Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Gioberti condivide con Mazzini l'idea di una rinascita italiana attraverso una rigenerazione educativa, collaborando con la monarchia per realizzare riforme.
  • Propone un riformismo moderato che esclude il federalismo politico, privilegiando l'autorità pontificia come guida della federazione auspicata.
  • Nell'opera "Il Gesuita moderno", critica i metodi gesuitici che limitano l'autonomia di pensiero, promuovendo invece l'autoeducazione.
  • Enfatizza l'importanza dell'educazione alla socialità, sostenendo il ruolo dello Stato nell'educare i cittadini al di fuori della famiglia.
  • Il suo attaccamento alla tradizione ha contribuito al provincialismo culturale italiano, ostacolando l'apertura a influenze straniere.

Indice

  1. Il pensiero di Gioberti e Mazzini
  2. Critica ai metodi gesuitici
  3. Educazione e socialità secondo Gioberti
  4. Tradizione e fallimento del pensiero di Gioberti

Il pensiero di Gioberti e Mazzini

Il grande antagonista di Gioberti (1801-1852) è Mazzini, con cui egli ha però in comune l’idea secondo la quale la rinascita dell’Italia debba avvenire per mezzo di una rigenerazione educativa degli Italiani. Per fare questo, però, l’uomo deve confidare nell’opera di e nei poteri che Dio ha concesso ai prìncipi dato che l’uomo è causa seconda e non causa assoluta.

Quindi è necessaria una collaborazione con la monarchia, non per combatterla, ma per promuovere le riforme necessarie. Una simile forma di prudente riformismo non poteva sfociare in un federalismo politico, bensì nel concetto dell’autorità pontificia a capo dell’auspicata federazione. Il moderatismo di V. Gioberti guadagnò alla causa nazionale i ceti benpensanti e la quasi totalità del clero.

Critica ai metodi gesuitici

Gioberti non ha riservato scritti specifici al problema educativo, forse perché al centro del suo riformismo moderato pone sempre tale problema. Nell’opera “Il Gesuita moderno” del 1847, egli critica fortemente i metodi didattici e pedagogici gesuitici perché riducono fortemente l’autonomia di pensiero dell’allievo. Pertanto, poiché conoscere è in un certo qual modo ricreare, ogni insegnamento, per essere efficace, deve trasformarsi in auto insegnamento e autoeducazione.

Educazione e socialità secondo Gioberti

Per Gioberti, nel processo educativo il pensiero non è mai scisso dall’azione, sia che si tratti di momenti speculativi che pratici. Inoltre egli accentua l’importanza dell’educazione alla socialità e questo spiega la sua totale contrarietà all’educazione impartita solo all’interno delle mura domestiche; allo Stato, egli riconosce il diritto essenziale ed esclusi ovo di educare i futuri cittadini, abituandoli fin dall’infanzia, alla socialità. Come si vede il pensiero di Gioberti è molto più dinamico e rivolto verso il progresso di quanto non lo sia Rosmini.

Tradizione e fallimento del pensiero di Gioberti

Tuttavia anche in lui prevale la centralità della tradizione verso la quale la creazione derivata da qualsiasi atto educativo è collegata ad un senso di compiacimento. Questo ha costituito un pericolo che ha condotto il pensiero di Gioberti al fallimento. Tale compiacimento nella tradizione italiana è responsabile del provincialismo che ha caratterizzato la cultura italiana nella seconda metà del XIX secolo che ha considerato inutile ogni approccio od influenza a culture straniere di più ampio respiro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Gioberti riguardo alla rinascita dell'Italia?
  2. Gioberti crede che la rinascita dell'Italia debba avvenire attraverso una rigenerazione educativa degli Italiani, collaborando con la monarchia e promuovendo riforme necessarie, senza sfociare in un federalismo politico.

  3. Come Gioberti vede il ruolo dell'educazione nel processo di formazione dei cittadini?
  4. Gioberti ritiene che l'educazione debba essere un processo di auto insegnamento e autoeducazione, con un forte accento sull'educazione alla socialità, riconoscendo allo Stato il diritto esclusivo di educare i futuri cittadini.

  5. Quali critiche Gioberti muove ai metodi educativi gesuitici?
  6. Gioberti critica i metodi educativi gesuitici perché riducono l'autonomia di pensiero dell'allievo, sostenendo che l'insegnamento efficace deve trasformarsi in auto insegnamento e autoeducazione.

Domande e risposte