Concetti Chiave
- La teoria James-Lange enfatizza il ruolo del corpo nelle esperienze emotive, sostenendo che le emozioni derivano dalle manifestazioni corporee.
- Le emozioni sono percepite quando il corpo reagisce a un evento, con l'arousal fisiologico che precede l'esperienza emotiva.
- James critica le teorie emotive contemporanee come noiose, preferendo un approccio che lega l'emozione alla risposta corporea.
- La teoria suggerisce che senza la componente corporea, l'emozione perde la sua essenza, diventando un atto puramente cognitivo.
- La teoria James-Lange, seppur influente, è difficile da verificare sperimentalmente a causa della complessità delle emozioni corporee e spirituali.
Indice
L'attivazione fisiologica e l'esperienza emotiva
La percezione di un evento emotivamente rilevante è direttamente seguita da un’attivazione fisiologica “arousal” a livello periferico. L’esperienza emotiva corrisponde al sentire queste stesse attivazioni nel momento in cui si verificano. Nel 25esimo capitolo di Principles of psychology James inizia sempre da un’analisi della letteratura di riferimento → fa riferimento a un fisiologo danese Lange, un antropologo e lo stesso Darwin in cui porta avanti la sua teoria. Nello stesso tempo dice ma nel momento in cui andiamo a vedere tutti i tentativi di classificazione da teorie scientifiche ne emerge un aspetto molto noioso. Sono le teorie attuali della teoria ad essere noiose.
Le emozioni come manifestazioni corporee
In questo estratto James specifica come le emozioni sono manifestazioni corporee e, queste manifestazioni, sono sentite nel momento in cui si manifestano → l’emozione coincide con la dimensione corporea ⇒ ci sentiamo tristi perché piangiamo, non piangiamo perché ci sentiamo tristi → abbiamo un’espressione del sistema nervoso che ci spinge a manifestare fisicamente quell’atto ed è in quella manifestazione corporea che noi troviamo la connotazione delle emozioni → se proviamo ad astrarre le sensazioni dei sintomi corporei non resta niente dell’emozione stessa. Ripensare o riprovare un’emozione non è l’emozione stessa. C’è questo avvertire delle emozioni nel momento in cui si manifesta la reazione corporea.
La supposizione è forte → non riusciamo a riprodurre un’emozione nel ricordarla, rievocarla (non è attualmente così). Se pensiamo alle emozioni non è più un’emozione vera e propria → un’emozione umana slegata dal corpo è una non entità. Nel momento in cui ripensiamo allo stato abbiamo fatto un’astrazione, un atto puramente cognitivo. L’autore completa il capitolo dicendo che è difficile verificare sperimentalmente la teoria → è difficile usare l’introspezione in questo caso. L’autore dice che questa è un’ipotesi ben lontana dall’essere verificata sperimentalmente.
La teoria James-Lange delle emozioni
Lange arriva a visioni simili per quello teoria James-Lange. È difficile distinguere tra quelle che sono le sensazioni corporee spirituali → per far ciò propone una situazione impraticabile → come se dovessimo creare una dissociazione tra mente e corpo che non è possibile. Carl Lange giunge a una conclusione simile → le due visioni furono integrate nella famosa teoria James- Lange o teoria periferica delle emozioni → prima c’è una risposta somatica allo stimolo percepito, poi c’è il vissuto emotivo immediatamente conseguente.
Domande da interrogazione
- Qual è la teoria principale discussa nel testo riguardo alle emozioni?
- Qual è la critica principale che James fa alle teorie scientifiche sulle emozioni?
- Qual è la difficoltà principale nel verificare sperimentalmente la teoria delle emozioni secondo l'autore?
La teoria principale discussa è la teoria James-Lange, che sostiene che le emozioni sono manifestazioni corporee e che l'esperienza emotiva corrisponde al sentire queste attivazioni fisiche nel momento in cui si verificano.
James critica le teorie scientifiche sulle emozioni definendole noiose e sottolinea la difficoltà di verificare sperimentalmente la teoria delle emozioni attraverso l'introspezione.
La difficoltà principale è l'impossibilità di dissociare mente e corpo per distinguere tra sensazioni corporee e spirituali, rendendo difficile l'uso dell'introspezione per verificare la teoria.