BrunaBonanno
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Il Simbolismo, nato in Francia nel 1886, si oppone al positivismo e cerca una realtà profonda oltre le apparenze sensibili, accessibile solo attraverso il potere evocativo della parola.
  • I poeti simbolisti utilizzano figure retoriche come metafore, analogie e sinestesie per esprimere l'Assoluto e la realtà nascosta, valorizzando l'aspetto fonico e musicale del linguaggio.
  • Il Simbolismo è influenzato dal Parnassianesimo e trova in Charles Baudelaire un precursore, con la sua "poesia pura" e la "poetica delle corrispondenze" che esplorano la natura misteriosa attraverso simboli e intuizioni.
  • I "poeti maledetti", tra cui Verlaine, Rimbaud e Mallarmè, conducono vite ribelli e anticonformiste, rifiutando la morale borghese e abbracciando linguaggi poetici innovativi e simbolici.
  • Mallarmè, considerato il poeta simbolista per eccellenza, ricerca la "parola pura" per esprimere significati profondi e misteriosi, utilizzando un linguaggio poetico oscuro e musicale.

Indice

  1. Origini e principi del Simbolismo
  2. Influenze e precursori del Simbolismo
  3. Baudelaire e la poetica delle corrispondenze
  4. I poeti maledetti e la loro vita
  5. Verlaine, Rimbaud e Mallarmè

Origini e principi del Simbolismo

Il Simbolismo è un movimento poetico nato in Francia nel 1886.

Alla base del Simbolismo vi è l’idea (che va completamente contro la scientificità del positivismo) che oltre la realtà percepita con i sensi, vi sia un’altra realtà più profonda che solo il poeta può scoprire, grazie al potere evocativo della parola che, secondo i poeti simbolisti, è dotata della virtù “magica” di evocare, appunto, ciò che si nasconde dietro le apparenze.

Dal momento che che le parole acquistano un significato simbolico (diventano cioè simboli capaci di far intuire verità sconosciute, facendo così passare in secondo piano il significato dei termini usati), grande importanza riveste l’aspetto fonico e musicale del linguaggio.

Quindi alla base della poetica simbolista c’è un linguaggio capace di cogliere e far emergere particolari elementi di questa realtà nascosta (o se vogliamo, dell’Assoluto), attraverso l’uso di figure retoriche come:

    metafora

    analogia

    sinestesia

Influenze e precursori del Simbolismo

il Simbolismo è ispirato dall’esperienza del Parnassianesimo (un movimento letterario che sosteneva l’ideale di una poesia ispirata ai canoni della bellezza e di perfezione classica), il cui esponente principale fu Gautier, il quale sosteneva che l’arte è assolutamente indipendente dalle esigenze economiche, infatti è a lui si deve lo slogan “l’arte per l’arte”.

Tra i precursori dei poeti simbolisti si ricorda anche Nerval, che anticipò temi come:

    quello dell’alienazione del poeta rispetto alla società

    quello dell’esaltazione della vita sregolata e “maledetta”

    quello della scoperta di una realtà nascosta che può essere scoperta solo dell’artista

Baudelaire e la poetica delle corrispondenze

Ma il principale precursore del Simbolismo, considerato anche e soprattutto iniziatore della poesia moderna, è Charles Baudelaire.

Baudelaire contribuì a creare il concetto di “poesia pura”, cioè di una poesia che non ha intenti civili o morali, ma che punta solamente alla suggestione delle parole e dei simboli ( che aprì quindi la strada al simbolismo).

Così come i parnassiani, egli disprezzava la realtà presente, ma a differenza di Gautier non cercava consolazione nei modelli classici, bensì nell'alcool e nelle droghe.

Questo stato d'animo di perenne malinconia e di disperazione che non ha alcuna causa concreta e che pertanto non può essere superata, viene definita da Baudelaire col nome di “spleen”.

Alla base della poesia di Baudelaire c’è la “poetica delle corrispondenze”, secondo la quale la natura è un mistero che l'uomo comune può solo avvertire, mentre è compito del poeta far emergere le corrispondenze che esistono tra tutte le cose e che legano tra loro tutti i fenomeni sensibili, formando un'unità.

Il poeta riesce a decifrare queste corrispondenze grazie all'intuizione e all'immaginazione, e li esprime attraverso il linguaggio simbolico.

Baudelaire, con la sua raccolta poetica “I fiori del male”, apre la stagione dei “poeti maledetti”.

I poeti maledetti e la loro vita

I poeti maledetti sono così chiamati perché:

    conducono una vita sregolata

    fanno uso e abuso di alcol e droghe

    rifiutano la morale e il conformismo borghesi

Verlaine, Rimbaud e Mallarmè

I massimi esponenti di questa nuova generazione (prima di loro Baudelaire fu il primo poeta maledetto) furono:

    Verlaine

    Rimbaud

    Mallarmè

Verlaine è probabilmente il poeta più vicino a Baudelaire, con il quale condivide:

la condotta di vita ribelle e anticonformista

l’inquietudine e la noia esistenziale

la ricerca di un linguaggio ricco di corrispondenze.

Ciò che invece caratterizza proprio Verlaine è:

il gusto del vago e del malinconico

l'uso di versi brevi

la ricerca di musicalità effetti fonici.

La sua prima raccolta di liriche aveva il titolo “poemi saturnini” in omaggio alla sua musa ispiratrice, la Malinconia, che nell'antichità era ritenuta un’ emanazione del pianeta Saturno.

Inoltre si occupò di curare l'antologia poetica dal nome “I poeti maledetti”.

Rimbaud (amico di Verlaine), nonostante si dedicò alla poesia solo per quattro anni, rivoluzionò la poesia moderna, introducendo il concetto di “poeta veggente” che ha il compito di indagare l'ignoto (attraverso il “deragliamento dei sensi”, cioè abbandonandosi liberamente alle sue allucinazioni e alle sue visioni) e deve esprimerlo poeticamente mediante una lingua nuova “dell'anima per l'anima” fatta di simboli e allusioni.

Pensava che essere un poeta fosse un privilegio perché significava avere accesso ai significati misteriosi e alle corrispondenze tra le cose.

Secondo Mallarmè, la poesia doveva servire per evadere dalla quotidianità dell'esistenza e per cogliere, attraverso un linguaggio oscuro e simbolico, l'essenza profonda delle cose.

Infatti si impegnò per ricercare la “parola pura”, priva di significati ,che riuscisse quindi a rendere l'idea di quella realtà nascosta che simbolisti ricercavano, solamente attraverso la musicalità che quella determinata parola possedeva; e per questo la sua poesia finì col diventare oscura, cioè non facile da capire.

Anche se venne incluso da Verlaine tra i poeti maledetti, passò una vita appartata e lontana dagli eccessi, pubblicando pochissimo. Ciononostante è considerato il poeta simbolista per eccellenza.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le origini e i principi fondamentali del Simbolismo?
  2. Il Simbolismo è un movimento poetico nato in Francia nel 1886, basato sull'idea che esista una realtà più profonda oltre quella percepita dai sensi, che solo il poeta può scoprire attraverso il potere evocativo della parola.

  3. Quali influenze hanno contribuito allo sviluppo del Simbolismo?
  4. Il Simbolismo è stato influenzato dal Parnassianesimo, che promuoveva l'ideale di una poesia ispirata alla bellezza classica, e da precursori come Nerval e Baudelaire, che esploravano temi di alienazione e realtà nascoste.

  5. Chi è considerato il principale precursore del Simbolismo e quale concetto ha introdotto?
  6. Charles Baudelaire è considerato il principale precursore del Simbolismo e ha introdotto il concetto di "poesia pura", che si concentra sulla suggestione delle parole e dei simboli senza intenti civili o morali.

  7. Chi sono i poeti maledetti e quali caratteristiche li definiscono?
  8. I poeti maledetti, come Verlaine, Rimbaud e Mallarmè, sono noti per condurre vite sregolate, fare uso di alcol e droghe, e rifiutare la morale borghese, cercando un linguaggio ricco di corrispondenze e simboli.

  9. Qual è il contributo di Mallarmè al Simbolismo?
  10. Mallarmè ha cercato di evadere dalla quotidianità attraverso un linguaggio oscuro e simbolico, ricercando la "parola pura" che esprimesse l'essenza profonda delle cose, rendendo la sua poesia complessa e difficile da comprendere.

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