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Concetti Chiave

  • Il Romanticismo ha profondamente influenzato la lirica dell'Ottocento, portando a un rinnovamento progressivo visibile alla fine del secolo.
  • Il linguaggio poetico subisce una destrutturazione, abbandonando le norme classiche e adottando un linguaggio più suggestivo e significativo.
  • Il "classicismo romantico" unisce elementi classici e romantici, con poeti come Hölderlin, Foscolo e Keats che celebrano e rimpiangono l'antichità.
  • Poeti di diverse nazioni, come Novalis in Germania e Shelley in Inghilterra, incarnano temi tipicamente romantici nelle loro opere.
  • In Italia, la lirica romantica si manifesta in forme patriottiche e sentimentali, con figure come Berchet e Mameli, mentre Porta e Belli si distinguono nella produzione in dialetto.

Il Romanticismo: la lirica

Indice

  1. L'influenza del Romanticismo sulla lirica
  2. Evoluzione del linguaggio poetico
  3. Classicismo romantico e poeti ottocenteschi
  4. Produzione lirica in diverse nazioni

L'influenza del Romanticismo sulla lirica

Come su tutti gli altri generi letterari, anche sulla lirica a partire dagli inizi dell’Ottocento il romanticismo incide profondamente dando luogo ad un processo di rinnovamento progressivo le cui ultime conseguenze saranno vistosamente visibili a fine secolo ed oltre.

Evoluzione del linguaggio poetico

In sintesi si può affermare che ha inizio una lenta ma costante destrutturazione del linguaggio poetico, cioè un progressivo abbandono di quelle norme e di quelle modalità – di ascendenza razionalistico-classica – che avevano caratterizzato per secoli la produzione lirica: sono quindi sempre più frequenti le strofe chiuse, viene perseguita con sempre maggior consapevolezza l’adozione d un linguaggio che trascende il livello referenziale e mira invece, attraverso rapporti analogici e fonici, a realizzare una particolare intensità, una suggestiva molteplicità di significati. Ha inizio quindi un’evoluzione di medio o lungo periodo che, nelle varie aree nazionali, avrà ovviamente sviluppi differenziati.

Classicismo romantico e poeti ottocenteschi

In una rapida rassegna della produzione lirica ottocentesca bisogna tener conto della tradizionale distinzione tra classicisti e romantici, precisando però che per alcuni degli esponenti più alti della lirica del tempo nette demarcazioni e “catalogazioni” non sono criticamente accettabili:

Holderlin, Foscolo, Keats fanno largo posto ad atteggiamenti, suggestioni, materiale dell’antichità classica (della grecità in particolare), ma evocano questa civiltà con un complesso atteggiamento nel quale c’è posto per la celebrazione ma anche per la struggente consapevolezza che quella stagione dello spirito umano ormai è un paradiso perduto, è irripetibile, e la rievocazione è solo parziale risarcimento della mediocrità del presente, è soprattutto coscienza della perdita, della privazione. Atteggiamenti del genere legittimo la definizione di “classicismo romantico”.

Diverso è il caso di poeti – come Monti, Pindemonte e altri minori – che invece vivono la lezione classica come decorazione letteraria, come inesauribile repertorio per travestire e mitizzare il presente.

Produzione lirica in diverse nazioni

Temi e atteggiamenti tipicamente romantici dominano invece nella produzione tedesca con Novalis, in quella francese con Lamartie, in quella inglese con Wordsworth, Coleridge e soprattutto Shelley; Goethe, poi, che sfugge ad ogni possibile “catalogazione” per la ricchezza e la varietà della produzione, spicca nella sua unicità.

Nell’area italiana – a parte l’originalità della mediazione leopardiana – certi canoni romantici (l’apertura a un pubblico più vasto, l’esigenza di contemporaneità) portano a una produzione patriottico-risorgimentale (Berchet, Mameli, Mercantini, Prati, Giusti) o marcatamente sentimentale (Grossi, Prati); nel caso di Tommaseo – che ha una sua fisionomia particolare . sono prevalenti i motivi mistico-religiosi.

Ma ad esigenze e canoni romantici (l’attenzione al vero, la scoperta nel popolo) è anche da riportare la produzione in dialetto di Porta e Belli; quest’ultimo certamente, per una valutazione critica sempre più concorde, uno dei poeti più significativi dell’Ottocento italiano.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'influenza del Romanticismo sulla lirica dell'Ottocento?
  2. Il Romanticismo ha profondamente influenzato la lirica a partire dagli inizi dell'Ottocento, avviando un processo di rinnovamento che ha portato a una destrutturazione del linguaggio poetico e a un progressivo abbandono delle norme razionalistico-classiche.

  3. Come si è evoluto il linguaggio poetico durante il Romanticismo?
  4. Il linguaggio poetico ha subito una lenta ma costante evoluzione, caratterizzata dall'adozione di un linguaggio che trascende il livello referenziale, puntando a una particolare intensità e molteplicità di significati attraverso rapporti analogici e fonici.

  5. Qual è la differenza tra classicismo romantico e altri approcci poetici dell'Ottocento?
  6. Il classicismo romantico, rappresentato da poeti come Holderlin, Foscolo e Keats, integra elementi dell'antichità classica con una consapevolezza della perdita di quella civiltà, mentre altri poeti come Monti e Pindemonte utilizzano la lezione classica come decorazione letteraria.

  7. Quali sono le caratteristiche della produzione lirica romantica in diverse nazioni?
  8. La produzione lirica romantica varia tra le nazioni: in Germania con Novalis, in Francia con Lamartine, in Inghilterra con Wordsworth e Shelley, e in Italia con una produzione patriottico-risorgimentale e sentimentale, oltre a una significativa produzione in dialetto da parte di poeti come Porta e Belli.

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