Concetti Chiave
- L'autostima è il giudizio di valore personale derivante da fattori cognitivi, emotivi e comportamentali, mentre l'autoefficacia riguarda la fiducia nelle proprie capacità di realizzare azioni.
- L'autostima si suddivide in specifica, legata a un settore particolare, e globale, che rappresenta un giudizio complessivo del proprio valore.
- William James ha analizzato l'autostima introducendo i concetti di sé percepito e sé ideale, evidenziando che una bassa autostima deriva dal non raggiungere il sé ideale.
- Un'autostima positiva include autosostegno e flessibilità, mentre una negativa si caratterizza per insicurezza e attenzione eccessiva al passato e al futuro.
- L'autoefficacia si basa su esperienze dirette, osservazione, persuasione discorsiva e stati fisiologici, con le esperienze dirette come fonte più potente.
Autostima ed autoefficacia

L'autostima è il valore che ognuno di noi da a sé stesso, il cosiddetto giudizio di valore personale. L'autostima è la risultante di fattori cognitivi, emotivi e comportamentali.
L'autoefficacia è la condizione delle proprie capacità di realizzare le azioni necessarie a raggiungere prestazioni attese, il cosiddetto giudizio delle capacità personali.
In quest'ambito è fondamentale anche il concetto di sé, ovvero l'insieme degli elementi a cui una persona da riferimento per descrivere sé stessa.
Autostima

L'autostima dipende da due tipi di fattori:
- fattori interni, come si interpreta la realtà
- fattori esterni, qualità dei messaggi che si ricevono dagli altri
Di autostima ne conosciamo due tipi:
1. Autostima specifica --> riguarda un particolare settore autovalutativo (es. fisico);
2. Autostima globale -_> giudizio complessivo sul proprio valore, un successo o un fallimento piò farla variare.
Uno studioso ha approfondito il concetto di autostima, lui è William James che per parlare di quest'ultima utilizza due concetti:
1. Sé percepito --> quello che pensiamo di essere
2. Sé ideale --> immagine di chi vorremmo essere. Questo tipo di sé deve essere un ideale realistico poiché l'autostima potrebbe essere bassa a prescindere.
William James pensa che la bassa autostima è dovuta al fatto che non riusciamo a diventare ciò che ci eravamo prefissati.
Una delle conseguenze che determinano la nostra autostima è l'umore:
- Giudizi negativi e severi: generano sentimenti negativi come colpa o ansia
- Giudizi positivi --> generano sentimenti di serenità
Infatti, per via di questi giudizi l'autostima viene divisa in:
1. Positiva
- supporto interiorizzato e autosostegno
- senso di adeguatezza, flessibilità
- autonomia di azione e decisione
- contatto con il presente
- disponibilità nel creare relazioni costruttive
- riconoscimento dei propri limiti
2. Negativa
- bisogno costante di riconoscimento altrui
- incertezza
- autocritica e focus sui fallimenti
- insoddisfazione e rinuncia
- difficoltà relazionali
- attenzione eccessiva al passato e al futuro
Autoefficacia

L'autoefficacia è la fiducia sulle proprie capacità.
Essa si divide in:
1. Bassa
- allontanamento delle attività difficili
- basse aspirazioni
- scarso impegno
- maggiore stress
2. Alta
- vedere i compiti difficili come delle sfide
- obiettivi ambiziosi
- insuccesso come sinonimo di impegno poco costante
Sono state riconosciute anche 4 fonti dell'autoefficacia:
- Esperienze dirette
- Osservare gli altri
- Persuasione discorsiva
- Stati fisiologici e affettivi
Le esperienze dirette sono la fonte più potente dell'autoefficacia e i successi producono un'elevata fiducia nella propria efficacia. Le esperienze dirette hanno la funzione di indicatore di capacità.
L'osservare gli altri può portare ad un'alterazione della propria efficacia poiché ci si confronta con le prestazioni ottenute dagli altri.
Il senso di efficacia si mantiene se persone significative esprimono fiducia nelle capacità di chi agisce.
Le persone possono interpretare l'attivazione di indicatori fisiologici (tensione, dolore) e la presenza di un umore negativo come spie della loro incapacità di affrontare una situazione.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra autostima e autoefficacia?
- Quali sono i fattori che influenzano l'autostima?
- Come si manifesta un'autoefficacia alta?
- Quali sono le fonti dell'autoefficacia?
L'autostima è il valore che diamo a noi stessi, mentre l'autoefficacia riguarda la fiducia nelle nostre capacità di realizzare azioni necessarie per raggiungere obiettivi.
L'autostima è influenzata da fattori interni, come l'interpretazione della realtà, e fattori esterni, come la qualità dei messaggi ricevuti dagli altri.
Un'autoefficacia alta si manifesta vedendo i compiti difficili come sfide, ponendosi obiettivi ambiziosi e considerando l'insuccesso come mancanza di impegno costante.
Le fonti dell'autoefficacia includono esperienze dirette, osservazione degli altri, persuasione discorsiva e stati fisiologici e affettivi.