Concetti Chiave
- Il romanzo, introdotto in Italia da Umberto Eco con "Il nome della rosa", unisce studio storico e genere giallo, riscuotendo grande successo e accettazione.
- Stendhal, noto per "Il rosso e nero", utilizza una miscela di fatti storici e invenzione per riflettere sul clima morale della Francia napoleonica.
- Honorè de Balzac, con il progetto "Comedie Humaine", analizza criticamente la società francese e la borghesia in movimento durante la seconda rivoluzione industriale.
- Émile Zola, attraverso il ciclo "Le Rougon-Macquert", esplora il naturalismo e le influenze del determinismo sull'essere umano, opponendosi al romanticismo.
- Zola si espone politicamente con l'articolo "J’accuse", difendendo Alfred Dreyfus e criticando l'antisemitismo, un tema che anticipa futuri eventi storici.
Indice
L'Italia e il Romanzo
L'Italia viene accusata di essere un paese vecchio a livello letterario perché si concentrava solo sulla poesia classica o neoclassica come i poemi o la tragedia, e non aveva ancora accettato il romanzo che negli altri paesi europei invece era estremamente conosciuto e praticato.
Umberto Eco e Il Nome della Rosa
A questo punto, Umberto Eco prende il genere giallo e uno studio storico particolare del medioevo, li unisce cercando di far prevalere ed espandere il concetto di romanzo. Decide cosi di scrivere un romanzo in cui c'è l'impatto dello studio storico ma lui a questo aggiunge un giallo: Il nome della rosa, 1981. Ha subito un grande successo, tutti corrono a comprarlo, riceve molte critiche sotto diversi punti di vista e gli intellettuali cercano di trovare tutto ciò che è storicamente scorretto ma non trovano nulla.
Il Romanzo e la Borghesia
Nel resto d'Europa era un genere estremamente versatile che non richiedeva necessariamente un pubblico colto che si adattava alla nuova classe sociale che stava prendendo il potere, ovvero la borghesia. (Hegel dice infatti che è il linguaggio borghese dell'epica)
Il romanzo si rivolge ad una classe che non legge e scrive il latino, ma che ha bisogno di letteratura per se e per la propria famiglia e ha bisogno di storie nella quale si possa identificare. Presuppone quello che viene chiamato patto narrativo tra un narratore e un narratario. Questo patto è la complicità che lega l'autore e il lettore per cui io do fiducia all'autore e credo a ciò che scrive. Non c'è romanzo se non c'è un patto narrativo.
Il romanzo che riuscirà a porterà in Italia il romanzo come genere letterario vero e proprio sarà I promessi Sposi di Manzoni.
Stendhal e il Romanzo Storico
Henry Beyle il cui pseudonimo è Stendhal: nasce a Grenoble nel 1783 ed è uno spirito ribelle. È allergico al conformismo borghese, ama Shakespeare ed è attratto dalla figura di Napoleone infatti lo segue nella campagna d’Italia e quella di Russia. Quando torna a Milano sotto il dominio austriaco pensavano che fosse rivoluzionario e quindi venne arrestato e rispedito in Francia. Nel 1830 pubblica il romanzo Il rosso e nero, nel 1837 pubblica Le cronache italiane e nel 1839 pubblica La Certosa di Parma. Stendhal come Manzoni scrive un romanzo utilizzando storia e invenzione. Non usa il romanzo storico ma parte da una notizia di cronaca per costruire “da fatti veri” i personaggi, i comportamenti motivati da storia e società; miscelando l’ambientazione storica con l’analisi psicologica. Ritrae il clima morale della Francia dell’epoca napoleonica all’epoca della restaurazione. È un materialista tratto dal Risorgimento italiano. Ha una scrittura madre e leggera.
Rosso e nero: è un titolo forte (rosso colore dell’idea di libertà, nero colore dell’abito sacerdotale).
Stendhal parte da fatti veri (lui stesso dice che per fare un romanzo bisogna partire da fatti veri). Il protagonista è Julien figlio di un carpentiere che ha una passione per lo studio e per questo si trova un po’ emarginato dalla famiglia. Viene così assunto come precettore della figlia del sindaco di un paesino francese ma si ritrova ad avere una storia segreta con la moglie, la signora De Renal. Il sindaco lo scopre, lo scandalo si espande e Julien se ne va trasferendosi in un altro paese dove viene assunto come segretario dal marchese De La Mole. Quest’ultimo ha una figlia (Matild) che si innamora di lui. Scoppia l’amore tra i due fino a quando lei non rimane incinta. Lui si stava dedicando alla vita politica e per non far scoppiare lo scandalo la deve sposare. La signora De Renal però fa uscire un articolo che diceva che Julien se tu ce le donne per fare carriera. Matild a questo punto non lo vuole più, Julien prendi una pistola e cerca di uccidere la signora De Renal dopo che gli ha rovinato la vita ma viene arrestato e condannato la ghigliottina. Parte così un periodo di solitudine in carcere e l’unica che lo va a trovare è la stessa signora De Renal che muore di dolore tre giorni dopo che Julien non viene ghigliottinato.
Julien affascina per la sua intelligenza e preparazione. È un sostenitore di Napoleone.
“Qui giace Arrigo Beyle milanese
visse, scrisse, amò
se…”
Questo è ciò che c’è scritto nella sua lapide. Lui lasciò i posteri per la sua epigrafe e questo è importante perché qui si capisce l’amore per l’Italia (milanese) e perché arriva subito al concetto dello scritto (visse, scrisse, amò) questo testamento è sia per lasciare i posteri ma anche una sorta di carta d’identità.
Balzac e la Comedie Humaine
- Honorè de Balzac: scrittore francese che nasce nel 1799 (realismo sociale). Dà vita a quella famosa "officina della scrittura", pubblica a puntate, ovvero pubblica un capito e se ha successo continua altrimenti cambia. Il suo progetto è Comedie Humaine, un affresco della società francese, suddiviso in sezioni. È una vera e propria analisi della società dove Balzac predilige i gradi drammi, i colpi di scena, tragedie. Il suo progetto è quello di descrivere la Francia che in virtù della seconda rivoluzione industriale vede la borghesia come una classe sempre più in movimento. Lui critica la logica del denaro, dell'interesse economico e dell'egoismo borghese. Critica tutti quegli individui che a causa dell'avidità calpestano i sentimenti. Nella sua Comedie Humaine (uno dei cicli letterari più importanti) ci sono circa 2000 personaggi tra tutti i suoi racconti (137 opere). I romanzi vengono uniti da Balzac nel 1842, data anche della pubblicazione definitiva de I promessi sposi. Da qui il collegamento con Manzoni e i Promessi sposi.
De Goncourt e il Naturalismo
- De Goncourt, 1865, Germinie La Centeux: è un umile domestica che dopo la morte della madre arriva a Parigi dove viene assunta come domestica. Lei non è bella ma davanti a lei si trovava un senso di inquietudine perché aveva la capacità di amare in maniera profonda senza limiti e giudichi in maniera spontanea tant'è che si innamora di un uomo a tal punto di indebitarsi. È un romanzo che segna il passaggio dal classicismo al naturalismo. Germinie ha due vite una ufficiale e onesta fatta di lavoro e l'altra è una vita delinquenziale clinica dell’amore. I De Goncourt vanno alla ricerca di persone brutte che non stanno simpatiche a nessuno e che siano emarginate dalla società e tentano di ricostruire un caso clinico: come mai la ragazza ha vissuto questa vicenda? È il naturalismo specialista che osserva in modo sempre più distaccato la realtà, si basa sul processo filosofico che è il determinismo (ad una causa l'effetto) materialistico.
Émile Zola e il Determinismo
- Émile Zola: nasce nel 1840. È di origine italiana. Figlio di Francesco, un ingegnere militare che si era trasferito in Francia con la famiglia. È figlio unico, da il primo anno di elementari a casa ed successivamente entra nella scuola. È un grande lettore ma ha un percorso di studi che non è lineare, viene bocciato due volte. 1860 comincia a lavorare nel Docks (grandi magazzini). Questa esperienza lo porta a vedere situazioni di Parigi si ogni genere. Due anni più tardi entra come fattorino in una casa editrice francese: Nachette. La sua passione per la scrittura e la lettura però è molto forte e quindi inizia a fare le recensioni dei libri. Da qui inizia la sua carriera. Si appassiona e viene influenzato da Hippolit Teimer. Quest'ultimo sosteneva che l’opera d'arte deve essere studiata in base alla razza, l'ambiente e il momento. Appassionato anche delle teoria scientifiche.
Nel 1867 pubblica Therese Raquin, una storia d’amore e degenerazione. Therese è una ragazza di famiglia umile che sposa il figlio di una merciaria e va a lavorare nella sua merceria. È una ragazza che si innamora però di un altro uomo con cui intraprende una storia che diventa una sorta di storia provocante. Inizia così questa storia di tradimenti arrivando persino ad uccidere.tutto ciò viene preso come un malessere psicologico che la porta a quel tentativo di riscatto.tutti i personaggi agiscono per una forma di egoismo. Con questa storia Zola riprende i De Goncourt e riprende il filone di donne che hanno una doppia vita. L’opera più importante di Zola è però il ciclo di Le Rougon-Macquert del 1871. È un ciclo di 20 romanzi uniti da legami familiari, sono due famiglie che si uniscono (il più importante è Il paradiso delle signore). Il primo romanzo viene scritto nel 1871 e l’ultimo nel 1893. In mezzo nel 1880 Zola scrive il romanzo sperimentale che forse l’opera teorica più importante dell’ottocento. Qui Zola spiega la sua idea di romanzo.a una visione basata sul determinismo materialistico. In questo romanzo il comportamento dell’uomo è determinato dall’ambiente, dal DNA e dal momento storico.
Zola è un democratico che si espone pubblicamente quando la il 1898 in Francia scoppia lo scandalo di Affair Dreyfuss, un militare francese di origine ebraica che viene accusato proprio per questo motivo. Questo anticipa ciò che succederà anni dopo facendo notare che questo odio non ce l’aveva solo Hitler. Dreyfus viene condannato e accusato di fuga di notizie militari ma Zolá dice che lui è solo una vittima e che non c’entra niente. Per fare ciò scrive un articolo chiamato J’accuse Dove accusa lo Stato francese. Per questi motivi è costretto a scappare e va a Londra. Quando tornò in Francia nel 1902 muore. La sua morte è molto dubbia perché alcuni pensano che sia stato assassinato proprio a causa di questo articolo.
Nel 1877 Zola pubblica quello che sarà il suo capolavoro: Assomoir (storia d’amore e tradimenti)
Nello stesso anno viene tradotto in italiano e la recensione viene fatta da Luigi Capuano, teorico del verismo italiano e amico di Giovanni Verga. Grazie a questa recensione Verga cambierà la sua visione di romanzo: da romanzo romantico a romanzo verista.
Zola rifiuta il romanticismo perché lo trova troppo fantasioso. Per lui il narratore deve essere uno scienziato e il romanzo deve essere uno strumento di diagnosi scientifica. Attraverso il romanzo il letterato fa un’analisi della società affinché si possa trovare un rimedio. Per la prima volta il romanzo viene riconosciuto come genere più importante.
Domande da interrogazione
- Qual è il genere letterario che l'Italia non aveva ancora accettato?
- Chi è l'autore del romanzo "Il nome della rosa"?
- Qual è il romanzo che porterà in Italia il genere letterario del romanzo?
- Chi è l'autore del romanzo "Il rosso e nero"?
- Qual è il progetto letterario di Balzac?
Il romanzo.
Umberto Eco.
I promessi sposi di Manzoni.
Stendhal.
Comedie Humaine.