michaelriccia
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Concetti Chiave

  • Il romanzo crea suspense ritardando l'apparizione di Fosca, di cui si parla spesso ma che resta nascosta a causa della sua malattia.
  • Fosca è ritratta con una bruttezza straordinaria ma compensata da grazia, intelligenza e sensibilità, evidenziate nel suo dialogo con Giorgio.
  • Il dialogo tra Fosca e Giorgio rivela la sincerità di lei e l'emergere di un coinvolgimento personale che diverrà centrale nella storia.
  • Il capitolo è strutturato in modo efficace, con un ritratto impressionante di Fosca seguito da una conversazione che rallenta il ritmo narrativo.
  • Il comportamento di Fosca alterna crisi isteriche e dolcezza, culminando in un urlo che sconvolge Giorgio verso la fine del capitolo.

Indice

  1. L'Attesa di Fosca
  2. L'Incontro con Fosca
  3. Il Dialogo e la Sincerità
  4. Struttura del Capitolo

L'Attesa di Fosca

Nelle pagine precedenti a quelle riportate, Tarchetti aveva abilmente suscitato un certo senso di suspense nel ritardare la comparsa di Fosca sulla scena: della donna i commensali del colonnello avevano più volte parlato, senza però che essa si fosse mai mostrata, essendo costretta a letto dalla malattia di cui soffriva. Nel capitolo XIII la sua presenza era stata tradita dalle «urla acute e strazianti» provenienti dalle sue stanze, conseguenza delle «convulsioni nervose» di Fosca, definita dalle parole del medico come «una collezione ambulante di tutti i mali possibili».

L'Incontro con Fosca

Ora che Giorgio finalmente la vede, non può fare a meno di notarne la straordinaria bruttezza, una bruttezza talmente abnorme e iperbolica da farlo cadere in una condizione di afasia: Dio! Come esprimere colle parole la bruttezza orrenda di quella donna! (r.

5). Tuttavia l'aspetto della donna è compensato da una sorta di grazia innata (v'era ancora... di nascita distinta, rr. 19-21), da una certa intelligenza e cultura (che si dimostrano nella capacità di condurre la conversazione e di tenere testa alle sollecitazioni dell'interlocutore) e dalla sua sensibilità (che si esprime nell'offerta del mazzo di fiori a Giorgio).

Il Dialogo e la Sincerità

Nel dialogo con Giorgio si manifesta l'inaspettata sincerità di Fosca: lui forse preferirebbe qualche argomento più convenzionale e meno confidenziale, temendo un eccessivo coinvolgimento personale. Tale coinvolgimento, invece, crescerà inevitabilmente nel prosieguo della vicenda. Se finora Fosca si è limitata a vagheggiare l'amore, per lei impossibile nella realtà, sulle pagine dei romanzi sentimentali, ora che ha incontrato Giorgio proietterà su di lui il proprio bisogno di essere amata, creandosi nell'immaginazione un possibile amore. Giorgio, per parte sua, cadra fatalmente prigioniero della passione di lei: con il pretesto psicologico della compassione per l'inferma, l'amerà perché attratto dalla sua sensibilità patologica e dalla sua disperata infelicità.

Struttura del Capitolo

Lo svolgimento del capitolo appare assai efficace nella sua struttura. Si inizia con l'impressionante ritratto di Fosca, con la notazione di alcune di quelle che sono le caratteristiche fisiche (come gli occhi neri e i capelli scuri) tipiche della femme fatale, cioè della donna perditrice di tanta letteratura romantica e decadente. A esso segue la conversazione tra lei e Giorgio, che con la solita pacatezza del suo dipanarsi ottiene l'effetto di rallentare il ritmo della scena, fino alla conclusione improvvisa dell'incontro, determinata dell'urlo terribile (rr. 140-141) provocato nella donna dalla semplice vista di un funerale. Nel comportamento squilibrato di Fosca si alternano crisi isteriche ed eccessi di dolcezza: così all'inattesa soavità della sua voce (r. 35), che a un certo momento colpisce e commuove Giorgio al punto da disporlo benevolmente verso di lei, segue, alla fine del capitolo, il grido atroce che lo lascia quasi insensato (r. 143).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della suspense nell'introduzione di Fosca?
  2. Tarchetti crea suspense ritardando l'apparizione di Fosca, menzionata dai commensali ma mai vista a causa della sua malattia, fino a quando le sue urla rivelano la sua presenza.

  3. Come viene descritta la bruttezza di Fosca e quali sono le sue qualità compensative?
  4. La bruttezza di Fosca è descritta come abnorme e iperbolica, ma è compensata da grazia innata, intelligenza, cultura e sensibilità.

  5. In che modo il dialogo tra Fosca e Giorgio influisce sulla loro relazione?
  6. Il dialogo rivela la sincerità di Fosca e porta a un coinvolgimento personale crescente, con Fosca che proietta su Giorgio il suo bisogno d'amore e Giorgio che diventa prigioniero della sua passione.

  7. Qual è la struttura del capitolo e come contribuisce alla narrazione?
  8. Il capitolo inizia con il ritratto di Fosca, seguito da una conversazione che rallenta il ritmo, culminando in un urlo terribile che evidenzia il comportamento squilibrato di Fosca, alternando dolcezza e isteria.

Domande e risposte

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