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di Ara70
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Concetti Chiave

  • Il metodo fenomenologico richiede che l'osservatore descriva esperienze immediate in situazioni stimolanti ben definite.
  • La distinzione tra oggetto fisico e fenomenologico è fondamentale per comprendere le illusioni ottiche, come il triangolo di Kanizsa.
  • La mente umana tende a completare figure incomplete, producendo fenomeni percettivi e illusioni visive.
  • Gli psicologi della percezione utilizzano pochi soggetti sperimentali, concentrandosi sull'organizzazione degli stimoli per ottenere risultati significativi.
  • Kanizsa e Legrenzi hanno evidenziato dieci fraintendimenti della psicologia della Gestalt, legati a semplificazioni e riduzionismi teorici.

Indice

  1. Metodo fenomenologico di Kanizsa
  2. Distinzione tra oggetto fisico e fenomenologico
  3. Teoria della Gestalt e fraintendimenti

Metodo fenomenologico di Kanizsa

Il metodo di analisi utilizzato per questa esperienza diretta è quello fenomenologico → secondo Kanizsa è scientifico. Consiste nel presentare a un osservatore una situazione stimolante ben determinato nei suoi parametri richiedendo al soggetto la descrizione delle sue esperienze immediate genuine.

Distinzione tra oggetto fisico e fenomenologico

L’autore comincia a presentare la distinzione tra oggetto fisico e fenomenologico. Lo vediamo realmente → oggetto sopra a qualcos’altro → l’apparenza è quella di una figura a forma di clessidra dietro la quale traspare un’ellisse nera. Vediamo questo elemento di trasparenza perché è frutto di questa sovrapposizione di colori ma la trasparenza non esiste.

→ c’è un oggetto fisico ma non si riesce a vedere l’oggetto fenomenico. Oggetto fisico chiaramente visibile alla persona.

triangolo di Kanizsa → oggetto fenomenico. La nostra mente elabora e affronta in questo modo la realtà vedendo questi fenomeni percettivi e producendo questo tipico effetto di illusione ottica.

Perché avviene? i 3 angoli della figura hanno una forte tendenza a unificarsi e nel momento in cui c’è questo bisogno di unificarsi si crea l’impressione di un triangolo equilatero.

Guardando la figura 3 e 4, in una si può notare come ci sia il bisogno di completamento mentre nell’altra no

⇒ per questo che compare l’oggetto in un determinato modo. Quando ho forme incomplete, aperte noi abbiamo il bisogno di completare la figura e di attribuirne un significato.

Uno psicologo della percezione lavora sugli stimoli, sull’organizzazione figurale, non ha bisogno di tanti soggetti sperimentale perché quando lavora su questa organizzazione di stimoli ha la manipolazione sufficiente per ottenere un risultato → ed è così che lavora uno psicologo che adotta il metodo fenomenico come metodo di lavoro.

Teoria della Gestalt e fraintendimenti

Nel 1978 Kanizsa, insieme a Legrenzi, pubblica La teoria della Gestalt: distorsioni e fraintendimenti dove Kanizsa scrive un capitolo intitolato La teoria della Gestalt: distorsioni e

fraintendimenti in cui enuncia 10 fraintendimenti che sono stati frutto di una serie di semplificazioni dovute alla conversione, passaggio di informazioni che ha visto una serie di riduzionismi propri della psicologia della Gestalt.

Gli altri 5 punti abbracciano temi più ampi

6. La teoria della gestalt è “una teoria vitalista”

7. La teoria della gestalt “nega l’azione dei fattori motivazionali della percezione”

8. La psicologia della gestalt “nega l’azione dell’esperienza”

9. Per la teoria della gestalt “la regolarità equivale a simmetria”

10. Per la teoria della gestalt “i problemi si risolvono mediante l’insight”

Domande da interrogazione

  1. Qual è il metodo di analisi utilizzato nell'esperienza descritta?
  2. Il metodo di analisi utilizzato è quello fenomenologico, considerato scientifico da Kanizsa, che richiede al soggetto di descrivere le sue esperienze immediate genuine in una situazione stimolante ben determinata.

  3. Come si distingue un oggetto fisico da uno fenomenologico secondo l'autore?
  4. L'oggetto fisico è chiaramente visibile, mentre l'oggetto fenomenologico è il risultato della percezione e dell'elaborazione mentale, come nel caso del triangolo di Kanizsa, che appare a causa di un effetto di illusione ottica.

  5. Quali sono alcuni fraintendimenti della teoria della Gestalt secondo Kanizsa?
  6. Kanizsa elenca dieci fraintendimenti, tra cui l'idea che la teoria della Gestalt sia "una teoria vitalista", che "nega l'azione dei fattori motivazionali della percezione" e che "i problemi si risolvono mediante l'insight".

Domande e risposte

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