Concetti Chiave
- I soggetti partecipano a un esperimento sulla visione, credendo di testare un composto vitaminico chiamato Suproxin, somministrato tramite iniezione.
- Dopo l'iniezione, i soggetti vengono osservati in una stanza con un confederato che simula stati emotivi di allegria o rabbia, influenzando il comportamento dei partecipanti.
- Le reazioni emotive dei soggetti sono valutate attraverso l'osservazione e un questionario che misura il loro stato d'animo su una scala da 0 a 4.
- I soggetti disinformati mostrano comportamenti più creativi e collaborativi, mentre quelli informati tendono a sentirsi meno influenzati e auto-valutano meno le emozioni vissute.
- Le modificazioni fisiologiche percepite dai soggetti sono attribuite meno frequentemente a stati emotivi quando si conoscono cause fisico-chimiche specifiche.
1. ai soggetti veniva detto che dovevano partecipare a un esperimento sulla psicologia della visione
2. Ogni soggetto veniva introdotto individualmente nel laboratorio
3. Gli veniva detto che l’oggetto della ricerca era l’effetto sulla vista di un composto vitaminico, Suproxin, che andava somministrato per iniezione
4. Se il soggetto acconsentiva gli veniva fatta l’iniezione
5. dopo l’iniezione ogni soggetto, insieme al confederato, veniva introdotto in una stanza laboratorio e doveva attendere 20 minuti prima della prova di percezione
6. i soggetti potevano trovarsi di fronte ad una situazione di allegria, “condizione euforica” o ad una “condizione di rabbia”. Cruciale era il ruolo del confederato che a seconda della situazione diveniva allegro o molto irritabile
7. in entrambe le condizioni il comportamento dei soggetti venne seguito attraverso un vetro unidirezionale.
8. infine i soggetti rispondevano a un questionario sul proprio stato emotivo provato durante l’esperimento.
Le variabili prese in considerazione per la misura dell’effetto che produce questa situazione sono:
• Il comportamento del soggetto durante la “fase di attesa” osservato dallo sperimentatore
• I dati di un questionario circa il proprio stato d’animo che il soggetto compilava dopo il periodo passato in laboratorio.
Rispetto al questionario sullo stato d’animo, per esempio, veniva chiesto “quanto ti senti irritato, arrabbiato o infastidito in questo momento?” E il soggetto poteva rispondere con. Una scala da 0 a 4. Nella parte finale del questionario sono rilevati soggettivamente degli effetti fisici.
Risultati → il gruppo ED di fronte alla situazione euforia attribuisce molto al contesto e dice di aver provato emozioni positive ed è il valore più alto rispetto agli altri gruppi. Il gruppo EI è meno portato ad attribuire e auto valutare ciò che vive durante il contesto a un’emozione. → segnalato a un punteggio basso.
• Il gruppo informato ha punteggi staticamente più bassi rispetto ai disinformati.
• Non è significativa la differenza del gruppo placebo rispetto agli altri gruppi. Anche il gruppo placebo ha avuto un’influenza della situazione.
• I soggetti non informati e disinformati si comportano in modo creativo, euforico e collaborano maggiormente a giochi del confederato.
• Lo stato di euforia era maggiormente accentuato dal gruppo disinformato e non informati vs gruppo informati.
• Quando è possibile attribuire le modificazioni fisiologiche a particolari cause di natura fisico- chimica l’auto-attribuzione ad uno stato emotivo è meno frequente e di minore entità.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale dell'esperimento descritto nel testo?
- Come venivano misurate le reazioni emotive dei soggetti durante l'esperimento?
- Quali differenze sono state osservate tra i gruppi informati e disinformati?
L'obiettivo principale dell'esperimento era studiare l'effetto di un composto vitaminico, Suproxin, sulla vista e osservare le reazioni emotive dei soggetti in diverse condizioni emotive, come euforia o rabbia.
Le reazioni emotive dei soggetti venivano misurate attraverso l'osservazione del loro comportamento durante la fase di attesa e tramite un questionario sullo stato d'animo compilato dopo l'esperimento.
I gruppi disinformati e non informati hanno mostrato comportamenti più creativi e collaborativi, con un maggiore stato di euforia rispetto al gruppo informato, che ha attribuito meno le proprie emozioni al contesto.