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Concetti Chiave

  • Il Neoclassicismo si sviluppa a partire dal 1748, stimolato dalla riscoperta delle città sepolte di Pompei ed Ercolano, che ravvivano l'interesse per l'arte antica.
  • Joan Joachin Winkelmann è una figura centrale del Neoclassicismo, sostenendo che gli artisti devono rifarsi al "bello ideale" greco per creare opere perfette e armoniose.
  • Il periodo neoclassico è caratterizzato anche da un'intensa attività di traduzione di opere classiche, con figure come Vincenzo Monti e Melchiorre Cesarotti in primo piano.
  • Il Preromanticismo emerge in Germania con il movimento "Sturm Und Drang", che esalta le passioni e si oppone alla razionalità illuminista.
  • Ugo Foscolo incarna una sintesi di Neoclassicismo, Preromanticismo e Illuminismo, manifestando una profonda tensione tra classicismo, patriottismo e scetticismo religioso.

Indice

  1. Origini del Neoclassicismo
  2. Scoperte archeologiche e influenze
  3. Winkelmann e il "bello ideale"
  4. Traduzioni e polemiche letterarie
  5. Sturm Und Drang e Foscolo

Origini del Neoclassicismo

Neoclassicimo e Preromanticismo sono due nuovi movimenti culturali che maturano tra la metà Settecento e i primi anni dell’Ottocento, quando ad essi si sostituirà il Romanticismo.

Scoperte archeologiche e influenze

Sicuramente una data importante per la datazione cronologica del neoclassicimo è il 1748, quando Carlo I di Borbone da inizio a degli scavi sulla collina di Stabia, che portano alla luce un mondo classico sepolto; si scoprirà successivamente che i resti rinvenuti erano quelli delle città di Pompei ed Ercolano, distrutte a causa dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.c.

Il bene più prezioso che fu rinvenuto ad Ercolano fu senz’altro la biblioteca, che conteneva le opere più importanti della letteratura greca e latina. La riscoperta di questo patrimonio classico sepolto, fece sorgere negli intellettuali del tempo un nuovo e fervido interesse per l’arte antica.

Winkelmann e il "bello ideale"

Il fautore del neoclassicismo fu il tedesco Joan Joachin Winkelmann, figura fondamentale nella costituzione delle istanze principali di questo nuovo movimento culturale; egli ebbe anche l’occasione di visitare di persona i siti archeologici di Pompei ed Ercolano, e le riflessioni da lui elaborate sono contenute nell’opera “Storia dell’arte antica”. In quest’opera, Winkelmann afferma che gli antichi greci, meglio di chiunque altro, erano stati capaci di cogliere il cosiddetto “bello in sé” o “bello ideale”, che consisteva in una perfetta armonia delle forme e nell’assenza di disequilibrio e che era possibile cogliere soprattutto in scultura (lo scultore Canova, principale artista neoclassico italiano, ne sono un esempio evidente). Secondo Winkelmann dunque, è assolutamente necessario che gli artisti, ma anche gli scrittori moderni, si rifacciano a questo “bello ideale”, ne colgano l’essenza e la trasferiscano nelle proprie opere.

Traduzioni e polemiche letterarie

Il neoclassicismo fu anche un periodo di intense traduzioni: ad esempio, Vincenzo Monti e Melchiorre Cesarotti si dedicano alla traduzione dell’Iliade. In particolare, Monti è ricordato per il suo rapporto di amore-odio con Foscolo: inizialmente, nonostante i due fossero amici, Foscolo giudicava la traduzione carente dal punto di vista linguistico (Monti infatti non aveva una grande conoscenza della grammatica latina). Quando i due litigarono, Foscolo, irato, definì Monti “il traduttor dei traduttor d’Omero”, insinuando che non avesse tradotto l’opera originale ma si fosse semplicemente limitato a rielaborare una precedete traduzione.

Sturm Und Drang e Foscolo

Quasi in concomitanza con il neoclassicismo, si sviluppa in Germania il cosiddetto movimento dello “Sturm Und Drang”, letteralmente “Impeto e Assalto”. Questa nuova corrente culturale intercetta una nuova sensibilità negli uomini del tempo, ovvero una certa predisposizione a lasciarsi travolgere dall’impeto delle passioni, in controtendenza rispetto a quanto affermato dal movimento illuminista, secondo il quale tutti i sentimenti dovevano essere disciplinati dalla ragione.

Il maggior interprete di questa fase di transizione fu Ugo Foscolo, in lui sopravvivono infatti tre anime: un’anima neoclassica, visto il suo essere inevitabilmente un cultore del mondo classico (basti pensare alle Odi e alle Grazie); un’anima preromantica, come testimoniano il suo forte patriottismo, ma anche il culto per l’individualità che traspare nell’Ortis e la tendenza ad anteporre i sentimenti alla ragione; e un’anima illuminista, che lo porta a rifiutare l’esistenza di Dio e a credere che dopo la morte per l’uomo non ci sia altro che il nulla eterno.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini del Neoclassicismo?
  2. Il Neoclassicismo è un movimento culturale che si sviluppa tra la metà del Settecento e i primi anni dell'Ottocento, sostituendo successivamente il Romanticismo.

  3. Qual è l'importanza delle scoperte archeologiche per il Neoclassicismo?
  4. Le scoperte archeologiche del 1748, come quelle di Pompei ed Ercolano, hanno risvegliato un nuovo interesse per l'arte antica, influenzando profondamente il Neoclassicismo.

  5. Chi è Joan Joachin Winkelmann e quale concetto ha introdotto?
  6. Joan Joachin Winkelmann è un fautore del Neoclassicismo che ha introdotto il concetto di "bello ideale", un'armonia perfetta delle forme, particolarmente evidente nella scultura.

  7. Quali polemiche letterarie sono associate al Neoclassicismo?
  8. Le polemiche letterarie includono le traduzioni dell'Iliade da parte di Vincenzo Monti, criticate da Foscolo per la loro carenza linguistica, portando a tensioni tra i due.

  9. Come si collega Ugo Foscolo al movimento Sturm Und Drang?
  10. Ugo Foscolo è un interprete della transizione tra Neoclassicismo e Sturm Und Drang, mostrando influenze neoclassiche, preromantiche e illuministe nelle sue opere.

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