Concetti Chiave
- Meinong distingue due livelli psicologici: uno inferiore legato alle presentazioni e uno superiore associato a pensieri, desideri e volizione.
- Le qualità gestaltiche, concettualizzate da von Ehrenfels, appartengono al livello superiore e sono basate su oggetti inferiori ma incomplete per natura.
- Gli oggetti di ordine superiore sono considerati prodotti dell'attività psichica, non dati primitivi della percezione come sostenuto dalla Gestalt.
- Nella scuola di Graz, Vittorio Benussi si oppone ai gestaltisti, sostenendo la plurivocità gestaltica a parità di stimolazioni.
- Benussi attribuisce questa pluralità percettiva a un livello ideativo separato dal sensoriale, una posizione inaccettabile per i gestaltisti che la vedono come un ritorno all'elementarismo.
Distinzione tra livelli psicologici
Meinong distingue tra due livelli psicologici: uno inferiore e uno superiore. Al livello inferiore corrispondono le presentazioni, mentre a quello superiore pensieri, desideri, volizione.
Per Meinong le qualità gestaltiche (Gestalten) – enunciate per la prima volta dal suo discepolo von Ehrenfels – sono di livello superiore. In generale sulla base degli oggetti fondanti – gli inferiora – si fondano oggetti di ordine superiore, caratterizzati da un’intrinseca incompletezza. Per esempio la visione di un certo numero di triangoli fonda la triangolarità, la quale però è di sua natura incompleta perché ridotta alle proprietà dei triangoli. Gli oggetti di ordine superiore sono una produzione dell’attività psichica, e non un dato primitivo e originario della percezione come sosterrà la Gestalt.
Critica di Benussi alla Gestalt
Nell’ambito della scuola di Graz interviene Vittorio Benussi (vedi prossimo capitolo) contro i gestaltisti. Secondo Benussi a parità di stimolazioni, gli oggetti mostrano una pluralità di diversi rendimenti percettivi → una plurivocità gestaltica.
Questo fenomeno può solo essere ricondotto ad un livello staccato da quello sensoriale e quindi di origine puramente ideativa. → Inaccettabile x i gestaltisti che vi vedono un ritorno all’elementarismo Wundtiano.