Concetti Chiave
- La pedagogia di Giambattista Vico integra filosofia e educazione, valorizzando la fantasia come elemento centrale per la formazione umana.
- Vico promuove un'educazione umanistica che sviluppa fantasia ed estetica nei giovani, rivalutando discipline come poesia e arti.
- Vico distingue i bisogni educativi per età, suggerendo l'arte e l'oratoria per la giovinezza, seguite da logica e scienze per la maturità.
- L'educazione deve essere un processo spontaneo, dove l'allievo scopre la conoscenza attraverso ragionamento ed esperienza, guidato dal maestro.
- La pedagogia di Vico si fonda sulla storia e la sapienza poetica, vedendo nel mondo il riflesso dello spirito umano e della sua evoluzione.
Indice
La pedagogia di Vico
La pedagogia di Giambattista Vico si trova espressa nell’orazione De nostri temporis studiorum ratione (Il metodo degli studi del nostro tempo), ma anche nella Scienza nuova e nel Carteggio, in cui numerose lettere attestano l’importanza che egli attribuiva ai problemi dell’educazione. La sua filosofia intendeva avere un carattere pratico e non era staccata dalla pedagogia: fra i due ambiti di pensiero riconosceva legami stretti in quanto la prima ricerca una spiegazione della vita e la seconda ricerca i mezzi più idonei all’attuazione dei fini morali e civili degli uomini.
L'importanza della fantasia
Vico, a differenza di Cartesio, considera l’uomo in tutta la sua interezza, nel complesso di tutte le sue facoltà. L’uomo è sì ragione, come affermava Cartesio, ma anche senso e fantasia, a quest’ultima qualità assegna un’importanza fondamentale in quanto si manifesta nella storia civile di tutti i popoli. Rivalutando la fantasia, ne deriva come conseguenza la rivalutazione di alcune discipline che derivano da essa, come la poesia e le arti.
Educazione umanistica e fantasia
Secondo Vico, l’educazione deve occuparsi, nel periodo della fanciullezza, della formazione e dello sviluppo della fantasia attraverso alcune discipline che ne permettono il potenziamento. Rivendica il valore di un’educazione umanistica, rivolta alla formazione etica ed estetica dell’uomo più che a conoscenze di carattere scientifico.
Educazione estetica e sviluppo
Vico studia l’anima umana e vede i singoli bisogni per ogni età. Nella giovinezza è sviluppata la fantasia, dunque lo studio deve rivolgersi a certe discipline che possono aiutare a coltivarla: pittura, poesia, oratoria e giurisprudenza; più avanti il ragazzo potrà essere orientato allo studio della logica e all’elaborazione delle idee, proponendo lo studio di matematica, fisica, metafisica, morale e teologia. Parlando di educazione estetica, Vico intende non solo le materie artistiche, come canto e disegno, ma tutte le discipline che possono dare ai ragazzi il senso della loro attività. L’educazione dei ragazzi è estetica non tanto in ordine al suo contenuto ma in quanto permette allo spirito di acquistare coscienza della sua libertà e autonomia, cioè coscienza di sé come spontaneità.
Sapienza poetica e civiltà
Storicamente il concetto di sapienza poetica caratterizza tutto il periodo della storia dell’umanità e comprende tutto quello che col tempo è diventato sapienza ragionata. Il mondo civile delle nazioni è nato e si è sviluppato in virtù dell’atteggiamento fantastico dell’umanità.
L’educazione per Vico si può intendere anche come educazione spontanea quanto l’allievo deve svilupparsi partendo dalle proprie forze; la scienza non deve essere imposta da altri con metodi pedanti, ma deve quasi arrivare a scoprirla da sé attraverso il ragionamento e l’esperienza. Questo non significa che il maestro vada abolito, anzi, è necessaria una figura che indirizzi il ragazzo allo studio della scienza.
Guida del maestro e apprendimento
Il maestro deve essere in grado di guidare l’allievo in modo che egli ritenga di essere arrivato da sé all’apprendimento della verità. L’educazione si attua in quante si riesce a trasformare lo stimolo esteriore in una tendenza interiore dell’animo, f piacere o l’utilità nel senso del dovere. L’educazione non può cominciare da ciò che è esteriore: solo ciò che presenta qualche interesse vero può essere compreso e afferrato dal ragazzo. La pedagogia di Vico svolge tutti i presupposti della sua filosofia che, fondandosi sulla realtà della storia, vede nel mondo il riflettersi della vita dello spirito.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della fantasia secondo Giambattista Vico?
- Come Vico vede l'educazione durante la fanciullezza?
- Quali discipline Vico suggerisce per sviluppare la fantasia nella giovinezza?
- Come Vico concepisce l'educazione estetica?
- Qual è il ruolo del maestro nell'educazione secondo Vico?
Vico attribuisce un'importanza fondamentale alla fantasia, considerandola una qualità che si manifesta nella storia civile di tutti i popoli e rivalutando discipline come la poesia e le arti che ne derivano.
Vico ritiene che l'educazione durante la fanciullezza debba concentrarsi sulla formazione e lo sviluppo della fantasia attraverso discipline che ne potenziano l'espressione, promuovendo un'educazione umanistica.
Vico suggerisce discipline come pittura, poesia, oratoria e giurisprudenza per coltivare la fantasia nella giovinezza, prima di passare a studi più logici come matematica e fisica.
L'educazione estetica per Vico non riguarda solo le materie artistiche, ma tutte le discipline che aiutano i ragazzi a sviluppare la coscienza della loro libertà e autonomia, cioè la coscienza di sé come spontaneità.
Il maestro deve guidare l'allievo in modo che egli ritenga di aver scoperto da sé la verità, trasformando lo stimolo esteriore in una tendenza interiore, e facendo sì che l'educazione parta da un interesse vero del ragazzo.