Concetti Chiave
- Il Decadentismo si oppone alla razionalità del positivismo e del naturalismo, esplorando profondità nascoste dell'io e del mondo naturale attraverso simbolismo e intuizione.
- Il termine "decadentismo" è stato coniato per descrivere il senso di fallimento culturale e storico alla fine dell'Ottocento.
- Le poetiche decadenti rifiutano la scienza positivistica, proponendo una visione del mondo come mistero e promuovendo nuovi pensieri spiritualistici e irrazionalistici.
- I poeti decadenti, detti maledetti, esprimono disagio e superiorità abbracciando esperienze immorali che ritengono accrescano la loro sensibilità.
- Il dandy, figura centrale nel Decadentismo, è un edonista che ignora il mondo esterno e venera una Bellezza disprezzata dall'industrialismo.
Indice
Il Decadentismo e il Simbolismo
Il Decadentismo è un movimento artistico e letterario che trova la manifestazione più innovativa nella poetica del Simbolismo e si contrappone alla razionalità del positivismo scientifico e del naturalismo; è caratterizzato dall’inabissarsi del poeta nei più segreti recessi del mondo naturale e nelle profondità più nascoste dell’io, guidato dall’intuizione e dal simbolo.
Il termine “decadentismo” è stato coniato polemicamente da chi registrava la condizione di stanchezza e il senso di fallimento che caratterizzano storia, civiltà e cultura di fine Ottocento.
Caratteristiche del Decadentismo
Elementi comuni delle varie poetiche decadenti sono: il rifiuto della ragione e della scienza positivistiche e l’emergere di nuovi orientamenti di pensiero, spiritualistici e irrazionalistici, che vedono il mondo come un grande mistero; la volontà di ribellione e di evasione da una società cinica e utilitaristica, basata esclusivamente sul culto del denaro; il senso di sradicamento individuale, la solitudine e un esasperato soggettivismo; la convinzione che letteratura e arte possano offrire modelli positivi al pubblico e incidere sulla società; la predilezione e l’espressione della raffinatezza estenuata e dell’artificio.
I Poeti Maledetti e il Dandy
I poeti vengono considerati maledetti e ricorrono ad atteggiamenti estremi sia nella vita personale sia nell’ambito letterario, esprimono il loro disagio nei confronti della realtà e la convinzione della propria superiorità dedicandosi ad esperienze immorali che, secondo loro, potenziano la loro sensibilità.
Compare la figura del dandy, raffinato edonista indifferente al mondo esterno e ossessivamente concentrato su se stesso che è cultore di quella Bellezza che il mondo industriale giudica insignificante.