Concetti Chiave
- Lombardo Radice ha contribuito a rinnovare la pedagogia italiana, integrandola nel movimento dell'attivismo attraverso esperienze personali e familiari significative.
- La sua formazione e carriera iniziano con l'educazione dei cuginetti e proseguono con esperienze di insegnamento a Firenze e Catania, culminando nella stesura del "Lezioni di didattica".
- Influenzato dall'attualismo di Giovanni Gentile, Radice cerca di integrare il sistema idealistico con elementi concreti, distinguendo tra maestri e alunni come realtà separate ma cooperative.
- Dopo aver preso le distanze da Gentile, Radice pubblica "L’educazione nazionale", un'opera censurata a seguito delle sue dimissioni da Direttore generale dell'istruzione elementare.
- Nonostante le pressioni politiche del regime fascista, Radice mantiene la sua cattedra a Roma, ma la sua vita si conclude tragicamente nel 1938.
Indice
L'influenza della famiglia
Grazie a Lombardo Radice, la pedagogia italiana entra a pieno titolo all’interno del movimento dell’attivismo.
Per capire alcune delle ragioni del suo rinnovamento pedagogico, è necessario citare alcuni fatti autobiografici, perchè è proprio attraverso queste esperienze concrete che Radice si è fatto educatore:
in primis, il rapporto che aveva con la sua famiglia. Infatti non solo la madre e il padre si impegnarono per seguire lui e gli altri figli nello studio, ma proprio questi ultimi, soprattutto le sue 3 sorelle, lo influenzarono molto sia dal punto di vista affettivo che intellettuale, perchè tutte e 3 diventarono maestre, e fecero nascere il lui la stessa voglia di diventare maestro.
Inoltre si occupò, già dall’età di 14 anni, dell’educazione dei suoi cuginetti, che la zia, in fin di vita, gli aveva affidato.
Esperienze formative e prime opere
Quando conseguirà la laurea in filosofia presso l’Università di Pisa, farà la prima esperienza d’insegnamento al Collegio de Le Querce a Firenze, e successivamente insegnerà pedagogia nella Scuola Normale, finchè nel 1911 non sarà chiamato a Catania per insegnare pedagogia presso L’Università di Catania.
Proprio in questo periodo scrive il suo capolavoro “Lezioni di didattica”, che si basava sulle esperienze di tirocinio che fece accanto ai maestri, come aiutante, e in mezzo agli alunni come compagno di giochi, il che gli permise di “riscoprire la fiducia nelle forze creative dell’infanzia”.
L'incontro con Giovanni Gentile
Inoltre, tra gli eventi che più lasceranno il segno nella sua pedagogia, vi è l’incontro con Giovanni Gentile.
Di Gentile lo aveva colpito il suo attualismo ,con il quale egli sosteneva che tutta la realtà non è altro che Spirito in atto, inteso come Pensiero nell’atto di pensare.
Da un punto di vista pedagogico Gentile sostiene che: l’atto dell’educazione è il farsi dello Spirito di maestro e scolaro insieme; perchè lo Spirito è uno, e quindi lo Spirito operante nell’educazione deve essere uno solo.
Sosterrà anche che non esiste una didattica (cioè un insieme di regole che precede l’atto di insegnare) perchè se esistesse, allora precederebbe il pensiero, il che sarebbe impossibile. Pertanto il maestro crea la propria didattica nel momento stesso in cui insegna.
Contributi e distanze dal sistema gentiliano
Lombardo Radice rimase affascinato dalla compattezza e dal rigore del sistema gentiliano, infatti il suo obbiettivo era quello di mantenere saldo questo sistema, introducendo però quegli elementi di concretezza che mancavano al sistema di Gentile, quindi parlando di maestri e alunni come due realtà distinte e reali soprattutto, impegnati in un comune lavoro di educazione.
Conflitti con il regime fascista
Peraltro, Lombardo Radice(dopo la stesura dei “Programmi elementari”) prenderà anche le distanze dal suo maestro Giovanni Gentile e, una volta acquisita maggiore libertà di azione, scriverà “L’educazione nazionale”, che è stata censurata proprio a causa delle dimissioni di Lombardo Radice dall’ufficio di Direttore generale dell’istruzione elementare.
Per mantenere la sua cattedra di pedagogia a Roma dovette subire l’umiliazione di giurare fedeltà al regime fascista (che in quegli anni si era affermato).
Muore di “crepacuore” nel 1938.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'impatto di Lombardo Radice sulla pedagogia italiana?
- Quali esperienze formative hanno influenzato Lombardo Radice nel suo percorso educativo?
- In che modo l'incontro con Giovanni Gentile ha influenzato la pedagogia di Lombardo Radice?
- Come si è evoluto il rapporto di Lombardo Radice con il sistema di Gentile?
Lombardo Radice ha introdotto la pedagogia italiana nel movimento dell'attivismo, influenzato dalle sue esperienze personali e dal rapporto con la sua famiglia, in particolare le sue sorelle che erano maestre.
Radice è stato influenzato dal rapporto con la sua famiglia, dall'educazione dei suoi cuginetti e dalle esperienze di insegnamento al Collegio de Le Querce e all'Università di Catania, dove ha scritto "Lezioni di didattica".
L'incontro con Giovanni Gentile ha colpito Radice per l'attualismo di Gentile, che vedeva l'educazione come un atto dello Spirito di maestro e scolaro insieme, influenzando il suo approccio pedagogico.
Sebbene inizialmente affascinato dal sistema di Gentile, Radice ha cercato di introdurre elementi di concretezza e si è distanziato da Gentile dopo aver scritto i "Programmi elementari", culminando nella sua opera "L'educazione nazionale".