Concetti Chiave
- L'attenzione divisa consente di concentrarsi su più cose simultaneamente, ma presenta limiti e interferenze.
- L'interferenza strutturale si verifica quando due compiti richiedono lo stesso meccanismo, ostacolandosi a vicenda.
- L'interferenza da risorse si manifesta quando un'attività consuma molte energie, lasciandone meno per altre attività.
- Esistono teorie che ipotizzano un serbatoio unico di risorse attentive, mentre altre propongono serbatoi separati per diverse attività.
- Alcune attività diventano automatiche e non causano interferenze, facilitando la gestione di compiti simultanei.
Differenze nei processi attentivi
Alcuni esperimenti sulla ricerca visiva hanno messo in evidenza una differenza tra i processi che possono avvenire senza intervento dell'attenzione e i processi attentivi.
Questo fenomeno viene definito come attenzione divisa, ossia che l'attenzione viene posta a più cose in contemporanea.
Questa capacità non è sempre così efficace, ci sono situazioni in cui mostriamo serie di limiti.
Teorie sull'interferenza
Si manifestano delle interferenze, ci sono due tipologie perché gli psicologi hanno sviluppato teorie diverse al riguardo. Da una parte ci sono coloro che hanno proposto la teoria secondo cui i compiti si interferiscono tra loro, interferenza strutturale, perché richiedono lo stesso meccanismo. Se mangio e ho la bocca piena faccio fatica a parlare.
Una seconda ipotesi è l'interferenza da risorse, se una attività va ad utilizzare molta energia, ne rimane meno per altre attività, non abbiamo capacità illimitate.
Ipotesi sui serbatoi attentivi
Entrambe queste teorie hanno ipotizzato l'esistenza di un serbatoio unico, mentre altri dicono che ci siano serbatoi diversi. Per serbatoio si intende un unica risorsa attentiva che non può essere divisa. Altre ipotesi quindi sostengono che attività diverse vadano ad attingere a serbatoi diversi. Ci sono attività che in qualche modo sono diventati automatici e quindi non si verifica l'interferenza tra i compiti.