Concetti Chiave
- Balzac inaugura il romanzo realista in Francia con "La commedia umana", influenzando il Naturalismo e il Verismo in Italia.
- Tra il 1940 e il 1980, il romanzo storico in Italia attraversa una fase di stasi, con pochi scrittori rilevanti come Guerrazzi, d'Azeglio e Grossi.
- I romanzi storici di questo periodo si concentrano su epoche dal 1200 al 1500, con meno accuratezza storica e personaggi meno approfonditi rispetto ai "Promessi sposi".
- Niccolò Tommaseo, scrittore poliedrico, combina storia e poesia e crea il primo dizionario italiano post-Crusca; la sua opera "Fede e bellezza" riceve critiche da Manzoni.
- Ippolito Nievo è noto per "La confessioni di un italiano", un romanzo autobiografico e storico che introduce temi sociali e psicologici, rivalutato nel 1900.
Indice
L'evoluzione del romanzo realista
In Francia Balzac dà vita al romanzo realista (non più romantico), con il quale ritrae la società del tempo. Scrive 100 romanzi, intitolati “La commedia umana” (studi di costume, filosofici, analitici). Da qui nasceranno il Naturalismo in Francia (nel 1860 con Flaubert, Zola, Maupassant, Goncourt) e il Verismo in Italia, movimento che è un riflesso del Naturalismo.
Il periodo di stasi del romanzo storico
Dal 1940 al 1980 c’è un buco in Italia, una situazione di stasi del romanzo storico.
Gli unici scrittori rilevanti di questo periodo sono:
- Domenico Guerrazzi: “La battaglia di Benevento” (battaglia avvenuta nel 1266), romanzo medievale (Manfredi vs Carlo d’Angiò).
- Massimo d’Azeglio: “Ettore Fieramosca” o “La disfatta di Barletta” (ambientazione: 1502 = guerra franco-spagnola per Napoli, 13 italiani vs 13 francesi).
- Tommaso Grossi: “Marco Visconti” (ambientazione: Milano, 1300 = ostacola l’amore tra Ottorino Visconti e Bice del Balzo).
Confronto con i Promessi Sposi
Rispetto ai “Promessi sposi”:
- Questi romanzi abbracciano un’epoca storica che va dal 1200 al 1500, e non il 1600, perché gli autori temono il confronto con Manzoni, inoltre anche il 1700 non è affrontato, perché si sarebbe parlato di contemporaneità.
- C’è un minor rispetto della verità storica, ci sono meno documentazioni e più invenzione.
- I personaggi sono abbozzati e poco approfonditi anche sul piano psicologico.
- Vi è una sciatteria linguistico-stilistica.
Niccolò Tommaseo e la sua poliedricità
Niccolò Tommaseo è uno scrittore poliedrico (tratta di storia e di poesia, scrive romanzi e il primo dizionario di lingua italiana dopo quello della Crusca). Scrive “Fede e bellezza”, una storia di peccato legato alla seduzione e di riscatto/redenzione (aspetto storico + psicologico). Manzoni lo definisce un misto non ben riuscito di sensualità e misticismo, di “giovedì grasso e venerdì santo”.
Ippolito Nievo e il romanzo contemporaneo
Ippolito Nievo (garibaldino), che muore tragicamente in un naufragio nel 1861 a 31 anni, poco prima di morire scrive un romanzo pubblicato postumo: “La confessioni di un italiano” (di un ottuagenario, in origine). Racconta in prima persona le vicende di Carlino Altoviti, che racconta la sua vita dal 1775 al 1855: è il primo esempio di romanzo contemporaneo a cui si aggiunge la componente autobiografica (romanzo storico, sociale, di confessione, di formazione).
Romanzo sociale e psicologico: “La pisana” (intuito femminile) è quasi un anticipo della figura dell’inetto (incapace a vivere) Carlino (figura ripresa da Svevo e Pirandello).
Non ottiene molto successo, ma viene rivalutato nella seconda metà di 1900.
Silvio Pellico e la denuncia della prigionia
Ci sono anche scritti memorialistici: “Le mie prigioni” di Silvio Pellico (vicende vissute allo Spielberg per il “Conciliatore” + carboneria). Denuncia gli orrori di questa prigionia senza un taglio di odio. Quest’opera fece più male all’Austria di una battaglia perduta.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo di Balzac al romanzo realista?
- Perché c'è stato un periodo di stasi del romanzo storico in Italia tra il 1940 e il 1980?
- Come viene descritto il romanzo "Fede e bellezza" di Niccolò Tommaseo?
- Qual è l'importanza del romanzo "Le mie prigioni" di Silvio Pellico?
Balzac ha dato vita al romanzo realista in Francia, ritraendo la società del tempo attraverso "La commedia umana", un insieme di 100 romanzi che includono studi di costume, filosofici e analitici. Questo ha portato alla nascita del Naturalismo in Francia e del Verismo in Italia.
Durante questo periodo, il romanzo storico in Italia ha vissuto una stasi, con pochi scrittori rilevanti come Domenico Guerrazzi, Massimo d'Azeglio e Tommaso Grossi, che hanno scritto opere ambientate tra il 1200 e il 1500, evitando il confronto con Manzoni e la contemporaneità del 1700.
"Fede e bellezza" di Niccolò Tommaseo è descritto come una storia di peccato legato alla seduzione e di riscatto, con un mix di aspetti storici e psicologici. Manzoni lo definisce un misto non ben riuscito di sensualità e misticismo.
"Le mie prigioni" di Silvio Pellico è un'opera memorialistica che denuncia gli orrori della prigionia vissuta allo Spielberg, senza odio. Ha avuto un impatto significativo, danneggiando l'Austria più di una battaglia perduta.