Ester
Habilis
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Concetti Chiave

  • La scuola è un'istituzione complessa che affronta una crisi dovuta ai cambiamenti sociali, cercando di rispondere a nuove esigenze educative e sociali.
  • Le tre dimensioni fondamentali della scuola sono: comunitaria, culturale e curricolare, con lo scopo di adattarsi all'estensione della scolarizzazione e alle richieste sociali.
  • Il programma PISA valuta periodicamente il successo scolastico degli studenti in vari paesi, fungendo da strumento di valutazione per i sistemi educativi nazionali.
  • La scuola affronta sfide come la fornitura di pari opportunità e la gestione di richieste individuali, mentre le sue funzioni amministrative mirano a migliorare il sistema educativo.
  • La necessità di trasformare il sistema scolastico è emersa, con proposte di scuole alternative e autogestite, contribuendo a una tendenza verso la descolarizzazione e la riscolarizzazione.

Indice

  1. La scuola in crisi
  2. Richieste e contraddizioni
  3. Funzioni amministrative
  4. Scolarizzazione e cultura
  5. Limiti della scuola di massa
  6. Bisogno di trasformazione
  7. Riforme e descolarizzazione
  8. Superscolarizzazione e riscolarizzazione

La scuola in crisi

La scuola è un’agenzia basata su servizi educativi specifici e pianificati; è un’organizzazione sempre più articolata ed estesa. Oggi appare come un’istituzione in “crisi” a causa dei numerosi cambiamenti che ha dovuto subire a causa dei mutamenti della società.

Tre dimensioni:

Dimensione comunitaria: chi la frequenta è inserito in un sistema ben definito di regole e di rapporti sociali;

Dimensione culturale: la scuola deve trasmettere e produrre cultura;

Dimensione curricolare: nella programmazione educativa e didattica troviamo la modalità di lavoro specifica.

Queste tre dimensioni servono a rispondere a due mutamenti della società:

• Estensione di massa della scolarizzazione

• Aumento progressivo delle richieste sociali di educazione programmata

La scuola deve soddisfare:

• Un insieme di esigenze istituzionalmente riconosciute, come quella di seguire determinati programmi;

• Un insieme di esigenze non istituzionalizzate, ma socialmente percepite, riconosciute e legittimate, come le richieste di dialogo, ascolto e sostegno;

• Un insieme di esigenze individuali o di piccoli gruppi, come le richieste presentate da genitori, classi, studenti.

Mira a creare i presupposti per una migliore condizione umana.

La scuola deve fornire strumenti e competenze per funzioni specifiche della vita individuale e collettiva.

Progetto PISA [Programme for Internationel Student Assesment – Programma per la Valutazione Internazionale dello Studente]

È un progetto di monitoraggio periodico che coinvolge in totale una cinquantina di paesi dell’OCSE [Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico], opera mediante prove di scienze, matematica e letteratura per valutare il successo scolastico di studenti quindicenni in relazione a risultati, motivazione, strategie e atteggiamenti Sono misurate le conoscenze e le abilità.

Alcuni governi intendono il PISA come una sorta di “pagella” dei propri sistemi scolastici; altri affiancano i rilevamenti internazionali con sistemi nazionali per la valutazione dei singoli istituti.

Richieste e contraddizioni

Le richieste istituzionali riguardano la capacità della scuola di adeguare tempestivamente la sua attività ai bisogni sociali e di formare persone capaci di mettere efficacemente a frutto nella vita lavorativa e sociale quanto apprenderanno.

Richieste parzialmente contraddittorie:

• La scuola come luogo destinato produrre condizioni di pari opportunità sociali e culturali;

• La scuola come strumento di progresso socio-economico attraverso l’individualizzazione e valorizzazione dei talenti.

Funzioni amministrative

Principali funzioni amministrative dell’impresa-scuola:

• Previsione, anticipare eventi e pericoli, possibilità e nuove strategie;

• Pianificazione, regolamentare le attività per raggiungere determinati obiettivi;

• Organizzazione, raggruppare le attività, nell’attribuzione delle mansioni, distribuzione equa dei doveri e delle responsabilità;

• Coordinamento, collegare gli interventi e le attività dei vari organi collegiali;

• Motivazione, ricerca degli stimoli più adatti affinché gli studenti assumano atteggiamenti produttivi;

• Comunicazione, favorire lo scambio di idee e di conoscenze;

• Verifica, accertamento della fattibilità di un progetto, attraverso la valutazione dei risultati organizzativi e operativi.

Scolarizzazione e cultura

La scolarizzazione è caratterizzata dal fatto che la cultura degli alunni si forma soprattutto attraverso esperienze extrascolastiche; da un maggiore distacco tra gli obiettivi dell’insegnamento e i bisogni avvertiti dagli studenti; dalla scomparsa del beneficio sociale; da una minore disponibilità degli allievi ad accettare il compito di apprendimento; dalla riduzione delle implicazione morali del successo scolastico.

Nel nostro Paese gli studenti attribuiscono alla scuola una funzione di guida e di supporto per le loro scelte personali. I ragazzi considerano i docenti come modelli di condotta.

La scuola delle volte non riesce a svolgere adeguatamente tutti i compiti che le sono attribuiti.

• Rispetto alle agenzie educative extrascolastiche la scuola italiana soffre di discontinuità interna, cioè di una mancanza di collegamento programmatico e metodologico-didattico tra le varie articolazioni del suo sistema;

• Fornisce conoscenze inadeguate e improduttive.

Questo è accaduto perché si è tentato di realizzare una scuola di massa, in modo tale che tutti i cittadini potessero accedere ai vari livelli dell’istruzione, senza alcun tipo di discriminazione.

Da una scuola d’elite ad una scuola di tutti e di ciascuno, in cui tutti hanno pari opportunità.

Limiti della scuola di massa

Limiti presentati dalla scuola di massa:

• Non riesce a fornire a tutti le medesime opportunità di successi in ambito lavorativo e sociale;

• La sua capacità di fornire educazione e istruzione è andata in molti casi peggiorando;

• La formazione scolastica è spesso in ritardo rispetto alle trasformazioni sociali e culturali;

• I suoi costi finanziari crescono a tal punto da divenire spesso insostenibile.

Bisogno di trasformazione

C’è dunque il bisogno di trasformare in modo radicale il sistema scolastico esistente:

• Fondazione di scuole alternative rispetto ai tempi, agli spazi, alle attività didattiche e ai sistemi di valutazione dell’istituzione scolastico;

• Scuole autogestite, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente gli alunni e le loro famiglie nella gestione dell’ istituto scolastico;

• Numero sempre crescente di nuove agenzie educative.

Tutto ciò ha portato ad una radicale Descolarizzazione, ovvero al progetto di sostituire interamente la scuola con le diverse agenzie formative diffuse nella società.

Riforme e descolarizzazione

A partire dagli anni Sessanta è stato dato il via a una politica di riforme:

• Creazione di organi collegiali, volti a favorire la partecipazione oltre che delle famiglie, anche all’intera comunità alla vita scolastica.

• Creazione di un legame di corresponsabilità educativa e gestionale. La gestione sociale della scuola può essere ampliata alla comunità e al territorio.

• Introduzione di nuove tecniche di valutazione e di programmazione scolastica, sperimentando discipline inedite, metodi didattici alternativi e indirizzi di studio specialistici.

Superscolarizzazione e riscolarizzazione

Tendenza alla Superscolarizzazione

Ampliamento dei compiti della scuola attraverso l’accoglimento al suo interno di sempre più numerose e sempre più diversificate attività formative.

In tal modo però la scuola rischia di perdere la sua specificità.

Si parla dunque di Riscolarizzazione

Recupero da parte della scuola della propria specificità formazione di agenzia di trasmissione culturale dotata di un approccio scientifico ai processi di apprendimento.

Scuola Aperta

Concezione dell’istituzione scolastica come agenzia educativa flessibile al proprio interno e aperta alla collaborazione e allo scambio con l’ambiente sociale.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le tre dimensioni fondamentali della scuola?
  2. Le tre dimensioni fondamentali della scuola sono la dimensione comunitaria, culturale e curricolare, che rispondono ai mutamenti della società come l'estensione di massa della scolarizzazione e l'aumento delle richieste sociali di educazione programmata.

  3. Qual è il ruolo del progetto PISA nella valutazione scolastica?
  4. Il progetto PISA è un monitoraggio periodico che coinvolge paesi dell'OCSE per valutare il successo scolastico degli studenti quindicenni in scienze, matematica e letteratura, misurando conoscenze e abilità, e viene visto da alcuni governi come una "pagella" dei sistemi scolastici.

  5. Quali sono le principali sfide che la scuola deve affrontare oggi?
  6. La scuola deve affrontare sfide come la discontinuità interna, l'inadeguatezza delle conoscenze fornite, il ritardo rispetto alle trasformazioni sociali e culturali, e i crescenti costi finanziari, che richiedono una trasformazione radicale del sistema scolastico.

  7. Cosa si intende per "Descolarizzazione" e quali sono le sue implicazioni?
  8. La "Descolarizzazione" si riferisce al progetto di sostituire interamente la scuola con diverse agenzie formative diffuse nella società, portando a una radicale trasformazione del sistema educativo tradizionale.

  9. Come si sta evolvendo il concetto di "Scuola Aperta"?
  10. La "Scuola Aperta" è concepita come un'agenzia educativa flessibile e aperta alla collaborazione e allo scambio con l'ambiente sociale, cercando di recuperare la specificità della scuola come agenzia di trasmissione culturale con un approccio scientifico ai processi di apprendimento.

Domande e risposte