Alfabeto farfallino: la lingua dei bambini

In questo appunto viene descritta l’alfabeto farfallino. Viene riportata una breve descrizione su cos’è l’alfabeto, cos’è l’alfabeto farfallino, quali sono le tecniche utilizzate per l’apprendimento, la struttura grammaticale dell’alfabeto farfallino e consigli utili per impararlo.

Cos’è l’alfabeto

L’alfabeto è un insieme di simboli chiamati “lettere” che rappresentano i fonemi di alcune lingue parlate.

La prima scrittura fonemica è stato l’alfabeto fenicio, definito il primo alfabeto ed è l'antenato di molti altri alfabeti moderni come latino, greco, arabo, cirillico e l’ebraico. L’alfabeto si pensa derivi da antichi schiavi della penisola del Sinai, i quali scrivevano dei geroglifici a cui associavano particolari suoni. Il primo in assoluto fu l'alfabeto greco che derivava da quello fenicio. Oggi sono utilizzati numerosi tipi di alfabeti, il più popolare è l'alfabeto latino, che deriva dal greco e che ora è usato da molte lingue in tutto il mondo, spesso con l'aggiunta di lettere extra o particolari segni. L’alfabeto Khmer contiene molte lettere, ben 74. Gli alfabeti sono solitamente associati a un ordinamento standard delle lettere. L’alfabeto greco è quello più antico e da cui derivano molti altri alfabeti. Il primo alfabeto greco era scritto da destra a sinistra. L'alfabeto classico era composto da 24 lettere e aveva lettere maiuscole utilizzate per scrivere sui monumenti. Da esso derivarono tre scritture più adatte alla scrittura a mano. Tutti gli alfabeti in uso in Europa sono strettamente legati a quello greco. Nell’alfabeto greco, le consonanti più le vocali creavano un sistema di scrittura chiaro. Il vero sistema alfabetico è rimasto per 3.000 anni, con lievi modifiche e rappresenta un veicolo di espressione e comunicazione tra i popoli di diversa nazionalità.

Cos’è l’alfabeto farfallino

Di solito quando si è piccoli ci si diverte a fare dei giochi più o meno semplici insieme agli amici utilizzando dei segni o dei linguaggi diversi dal comune soprattutto per evitare che gli adulti possano capire cosa si sta dicendo. Tra i vari giochi sperimentati dai bambini c’è l’alfabeto farfallino, un gioco basato su un linguaggio molto semplice ma segreto. È come se fosse un codice segreto, conosciuto da pochi. Tale codice deriva dal suono che viene riprodotto ad ogni singola parola, somigliante alla parola “farfalla”. All’inizio potrebbe sembrare molto complicato ma in realtà dopo un po' di pratica si diventa molto veloci a pronunciare parole con l’alfabeto farfallino. Così facendo i bambini riescono a comunicare in segreto con i loro coetanei, i quali comprendono ogni sillaba alla perfezione.

Comprensione dell’alfabeto farfallino

Essere un esperto dell’alfabeto significa soprattutto conoscere come si forma. Come fa intendere la parola “farfallino”, questo alfabeto consiste nell’aggiunta della lettera “f” ogni volta che si scrive una vocale. Ad esempio la “a” nell’alfabeto farfallino diventerà “afà”, la “e” diventerà “efe”, la “i” diventerà “ifi”, la “o” diventerà “ofo” e la “u” diventerà “ufu”. Mentre per quanto riguarda le lettere avremo la “b” che diventerà “bifi”, la “c” diventerà “cifi” e così via fino alla “z” che diventerà “zifi”. Imparare l’alfabeto farfallino è complesso ma non impossibile, bisogna avere tanta pazienza e sicuramente si riuscirà a memorizzarlo. Infatti, dal momento in cui si comprende il meccanismo, si potrà studiare e pronunciare un’infinità di parole, però per le prime volte è consigliato scrivere queste semplici regole su un foglio per esercitarsi nella memorizzazione.

La grammatica dell’alfabeto farfallino

La struttura grammaticale dall’alfabeto farfallino non è difficile. Tutto sta nel memorizzare perfettamente l’alfabeto e poi si riuscirà a dialogare con semplicità e scioltezza dopo aver fatto molta pratica. Ad esempio, la parola “sedia” prima bisogna dividerla in sillabe in modo tale da ottenere “se-dia” che in alfabeto farfallino diventerà “se-fe-di-fi-a-fa”. Se invece utilizziamo la parola “pallone”, la divisione in sillabe sarà “pal-lo-ne” quindi diventerà “pa-fa-l-lo-fo-ne-fe”. Allo stesso modo si può operare con i verbi. Per esempio, il verbo “volare” diviso in sillabe sarà “vo-la-re” e in alfabeto farfallino “vo-fo-la-fa-re-fe”. Un verbo più facile come “dire”, diventerà “di-re” e quindi “di-fi-re-fe”. La struttura grammaticale dell’alfabeto farfallino si compone di altre regole come, per esempio, la scrittura della “f” al termine delle vocali. Però questo è una tecnica utilizzata saltuariamente.

Esercitarsi con la scrittura

Dopo aver compreso tutte le regole necessarie alla comprensione e memorizzazione dell’alfabeto farfallino, è importante ricordare che un metodo importante per far pratica e diventare dei veri esperti è quello di applicare questo alfabeto durante la scrittura. Scrivere sulla carta sarà un esercizio utilissimo per memorizzare tutte le regole grammaticali. Viene consigliato di iniziare scrivendo delle frasi semplici e brevi in modo tale da allenarsi nel ricordo delle regole principali. Successivamente, dopo aver impresso tutte le regole, si può aumentare la difficoltà in modo graduale. La pratica può avvenire attraverso delle sfide con gli amici e decretare un vincitore in modo da spronare sempre di più a fare meglio. Se non si vuole utilizzare questo alfabeto come linguaggio segreto, alla fine l’alfabeto farfallino rappresenta un passatempo molto piacevole da fare anche dopo avere concluso dei compiti.