Marcello G.
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Invalsi superiori 2018: con le prove online inutile boicottare articolo

Dopo gli studenti di terza media, tocca ai ragazzi più grandi. Dal 7 al 19 maggio anche chi frequenta il secondo anno delle scuole superiori si dovrà cimentare con le prove Invalsi. Per loro, i test saranno certamente meno tesi rispetto ai colleghi più piccoli. Innanzitutto perché saranno solo due le materie oggetto dei quiz: italiano e matematica (senza, quindi, l’inglese). Ma soprattutto perché per gli studenti delle medie sostenere l’Invalsi era determinante per accedere all’esame finale (con l’esito delle prove allegato al diploma). L’unico aspetto che accomuna le due prove è il fatto di essere svolte al computer, online. Per chiarire ancora di più le idee a chi dovrà affrontare questo round di test, Skuola.net ha però invitato Roberto Ricci, responsabile area prove Invalsi, a cui sono state girate le domande dei ragazzi.

Come sono andati gli Invalsi di terza media?

Inevitabile, però, partire da un primo bilancio sugli Invalsi di terza media. C’era grande attesa per vedere come avrebbero reagito le scuole alle tante novità introdotte, prima fra tutte la somministrazione dei questionari al pc: “Siamo estremamente contenti, i risultati sono stati molto buoni – afferma Ricci - Ovviamente, di fronte a un’operazione di cambiamento così grossa, qualche scuola ha avuto difficoltà. Soprattutto sulla prova di ascolto d’Inglese, la più complicata perché richiedeva una connessione Internet stabile. Ma siamo stati in grado di aiutarle tempestivamente, anche perché i casi sono stati veramente pochi. Le segnalazioni hanno rappresentato appena l’8% del totale. I timori della vigilia si sono dissipati rapidamente”.

Perché i test si svolgono in seconda superiore?

Ma perché le prove Invalsi si devono affrontare proprio in seconda superiore? “È una prassi consolidata sin dall’inizio – dice Ricci – e ha un senso ben preciso: corrisponde al termine dell’obbligo scolastico (16 anni). Un traguardo considerato cruciale in gran parte dei sistemi didattici europei”. Dall’anno prossimo, però, si raddoppia: le prove faranno la loro comparsa anche in quinta superiore, diventando condizione preliminare per l’accesso agli esami di maturità, seguendo la stessa formula e gli stessi criteri adottati da quest’anno per le scuole medie: Si svolgeranno nel mese di marzo – ricorda Roberto Ricci – e si dovranno sostenere tre prove (italiano, matematica, inglese). Le prove, inoltre, non faranno media in senso stretto ma il risultato, articolato per livelli e commentato, andrà a far parte della valutazione finale. Come, del resto, già avverrà per il secondo superiore.

Invalsi seconda superiore: prove generali in vista della Maturità

Prove Invalsi, quest’ultime, che non si svolgeranno più in una sola giornata ma in un arco temporale di circa due settimane. “Le prove al computer – ricorda Ricci – consentono di dare ampia flessibilità organizzativa alle scuole. I questionari che ‘girano’ online sulla piattaforma predisposta dall’Invalsi sono così tanti da scongiurare il pericolo di ripetitività delle domande. Le scuole, ad esempio, possono stabilire anche l’ordine delle prove, posticiparle e farle recuperare agli assenti. Un aspetto che dovrebbe scoraggiare chi ha intenzione di boicottare i test, come avveniva in passato: “La scuola – sottolinea il responsabile area prove Invalsi - ha 15 giorni per fargliela fare, è quindi consigliabile presentarsi. Tra l’altro sarebbe un’occasione perduta. Per ora è solo una prova di monitoraggio, che non impatta sul rendimento dello studente. Ma può essere un’ottima palestra in vista della prova che dovranno affrontare in quinta superiore.

Marcello Gelardini

Data pubblicazione 2 Maggio 2018, Ore 17:23 Data aggiornamento 2 Maggio 2018, Ore 17:34
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