Concetti Chiave
- "Il diavolo" è un racconto di Tolstoj che esplora il conflitto tra desideri sessuali e moralità attraverso il personaggio di Evgenij Irténev.
- Il racconto presenta due finali alternativi: nel primo, Irténev si suicida, mentre nel secondo uccide la sua amante Stepanida.
- Il commento evidenzia come il racconto faccia parte di un trittico di opere di Tolstoj che trattano il tema della vita di coppia e della lotta tra sesso e amore.
- La storia solleva questioni morali e religiose, sottolineando l'incapacità umana di resistere ai propri impulsi e le conseguenze del peccato.
- Attraverso "Il diavolo", Tolstoj esplora i limiti della sua moralità, mostrando le contraddizioni tra i suoi ideali e le sue rappresentazioni narrative.
"Il diavolo" è un racconto breve pubblicato dal Tolstoï nel 1911, postumo e scritto nel 1889.
Indice
- La vita di Evgenij Irténev
- Problemi finanziari e familiari
- La castità forzata e Stepanida
- La relazione con Stepanida
- Il tormento di Irténiev
- Il diavolo interiore
- Finali alternativi del racconto
- Il trittico di Tolstoj
- Lotta interiore e morale cristiana
- Analisi del racconto
- Descrizione dell'amore fisico
- Contraddizioni e moralità tolstoiana
- Conclusione sul racconto
La vita di Evgenij Irténev
La storia è semplice.
Evgenij Irténev è un impiegato statale di 26 anni che lascia il lavoro a Pietroburgo per rilevare la tenuta di Semyonovskoye e diventare proprietario terriero.Problemi finanziari e familiari
La sua vasta proprietà lo assorbe interamente e i problemi non tardano a venir fuori. Infatti, si scopre che il padre defunto aveva gravato i beni famiglia di numerosi debiti e Irténiev si chiede perfino se non fosse più conveniente rinunciare all’eredità. A questo, si aggiunge il fatto che il fratello maggiore, di professione ufficiale militare, reclama la sua parte di eredità. Nonostante tutto, l’uomo riesce a organizzare il tutto nei migliori dei modi possibili.
La castità forzata e Stepanida
C’è però un altro problema: la castità forzata. Quando era funzionario, Irténiev aveva avuto delle relazioni a pagamento, ora con questa, ora con quella donna Per lui, l’attività sessuale non è da mettere in discussione, convinto com’è di averne bisogno per la salute; ma ora in campagna questa possibilità non esiste e tutto è più difficile.
La relazione con Stepanida
Un bel giorno, mentre i suoi impulsi sessuali lo divorano, Irténiev decide di andare a soddisfarli con una bella contadina di facili costumi di nome Stepanida Pečnikova che gli è stata presentata da una vecchia guardia forestale. Evgenij si diverte regolarmente con lei nei boschi, tra gli alberi, in mezzo ai i cespugli e arriva a pagarla per le sue prestazioni sessuali.. La famiglia di Stepanida è felice di vedere arrivare del denaro e addirittura incoraggia la donna a fare di più. Presto l'intero villaggio è al corrente di tutto e invidia i Pečnikov. Il marito, Sidor Pečnikov, lavorando in città come cocchiere, non è al corrente della situazione. Anche se l'uomo intuisce forse di essere cornuto, non reagisce. Stepanida rimane quindi libera di comportarsi come meglio crede.
Il tormento di Irténiev
Irténiev, da parte sua, è ben lungi dal sospettare la trappola in cui l'hanno gettato i suoi istinti incontrollabili. Ad un certo punto, vergognandosi di se stesso, decide di non rivedere mai più la ragazza e di sposarsi con Liza, una ragazza dolce e sensuale e anche molto romantica. Ma Stepanida non scompare e continua a tentarlo spinge. Infatti egli rivede Stepanida per caso, mentre la donna sta ballando durante una festa paesana. Pur rendendosi conto che, essendo ormai sposato, una relazione con Stepanida sarebbe causa di scandalo in paese e di dolore in famiglia, Evgenij, attratto da Stepanida, cerca di riallacciare i rapporti con lei. Tuttavia, in seguito, preso dal tormento si propone di non cedere alla vecchia tentazione: prega Dio che lo aiuti, si occupa in altre attività e si dedica a delle mortificazioni. Ma tutto ciò è inutile.
Il diavolo interiore
Di Stepanida pensa: "Lei è un diavolo. Un vero diavolo. Sono posseduto, contro la mia volontà. Ho solo due scelte: uccidere mia moglie oppure uccidere lei". Opta, invece una terza soluzione, quella di uccidersi con un colpo di pistola alla tempia. I suoi familiari non riusciranno a capire il motivo del suicidio perché non aveva mai confidato a nessuno il suo tormento.
Finali alternativi del racconto
Nella versione alternativa del finale (il racconto ha due finali alternativi, il secondo dei quali scritto 20 anni dopo), Irténiev uccide Stepanida con una pistola; viene processato, condannato a una pena piuttosto leggera, ma ritornato a casa, si dedica all’alcool e non è più in grado di gestire la sua volontà.
Il trittico di Tolstoj
Potremmo attribuire il termine trittico a tre novelle di Tolstoj: La felicità coniugale, Sonata à Kreutzer e Il Diavolo. Si tratta di tre opere che si alimentano a vicenda intorno ad un tema comune – la vita di coppia - e che metto in luce il rapporto dello scrittore con la religione cristiana.
Lotta interiore e morale cristiana
Irténiev è un uomo, che si indebolisce di fronte al desiderio sessuale che lo disonora, è in perenne lotta con se stesso. È questa opposizione permanente tra sesso senza amore e amore senza sesso, che dirige la trama del romanzo, non senza tensione.
“L'uomo nella sua bestialità e nella sua negatività,” tale è il ritratto, tanto più crudele quanto realistico, che Tolstoj dipinge della specie umana. Immerso nel vizio e nell'inganno, l'autore riesce a risvegliare il diavolo che dorme in noi. Rispondere ai propri desideri significa dimenticare la propria ragione. Così farà Irténiev, che dopo aver più volte tentato di respingere le sue pulsioni bestiali, si abbandonerà al peccato della carne ritrovando la sua amante che lo ossessiona. L'uomo è quindi debole, incapace di dominare la natura. Tutto ciò porterà il peccatore al suicidio. Una storia oscura che dipinge l'essere umano sotto tratti pessimistici.
Analisi del racconto
A questa novella si possono applicare due distinte analisi.
1) l'uomo è un debole e, come un animale, non può andare contro i suoi impulsi.
2) possiamo anche leggere il racconto come una favola intrisa di misticismo cattolico. Pertanto, l'autore mostra a cosa porta il peccato: la vergogna e, peggio ancora, la morte cruenta.
In tale ottica, possiamo evidenziare la morale cristiana che ne emerge: la novella può essere intesa come una lunga metafora del comandamento "Non commettere adulterio".
In ogni caso, Tolstoï riesce ad affrontare direttamente la parte più oscura della nostra anima. Anche l'uomo più virtuoso può cedere alle cose peggiori e in ogni caso, occorre fare ben guardarsi alle conseguenze.
Descrizione dell'amore fisico
Il racconto "Il diavolo" fa un passo avanti rispetto agli altri due quando si tratta di descrizione dell'amore fisico. Tolstoj si mette nei panni di un giovane che ha frequenti rapporti sessuali con una contadina. Certo, siamo lontani da una storia erotica o pornografica, ma lo scrittore russo tocca la sensualità quando descrive la relazione tra Eugene Irteniev e Stepanida, puntando il dito su quello che oggi si chiamerebbe… “amico di letto”. Come nella Sonata a Kreutzer, il narratore si trova di fronte a un dilemma dal quale ha grandi difficoltà a uscire. Amore della passione o amore della ragione? Piacere sessuale o sesso solo per procreare? La coppia socialmente riconosciuta o quella illegittima? Ricchezza o povertà? Dio o il diavolo? Evidenziando queste contraddizioni, Tolstoj fa emergere la causa del modo di pensare della sua epoca: la religione cristiana, quella che odia il corpo e le donne.
Contraddizioni e moralità tolstoiana
Prendendo come esempio la vita del personaggio immaginario Evgenij Irteniev, possiamo notare che la moralità tolstoiana rivela dei punti di debolezza. Di fronte al suo problema, il narratore vede come uniche soluzioni possibili solo il suicidio o l'omicidio. Passando da un estremo all'altro, Irténiev ignora le soluzioni razionali perché queste richiedono una scelta, un'assunzione di responsabilità umana. Ma come arrivare a scelte felici e ragionate quando si pone per qualsiasi premessa che Dio sia al di sopra di tutto?
Conclusione sul racconto
Il diavolo si presenta come un racconto breve in cui la moralità dello scrittore mostra il proprio limite. Tolstoj poteva pensare qualsiasi cosa, scrivere qualsiasi cosa, a condizione che non mettesse davvero in discussione Dio. Lo stesso vale per certe contraddizioni della sua vita: o come pensare all'astinenza sessuale... ma, comunque, avere tredici figli?
Domande da interrogazione
- Qual è la trama principale del racconto "Il diavolo" di Tolstoj?
- Quali sono i temi principali affrontati nel racconto?
- Come viene rappresentato il personaggio di Stepanida nel racconto?
- Quali sono i finali alternativi del racconto?
- In che modo "Il diavolo" si collega ad altre opere di Tolstoj?
La trama segue Evgenij Irténev, un giovane impiegato statale che diventa proprietario terriero e si trova a lottare con problemi finanziari, familiari e una relazione illecita con una contadina di nome Stepanida, che lo porta a un tormento interiore e a un tragico epilogo.
I temi principali includono la lotta interiore tra desiderio sessuale e morale cristiana, le contraddizioni della moralità tolstoiana, e la rappresentazione dell'amore fisico e delle sue conseguenze.
Stepanida è descritta come una contadina di facili costumi che intrattiene una relazione con Irténev. È vista come un "diavolo" che tenta Irténev, portandolo a un conflitto interiore e alla rovina.
Il racconto presenta due finali alternativi: nel primo, Irténev si suicida; nel secondo, uccide Stepanida, viene processato e condannato, ma finisce per abbandonarsi all'alcolismo.
"Il diavolo" è parte di un trittico con "La felicità coniugale" e "Sonata a Kreutzer", opere che esplorano temi comuni come la vita di coppia e il rapporto con la religione cristiana, mettendo in luce le contraddizioni e le lotte morali dell'autore.