Concetti Chiave
- La comunicazione aziendale è cruciale per la coesione e l'efficienza all'interno delle aziende moderne.
- La trasformazione da una società agricola a una industriale ha cambiato il modo di vivere e lavorare, separando il luogo di lavoro dall'abitazione.
- Con l'avvento del settore industriale, la figura del lavoratore si evolve da schiavo a operaio, ricevendo un salario per il proprio lavoro.
- Negli anni '90, la deindustrializzazione dell'Occidente ha portato a un'economia basata sui servizi, richiedendo lavoratori autonomi e competenti.
- Il lavoratore moderno non è più un semplice esecutore, ma deve essere in grado di pensare, organizzare e raggiungere obiettivi specifici.
Indice
Lavoratori dipendenti e cultura contadina
Lavoratori dipendenti: prestano la loro opera in modo organizzato da un datore di lavoro privato o pubblico in cambio di una retribuzione. La cultura dominante di una società dipende dall'attività in essa prevalente. Quindi si parla di cultura contadina laddove prevale l'attività agricola. Si tratta di una cultura chiusa, ogni famiglia mira all'autosufficienza e gli scambi con l'estero sono limitati. Essa si basa sui prodotti dei campi, sull'allevamento e segue cicli legati agli andamenti naturali. L'attività del settore primario è stata prevalente in Italia fino agli anni '50.
Evoluzione della cultura industriale
La cultura industriale ha cominciato a diffondersi in Europa con la creazione delle macchine nel '700 e in seguito alla rivoluzione industriale. La sua grande diffusione si ebbe nell'800 e comportò la fine della schiavitù e la posizione dello schiavo, legato ad un padrone che doveva dargli un alloggio ed un mantenimento era funzionale al lavoro dei campi. Dove lavorava abitava e il suo lavoro gli procurava quel pò di cibo che gli toccava, per il padrone non era un vero e proprio costo. Lo sviluppo delle fabbriche provocò il distacco del luogo di lavoro da quello di abitazione. Gli industriali non potevano pensare di mantenere chi lavorava per loro (alloggio separato e cibo acquistato altrove). Nasce cosi la figura dell'operaio che riceve un salario e deve procurarsi poi da solo vitto e alloggio. Cambia il modo di vivere. L'operaio deve eseguire, spesso ripetendo in continuazione gli stessi gesti, magari senza neppure sapere che tipo di prodotto uscisse dal suo lavoro. In Italia l'attività secondaria è diventata prevalente negli anni '60 del XX Secolo. (Trasferimento di milioni di persone dalle campagne del sud, alle fabbriche del nord).
Transizione verso una società postindustriale
Anni '90: dopo la scomparsa del blocco (socialista nell'est europeo e capitalista nell'ovest), i paesi asiatici e quelli europei si aprono alle logiche di mercato, al contempo il mondo occidentale si deindustrializza e divesta postindustriale, cioè sviluppa servizi. Le attività ripetitive vengono svolte in altri paesi e/o dalle macchine. Non c'è più posto nelle imprese per chi deve solo eseguire. Il lavoratore non è più un esecutore, ha una sua autonomia, deve pensare e organizzare quel che fa. Ha obiettivi da raggiungere e specifiche competenze.
Domande da interrogazione
- Qual è stata l'evoluzione del ruolo del lavoratore dall'era agricola a quella postindustriale?
- Come ha influenzato la rivoluzione industriale la vita dei lavoratori?
- Quali cambiamenti hanno caratterizzato il mondo del lavoro negli anni '90?
Il ruolo del lavoratore è passato da schiavo legato al padrone nell'era agricola, a operaio salariato nell'era industriale, fino a diventare un lavoratore autonomo e competente nell'era postindustriale, con obiettivi e capacità specifiche.
La rivoluzione industriale ha separato il luogo di lavoro dall'abitazione, trasformando i lavoratori in operai salariati che dovevano procurarsi vitto e alloggio autonomamente, cambiando così il loro modo di vivere.
Negli anni '90, con l'apertura dei mercati asiatici ed europei e la deindustrializzazione dell'Occidente, il lavoro si è spostato verso i servizi, richiedendo lavoratori autonomi con competenze specifiche, mentre le attività ripetitive sono state delegate a macchine o altri paesi.