Concetti Chiave
- San Tommaso e Sant'Agostino sviluppano concezioni pedagogiche distinte, legate alle loro teorie teologiche.
- San Tommaso vede l'insegnamento come prerogativa divina, mentre Sant'Agostino attribuisce al maestro un ruolo chiave nell'intelletto umano.
- Per Sant'Agostino, l'insegnamento è una collaborazione tra l'intelletto umano e un principio esterno, guidato dal maestro.
- Ogni individuo possiede conoscenze universali, e il maestro aiuta a svilupparle attraverso un percorso dal noto all'ignoto.
- Il processo di apprendimento si divide in due fasi: una anti nozionistica con esempi e una sintetica con deduzioni.
Indice
Concezioni pedagogiche distinte
San Tommaso e Sant' Agostino oltre a sviluppare teorie teologiche,formulano delle vere e proprie concezioni pedagogiche distinte tra loro.
La concezione pedagogica di san Tommaso è differente da quella di sant' Agostino,in quanto il primo ritiene che l'insegnamento appartiene solamente all'onore divino,cioè a Dio,mentre il secondo considera la figura del maestro fondamentale per la crescita dell'intelletto umano.
Ruolo del maestro secondo sant' Agostino
Infatti l'agente principale,cioè il maestro,è in ausilio al principio interno,l'intelletto umano,e gli consiglia e gli mette a disposizione gli strumenti per crescere;quindi la scienza è il risultato della collaborazione tra la potenzialità dell'intelletto di colui che riceve la scienza e di un principio esterno.
Processo di apprendimento
Ogni individuo infatti possiede delle conoscenze universali,cioè i principi primi dell'intelletto (ad esempio il principio di non contraddizione),e il compito del maestro sarà quello di condurlo gradualmente dal noto all'ignoto.
Ciò però avviene in due fasi:la prima è anti nozionistica,e consiste nel proporre all'individuo esempi e similitudini,cioè portarlo da ciò che conosce e vede concretamente,a ciò che ignorava;il secondo passo comprende la deduzione delle conclusioni a partire dal concetto generale,questo procedimento è chiamato attività sintetica.