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Concetti Chiave

  • Il trattamento cognitivo comportamentale coinvolge valutazioni cognitive e comportamentali per misurare l'ansia e le abilità di esposizione del paziente.
  • Le tecniche principali includono il flooding, che espone il paziente all'oggetto fobico fino alla riduzione dell'ansia, e la desensibilizzazione sistematica, che utilizza il rilassamento e l'immaginazione.
  • Il modeling è usato per dimostrare comportamenti sicuri in presenza di fobie, incoraggiando il paziente a imitarli.
  • Il trattamento mira a modificare pensieri disfunzionali che innescano l'ansia e migliorare il comportamento, con l'esposizione graduata come metodo più efficace.
  • Il neocomportamentismo introduce concetti di scopo e cognizione, cercando di spiegare le motivazioni dietro i comportamenti.

Indice

  1. Valutazione iniziale del trattamento
  2. Efficacia e mantenimento dei progressi
  3. Origini e influenze del neocomportamentismo

Valutazione iniziale del trattamento

Valutazione del trattamento dell’approccio cognitivo comportamentale. Prima di passare al trattamento è importante che il clinico esegua una valutazione:

• Cognitiva → per misurare la percezione del livello d’ansia provato dalla persona durante i compiti di esposizione e attraverso test comportamentali di evitamento

• Comportamentale → indici di abilità della persona di rimanere in presenza dell’oggetto o situazione temuta. Es. quanti evitamenti mette in atto? Per quanto tempo riesce a stare in presenza dell’oggetto/situazione fobica?

• Flooding → esposizione in vivo. Il clinico aiuta la persona ad affrontare l’oggetto o a stare nella situazione fobica fino a quando l’ansia non si riduce o scompare

• Desensibilizzazione sistematica → si insegna al paziente il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson e attraverso la costruzione di una gerarchia di situazioni fobiche si allena il paziente a stare nelle situazioni temute utilizzando la tecnica dell’immaginazione. In queste situazioni il paziente dovrà poi utilizzare il rilassamento per mantenere e gestire l’ansia

• Modeling → il terapeuta dà una dimostrazione di come ci si dovrebbe comportare se a contatto con l’oggetto fobico e poi incoraggia il paziente a fare lo stesso.

Efficacia e mantenimento dei progressi

Tutti i trattamenti cognitivo-comportamentali sono volti a modificare qualunque convinzione, pensiero disfunzionale che innesca l’ansia e il comportamento che ne deriverebbe.

L’esposizione più o meno graduata è il trattamento più efficace nelle fobie → circa il 90% dei pazienti migliora in relazione anche al numero di sedute effettuate. La letteratura ha rilevato che, anche a distanza. Di un anno, i progressi vengono in genere mantenuti.

Origini e influenze del neocomportamentismo

Nasce nel Massachusetts nel 1886, ha una formazione psicologica (prima studia al MIT elettrochimica) ad Harward dove conosce gli studi della psicologia e si avvicina al comportamentismo. Viaggio in Germania dove arriva in contatto con gli psicologi della gestalt (pongono attenzione al sistema, insieme di elementi che interagiscono tra di loro → visione che dà insight allo sviluppo del nuovo comportamentismo). Idee pacifiste (siamo nella 2 guerra mondiale). Muore nel 1959.

Opere

• Purposive behaviour in animals and men (1932)

• Cognitive maps in rats and men (1948)

• Raccolta di saggi Behavioral and psychological man (1958)

Si parla di neocomportamentismo → questa negazione della scatola nera cominciava a non andare più bene seppure non sia l’oggetto di studio sperimentale → bisogna riconoscere che ci sono scopi, volontà tramite cui la persona agisce.

Cerca di distanziarsi dalla forma originale del comportamentismo.

È interessato al perché del comportamento, perché una persona si comporta in un certo modo.

Concetti introdotti → scopo e cognizione. Comportamentismo intenzionale perché dietro questo c’è una motivazione. Concetti che non si limitano alle consuete nozioni fisiologiche di stimolo, eccitazione neurale, resistenza sinaptica, ecc.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della valutazione nel trattamento cognitivo comportamentale?
  2. La valutazione è cruciale per misurare la percezione dell'ansia e le abilità comportamentali del paziente, permettendo al clinico di personalizzare il trattamento.

  3. Quali sono le tecniche principali utilizzate nell'approccio cognitivo comportamentale per trattare le fobie?
  4. Le tecniche includono il flooding, la desensibilizzazione sistematica, e il modeling, tutte mirate a ridurre l'ansia e modificare pensieri disfunzionali.

  5. Qual è l'efficacia dell'esposizione graduata nel trattamento delle fobie?
  6. L'esposizione graduata è altamente efficace, con circa il 90% dei pazienti che mostrano miglioramenti, mantenuti anche a distanza di un anno.

  7. Quali concetti ha introdotto il neocomportamentismo e perché sono significativi?
  8. Il neocomportamentismo introduce concetti di scopo e cognizione, enfatizzando la motivazione dietro i comportamenti, andando oltre le nozioni fisiologiche tradizionali.

Domande e risposte