evolvendo da accettazione passiva a modifica attiva.
- Nel periodo operatorio, le regole sono viste come accordi tra giocatori, con possibilità di cambiamento.
L'evoluzione della pratica delle regole
La pratica della regola è l’atteggiamento effettivo del bambino nei confronti delle regole. In una prima fase (successivamente definita da Piaget “premorale”), da 0 a 3 anni, il bambino non applica delle vere e proprie regole bensì una serie di comportamenti schematizzati e ritualizzati; da 3 a 5 anni, nello stadio preoperatorio, i bambini applicano delle regole imposte dall’esterno acriticamente e passivamente; nello stadio operatorio prevale la funzione sociale dell’attività ludica e la cooperazione, perciò i bambini utilizzano le regole ai fini del gioco, impegnandosi attivamente per deciderle e vi aderiscono criticamente.
Consapevolezza e accettazione delle regole
La coscienza della regola è la consapevolezza che il bambino ha delle regole, ovvero se le accetta acriticamente o se è pronto a modificarle. Lo sviluppo segue la stessa linea evolutiva della pratica della regola. Da 0 a 3 anni i bambini non hanno alcuna consapevolezza o interesse per le regole, che non sono il risultato di un processo di decisione cognitiva bensì frutto della routine; nello stadio preoperatorio le regole sono accettate acriticamente e passivamente, il bambino le concepisce come entità giuste in sé e in quanto imposte dall’esterno e non è disposto a modificarle; nello stadio operatorio i bambini assumono consapevolezza della natura delle regole, concepite come accordo reciproco tra i giocatori e si impegnano attivamente per modificarle.