Concetti Chiave
- La lingua francese è centralizzata e rigida, influenzata da Parigi, il centro culturale e politico della Francia.
- La Germania, priva di una capitale unica, ha sviluppato una lingua flessibile e in evoluzione, comprensibile a livello nazionale.
- La traduzione della Bibbia di Lutero ha fornito un fondamento alla lingua tedesca, promuovendo un sentimento nazionale e culturale.
- Sia il francese che il tedesco sono lingue accettate grazie a una comunità di pensiero condiviso tra i parlanti.
- In Italia manca una comunità di pensiero comune, con una preoccupazione eccessiva per la lingua e una scarsità culturale percepita.
Indice
Linguaggio saldo della Francia
Perché la Francia ha un linguaggio tanto saldo, unito e quello della Germania lo è ancora di più?
La Francia ha ottenuta la sua lingua comune da Parigi, che è il centro unico culturale, politico e sociale della Francia, che influenza da tutti punti di vista tutti gli altri territori francesi.
E pertanto da Parigi viene il nome perché da Parigi viene la cosa. Inoltre la lingua francese è piuttosto rigida, e non aperta a un evoluzione, anche straniera.
Evoluzione della lingua tedesca
La Germania invece non ha mai avuta una capitale unica, ma è sempre stata scissa, non solo per motivi politici e culturali, ma anche religiosi. Eppure s è sviluppata una lingua flessibile, in continua evoluzione, capita da tutti anche se nessuno può dire ben da quale città provenga.
Unità linguistica e cultura
Di fatti è stato la traduzione della Bibbia di Lutero a dare un primo fondamento alla lingua tedesca attuale. Questo sviluppo veniva continuato da Leibniz, Kant e tanti altri. Si può dire che lo sviluppo della lingua tedesca è direttamente collegato a un sentimento nazionale e ad una energia che spinge la cultura a progredire: per poter far questo è chiaro che i vari dotti nei differenti territori devono comunicare in una lingua tra di loro, che quindi si evolve anche con il progredire della cultura e della scienza (in particolare la filosofia, la ricerca dell'utile e del vero)
Quindi l'unità della lingua tedesca è dovuto all'uso che di essa viene fatto: infatti, una volta trasmessa alla popolazione attraverso i libri, essa ne fa uso anche nella vita quotidiana, dove la lingua si evolve ancora ulteriormente.
Comunità di pensiero e lingue
Comunque sia il francese, sia il tedesco sono delle lingue comunemente accettate a cause del di un fattore comune a tutti che parlano questa lingua: una comunità di pensiero dell'intelletto nazionale. Pertanto non ha senso introdurre o anzi, imporre una lingua in modo artificioso su un insieme di individui, che non condividono un pensiero.
Scarsità culturale in Italia
Il fatto che questa comunità di pensiero non esista in Italia può avere infinite cause; comunque esiste una eccessiva preoccupazione per la lingua, mentre dall'altra parte si assiste ad una scarsità culturale. Scarsità culturale, che non è data dalla mancanza di grandi pensatori e autori, ma semplicemente dalla mancanza di allievi che studiano e interpretano i grandi per poi collegarli tra di loro, creando questo pensiero comune che tutt'ora manca in Italia.
Domande da interrogazione
- Perché la lingua francese è considerata rigida e unita?
- Come si è sviluppata la lingua tedesca nonostante la mancanza di una capitale unica?
- Qual è il ruolo della comunità di pensiero nell'accettazione delle lingue francese e tedesca?
- Qual è la causa della scarsità culturale in Italia secondo il testo?
La lingua francese è considerata rigida e unita perché deriva da Parigi, il centro culturale, politico e sociale della Francia, e non è aperta a evoluzioni, anche straniere.
La lingua tedesca si è sviluppata grazie alla traduzione della Bibbia di Lutero e al contributo di pensatori come Leibniz e Kant, evolvendosi con il progresso culturale e scientifico.
La comunità di pensiero dell'intelletto nazionale è un fattore comune che rende le lingue francese e tedesca comunemente accettate, evitando l'imposizione artificiosa di una lingua.
La scarsità culturale in Italia è attribuita alla mancanza di allievi che studiano e interpretano i grandi pensatori, impedendo la creazione di un pensiero comune.