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di LKJH
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Concetti Chiave

  • Il dibattito sul Romanticismo in Italia inizia nel 1816 con un articolo di Madame de Stael su "Il Conciliatore", che critica l'imitazione dei classici.
  • Pietro Giordani risponde a de Stael, sostenendo il rinnovamento culturale ma enfatizzando lo studio dei classici greci e latini.
  • Giacomo Leopardi partecipa al dibattito, distinguendo tra la poesia moderna, influenzata dalla scienza, e quella classica, legata alla natura.
  • Il Romanticismo italiano mostra contraddizioni interne, con figure come Manzoni che rivelano influenze classiciste nonostante la loro etichetta romantica.
  • Giovani milanesi, tra cui Ludovico Di Breme, Pietro Borsieri e Giovanni Berchet, scrivono "manifesti" romantici, criticando il culto delle "glorie passate" della letteratura italiana.

La polemica sul Romanticismo in Italia

Il dibattito fra classicisti e romantici

Indice

  1. L'inizio del dibattito sul Romanticismo
  2. Le posizioni di Giordani e Leopardi
  3. Contraddizioni nel Romanticismo italiano
  4. I giovani milanesi e i manifesti

L'inizio del dibattito sul Romanticismo

In Italia si comincia a parlare di Romanticismo nel 1816, quando sulla rivista "Il Conciliatore" appare l'articolo scritto da Madame de Stael, "Sulla maniera e la utilità delle traduzioni", nel quale l'autrice delinea la necessità di rinnovare, in Italia, una letteratura troppo legata all'imitazione dei classici. Fu da questo articolo che nacque il dibattito fra classicisti e romantici.

Le posizioni di Giordani e Leopardi

Pietro Giordani, in una risposta alla de Stael, pur condividendo il giudizio sulla necessità di rinnovare la nostra cultura, invita a studiare i propri classici, dei greci e dei latini.

Anche Giacomo Leopardi cerca di inserirsi nel dibattito, con lettere che non verranno mai pubblicate, nelle quali contrapponeva la poesia moderna (nata nell'epoca della scienza, distruttrice di illusioni) a quella classica (vicina alla natura e capace di illudere).

Contraddizioni nel Romanticismo italiano

La presa di posizione del Leopardi ci permette di capire come nel Romanticismo vi sono molti aspetti contraddittori; molto spesso, chi si rivela romantico finisce col rivelare aspetti classicisti, ed il contrario accade per i classicisti. descrizione del romanticismo in Italia e dibattitiAnche Manzoni, definito capofila teorico del Romanticismo, rivela la propria estraneità ad alcune tendenze tipiche del movimento.

I primi "manifesti" del Romanticismo italiano

I giovani milanesi e i manifesti

Le nuove idee romantiche attirarono particolarmente un gruppo di giovani milanesi che si schierarono a sostegno delle teorie della de Stael, intervenendo nel dibattito con alcuni scritti che possono essere considerati "manifesti" del movimento in Italia. Gli autori di questi manifesti furono Ludovico Di Breme, Pietro Borsieri e Giovanni Berchet. Particolare attenzione merita li scritto di Di Breme, che polemizza contro coloro che difendono a priori la letteratura italiana, rifugiandosi nel culto delle "glorie passate".

Domande da interrogazione

  1. Quando è iniziato il dibattito sul Romanticismo in Italia?
  2. Il dibattito sul Romanticismo in Italia è iniziato nel 1816 con l'articolo di Madame de Stael sulla rivista "Il Conciliatore".

  3. Quali erano le posizioni di Pietro Giordani e Giacomo Leopardi riguardo al Romanticismo?
  4. Pietro Giordani, pur concordando sulla necessità di rinnovare la cultura, invitava a studiare i classici, mentre Giacomo Leopardi contrapponeva la poesia moderna a quella classica, evidenziando le contraddizioni del Romanticismo.

  5. Chi furono i principali autori dei "manifesti" del Romanticismo italiano?
  6. I principali autori dei "manifesti" del Romanticismo italiano furono Ludovico Di Breme, Pietro Borsieri e Giovanni Berchet, con particolare attenzione allo scritto di Di Breme.

Domande e risposte

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