Ara70
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Concetti Chiave

  • Michotte, associato alla gestalt, esplora la complessità del rapporto causa-effetto, illustrando come non sempre sia percepibile a causa della distanza temporale tra eventi.
  • La vicinanza temporale è fondamentale per percepire il rapporto causa-effetto, come dimostrato dal semplice esempio di accendere una luce premendo un interruttore.
  • Hume nega la possibilità di un'esperienza diretta della causalità, sostenendo che i rapporti causali non siano oggetti di osservazione.
  • Gli animali, incluso l'uomo, percepiscono la profondità e mostrano comportamenti di evitamento grazie a meccanismi come il parallasse di movimento.
  • Gli esperimenti suggeriscono che il parallasse di movimento è innato, mentre l'apprendimento gioca un ruolo nella percezione della distanza.

Si può vedere la casualità?

Michotte è un autore che possiamo inquadrare all’interno della gestalt.
Il rapporto causa effetto non è così immediato → noi vediamo come effetto un evento causato da un certo stimolo, ad esempio il gioco da biliardo → la palla rossa ha preso in pieno quella nera, quindi la palla rossa ha causato il movimento della palla nera. Non sempre il rapporto causa effetto è percepibile → ad esempio il tuono e il lampo non vengono percepiti l’uno causa dell’altro perché distanziati nel tempo.
Nel rapporto causa effetto la vicinanza nel tempo ha un ruolo molto importante → ad esempio i movimenti della marea, a seconda dell’ora del giorno, non vengono percepiti come uno causa dell’altro, diversamente se premo il pulsante e si accende la luce c’è un rapporto causa effetto perché c’è una vicinanza nel tempo dei 2 eventi.
Contributo di Hume → filosofico e stoico scozzese che nei suoi scritti riteneva che il problema che noi riteniamo di causa effetto in realtà non possa essere percepito ⇒ nega che si possa avere un’esperienza diretta di causalità, cioè che i rapporti causali siano oggetti di osservazione.
Alcune specie di animali e gli uomini, appena in grado di muoversi nell’ambiente, percepiscono la profondità e mostrano comportamenti motori di evitamento in uno spazio percepito come un vuoto o un precipizio, ed è possibile identificare specifici meccanismi che sarebbero alla base di questa percezione di profondità come il parallasse di movimento.
Rispetto alla distanza gli autori hanno aumentato. la grandezza dei quadrati e la loro distanza nella superficie bassa → senza l’effetto distanza ma solo con parallasse di movimento il comportamento dei soggetti è del tutto simili a quello trovato negli esperimenti presenti (preferiscono il legno al vetro). Per eliminare il parallasse di movimento i quadrati sono stati rimpiccioliti e avvicinati, e la superficie è stata attaccata a quella di vetro → mantenendo l’effetto distanza i topi preferiscono una quadrettatura più grande mentre i pulcini camminano su entrambe le superfici.

Gli autori ci tengono a specificare che essendo che i topi iniziano a camminare già pochi giorni dopo la nascita si possa essere verificata una qualche forma di apprendimento.
⇒ sembrerebbe essere che la condizione in cui è mantenuta il parallasse di movimento sia innata, mentre quando è stata modificata alla percezione di distanza ci sia una qualche forma di apprendimento ⇒ gli autori provano a fare delle ipotesi e concludono che la parallasse di movimento è innata, mentre per l’effetto distanza ci sarebbe una qualche forma di apprendimento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della vicinanza temporale nel rapporto causa-effetto?
  2. La vicinanza temporale è cruciale nel percepire il rapporto causa-effetto. Ad esempio, se premo un pulsante e la luce si accende immediatamente, percepiamo un chiaro rapporto causa-effetto. Tuttavia, eventi distanziati nel tempo, come il tuono e il lampo, non vengono percepiti come correlati causalmente.

  3. Cosa sostiene Hume riguardo alla percezione della causalità?
  4. Hume sostiene che non possiamo avere un'esperienza diretta della causalità. Egli nega che i rapporti causali possano essere oggetti di osservazione diretta, suggerendo che la nostra comprensione della causalità è più una costruzione mentale che una percezione sensoriale.

  5. Come percepiscono la profondità gli animali e gli esseri umani?
  6. Gli animali e gli esseri umani percepiscono la profondità attraverso meccanismi come il parallasse di movimento. Questo permette loro di mostrare comportamenti di evitamento in spazi percepiti come vuoti o precipizi, suggerendo che la percezione della profondità è in parte innata.

  7. Qual è la differenza tra parallasse di movimento ed effetto distanza nella percezione?
  8. La parallasse di movimento sembra essere una condizione innata per la percezione della profondità, mentre l'effetto distanza potrebbe coinvolgere una forma di apprendimento. Gli esperimenti suggeriscono che, mentre il parallasse di movimento è innato, la percezione della distanza può essere influenzata dall'esperienza e dall'apprendimento.

Domande e risposte